Vampiri - Film (1988)

Storia di vampiri con componente romantica. Un vampiro si innamora di una donna, ma cercherà in ogni modo di non condannarla alla sua maledizione. Il regista Deran Sarafin, già attore per Fulci (Zombi 3) e autore di disparati B movie (da Van Damme ai postatomici), tenta la carta horror sentimentale. Il film non si può dire fallito in quanto ha ottime scene ed effetti speciali convincenti di make up. Urtano un po' il finale ridicolo e un ritmo nullo. Esiste anche un seguito, inedito in Italia.

Love story "losangelesiana" con sfondo di banchetti sanguinolenti. Sul crocevia della decade 1980-1990 tornarono, per nostra sfortuna, di moda i film horror a base di vampiri: talmente poco originali da inflazionare la stessa definizione di succhiasangue, tanto che alcuni prodotti ebbero titoli pressoché identici. Questo, ad esempio, e quello (più riuscito) di Ted Nicolaou (1991). Il regista, in tal caso, è un celebre personaggio, tale Deran Sarafian, citato spesso per le sue partecipazioni come attore (pure in Zombi 3, ad esempio) e per qualche curiosa regia (Alien Predator).

Variazione moderna su alcuni temi della leggenda di Dracula, è un film di vampiri dall'estetica tipicamente ottantiana che mette in scena fondamentalmente una storia d'amore dai toni gothic-horror; si segnalano perlopiù una manciata di scene splatter efficaci, con ottimi SPFX di Buechler (che crea anche alcune creature ben fatte) e una fotografia suggestiva - pur un po' buia - ad accompagnare uno script non sempre riuscito, con qualche momento di stanca evidente. Nel complesso quindi non eccezionale ma decoroso; gli appassionati del filone potrebbero comunque dargli una possibilità.