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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Grip of the Strangler
Anno: 1958
Genere: horror (bianco e nero)
Regia: Robert Day
Note: Aka "The haunted strangler".
VOLTI ITALIANI NEL CAST
LE LOCATION
L'IMPRESSIONE DI MMJ
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 1/06/08 DAL BENEMERITO UOMOMITE POI DAVINOTTATO IL GIORNO 5/04/14
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- Quello che si dice un buon film:
Uomomite, Homesick, Casinista, Rebis - Non male, dopotutto:
Myvincent, Undying, Anthonyvm, Cerveza - Mediocre, ma con un suo perché:
Marcel MJ Davinotti jr., Puppigallo, Minitina80
Mite riformatore sociale diventa assassino (o lo era sempre stato?). Un Boris Karloff, tetro più che mai, ci offre un saggio indimenticabile del suo furore espressionista, in questa sorta di Jekyll e Hyde che parte ostro e finisce maestrale. Il Dottor James Rankin marcisce, lentamente ma inesorabilmente, come il coniglio di Repulsion.
Sorta di variazione del caso del dr. Jeckyll e Mr. Hyde. Karloff dà sfoggio a tutta la sua bravura sdoppiandosi improvvisamente da scrittore umano e sensibile – un personaggio simile a quello del suo dr. Bolton in "Prima dell’anestesia" - in assassino folle e deforme: la sua trasformazione avviene in diretta, con effetto molto realistico. Le apparizioni del mostro e del suo modus operandi si riavvicinano ai gotici europei del ventennio precedente. Di rilievo anche la figura della moglie innamorata, che difende il marito pazzo e omicida.
Ennesimo gotico ambientato in una Londra ottocentesca, dove imperversa un Boris Karloff a suo agio nei panni di uno squilibrato assassino. L'attore è perfettamente calato nella parte e chi meglio di lui avrebbe potuto impersonare la follia di un uomo assalito dall'angoscia di dover indagare sui misteriosi decessi del ventennio precedente, attribuiti ingiustamente, a suo avviso, ad un innocente. D'obbligo il riferimento al "Dottor Jekyll e mr. Hyde" di Stevenson e all'Uomo lupo (1941), con Lon Chaney Jr. nei panni Larry Talbot.
Horror psichiatrico che descrive un caso di sdoppiamento di personalità suscitato dalla visione di un bisturi, arma di delitti terrificanti ai danni di giovani donne. Ambientazioni cheap, ma non a discapito delle atmosfere noir e tenebrose, arricchite dai "cambiamenti" fisici ed interpretativi del grande Boris Karloff, qui anche in veste di attore brillante, quando non fa il serial killer. Crepuscolare.
Pubblica esecuzione di un innocente rende instabile la mente di un novello investigatore, convinto dell'innocenza del giustiziato: un bisturi è l'elemento scatenante nel soggetto uno iato di personalità. Gotico di notevole impatto visivo (la disepoltura nottetempo, avvalorata da un bianco e nero a dir poco in tema) valorizzato da dialoghi raffinati e da una regia delicata, a dispetto del tema. Lo strangolatore folle resta impresso nella mente anche se le smorfie (talvolta involontariamente comiche) di Karloff ne abbassano lievemente la media...
La pellicola è un po' troppo altalenante. Alterna infatti momenti di stanca, compreso un interminabile balletto urlato, a una discreta indagine, resa più interessante dalla carismatica presenza di Karloff. Purtroppo, proprio quando avviene la mutazione, si avverte un poco piacevole senso di ridicolo (bastava contenerla); e ciò che era stato faticosamente creato (un minimo di tensione), svanisce, facendo quasi sorridere nel momento in cui bisognerebbe un minimo impressionarsi (la datazione del film non giustifica completamente). Detto ciò, un'occhiata gliela si può anche dare.
MEMORABILE: Risveglio con topo; Il ritorno al cimitero (pala piantata in uno scheletro su una montagnola di ossa); Il giusto finale.
Con un twist sorprendente e assai moderno (che è un peccato rivelare anche solo ricordando film gemellari) la denuncia del brutale e approssimativo sistema giudiziario dirotta verso l'horror puro, rielaborando mitologemi della cultura inglese (Jack the Ripper, Dr. Jekyll e Mr. Hyde). Robert Day dirige con grande vivacità, senso del ritmo e raffinato gusto per le inquadrature: i vari ambienti delineati vengono posti in efficace opposizione dialettica (la famiglia e il Juda's hole, il manicomio e il cimitero). Boris Karloff offre una memorabile prova di istrionismo.
Lodevole l’impegno profuso da Boris Karloff, che dimostra grande professionalità nell’interpretare l’ambiguo scrittore Rankin. Senza la sua presenza il film avrebbe avuto una risonanza minore in quanto gli anni pesano in negativo e la regia non è sempre solida e quadrata. Diverse le sequenze dilatate o superficiali in cui ci si disinteressa quasi completamente di ciò che succede e, sebbene la durata sia inferiore alla media, il film ha il fiato corto.
Interessante piccolo film che rivisita il "mito" di Jack lo Squartatore in una veste stevensoniana, fra l'altro servendosi di un plot twist mediano piuttosto inventivo che anticipa numerosi thriller psicologici di successo. Ancor più della componente gotica, dignitosa ma indissolubilmente legata agli stilemi dell'horror di serie B, colpisce il subtext sociale che Day insinua, neanche così nascostamente, nella narrazione, dalla fallace amministrazione della giustizia alla morbosità del popolo (l'esecuzione nell'incipit), fino alla disastrosa gestione dei manicomi. Merita un recupero.
MEMORABILE: Dissotterramento dello scheletro al cimitero; Un ratto rosicchia la mano di Karloff; La postura quasimodesca (e un po' ridicola) dello strangolatore.
Abituati a vedere Boris Karloff nei panni di esseri orrorifici vari, il ritrovarcelo dall'altra parte della barricata nei distinti abiti di un appassionato scrittore tenacemente impegnato a redimere un innocente sembra condurci a uno sforzo d’azzeramento e ricalcolo da "mostro" ad "eroe"… ma nulla è come sembra. Rivisitazione concettuale del Mr. Hyde di Stevenson, riprodotto con stilemi cinematografici decisamente antiquati, più vicini all'espressionismo degli anni '30 che agli incombenti anni '60, ma, anche se ingenui, sono comunque sinceri, ben curati ed efficaci.
MEMORABILE: I volti deformati e morbosi del popolino che assiste all'impiccagione molto simili a quelli del maniaco in azione.
Robert Day HA DIRETTO ANCHE...
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- Disponibile in un pregioso cofanetto targato Sinister dedicato a Boris Karloff, composto da un interessante booklet (Un mostro gentile) e 5* dischi (tra i quali uno di extra) comprendenti i seguenti film:
Il castello maledetto
Lo sparviero di Londra
Prima dell'anestesia
Nello specifico Lo strangolatore folle è proposto sul terzo disco in un decoroso B/N (formato 1.33:1) con traccia audio italiana (opzionabile anche l'inglese con sottotitoli) estremamente pulita.
Tra gli extra presenti sul disco con il film:
- galleria fotografica
- trailer
- spot radiofonici (in inglese)
Durata della versione: 1.15.08
* Il 5° disco comprendente gli extra (sottotitolati in italiano) propone:
- Boris l'ineffabile - doc. biografico (43' 59")
- L'incredibile dott. Markesan (48' 07" - episodio della serie inedita Thriller)
- Trailer party (24 trailer)
Sotto: frame dal DVD Sinister (34'45")
Ultima modifica: 15/07/14 08:28 da Zender - Zender ebbe a dire nella sezione Home-Video:
Solo un fotogramma da dvd al giorno, Undying, grazie.
Ah, ok.
A proposito de L'incredibile dott. Markesan, trattandosi dell'unico episodio della serie Thriller (ved. link) giunto in Italia lo si può schedare come film? Chissà mai che qualche distributore italiano non abbia la buona pensata di proporre in Home Video questa graziosa serie (1960-1962) composta da ben 67 episodi... - Sì, si può fare.
