Api assassine - Film (2002)

Per colpa di un vecchio ubriacone, ma soprattutto di ragazzotti "genialoidi", viene liberato uno sciame di api assassine. La confezione sarebbe anche meno peggio di altre e il protagonista persino dignitoso, ma quando la sceneggiatura consta di un sindaco ottuso e di una fiera stagionale (fine), gli attacchi delle api diventano fondamentali e qui sono penosetti. Se si voleva spaventare, o schifare, missione fallita; a meno che per lo schifare non si consideri il film, che è indubbiamente poca cosa. Evitabile.

Salviamo il bravo Thomas Howell che, da solo, lotta contro i mulini a vento d'una sceneggiatura scarna sino all'osso. Il resto si compone di teen ager sciocchini (una novità, come ognuno potrà vedere), di un antagonista assai sciapo (il sindaco) e di tante chiacchiere. Queste ultime servono a ritardare il piatto forte cioè le scorrerie delle api assassine in questione che, però, consistendo in sequenze con effetti speciali da laboratorio di terza media, si cercano di far notare il meno possibile.

Routinario eco-horror televisivo con insetti letali in fuga a seguito dell'immancabile incidente e una piccola comunità rurale costretta a pagarne le conseguenze. Ci sono lo sceriffo melissofobico con famiglia da salvare, la scienziata attraente (affetta da sclerosi multipla, il che offre perlomeno un po' di volume al personaggio) e il sindaco senza scrupoli che mai si sognerebbe di rimandare la festa di paese. Tutto già visto altrove e meglio, pure perché la CGI è scarsa e gli attacchi noiosi. Simpatico Howell e divertente il finale "a sorpresa" (ma Aracnofobia è arrivato prima).