Alla fine degli anni 60 quattro amiche giocano a carte e parlano delle loro vite; 35 anni dopo le loro figlie tentano un bilancio... Rappresentazione agile ma non fatua, dove l'apparente leggerezza dei toni nasconde amare verità; le 4 attrici sono tutte molto brave... direi che il guizzo in più lo regala una Buy insolitamente aggressiva e una Ferrari molto dolce e comica nella prima parte, ma tutte hanno un momento top... la Milillo in chiave aggressiva è strepitosa, la Massironi dolcemente stralunata.
Madri e figlie, nel corso degli anni, raccontate - in atti ben distinti - attraverso lo stratagemma di una perenne partita a carte. Commedia che la Comencini costruisce in maniera efficace, seppur alla lunga stancante. Si alternano, tutto sommato in maniera armoniosa, momenti dilettevoli - dettati soprattutto dalla verve di alcune delle protagoniste - ad altri più riflessivi. Un gioco delle parti al femminile che trova nella verbosità tipica dell'italiano e della donna un po' logorroica il punto di forza di una piéce... da "8 marzo".
Cristina Comencini HA DIRETTO ANCHE...
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Posto qui di seguito altre impressioni più specifiche sulla pièce teatrale: premesso che sulla bravura delle attrici non si discute, mi ha lasciato perplesso il finale, che a mio avviso è rimasto un po' appeso, come se la Comencini avesse messo molta carne al fuoco e poi non sapesse come chiudere la partita.
In ogni caso, è uno dei pochi lavori originali recenti che sono riusciti ad arrivare in scena, probabilmente anche perchè si tratta di Cristina Comencini, ma almeno qualcosa si smuove nella prosa italiana....
Ah, dimenticavo: a giugno iniziano le riprese del film, con le stesse protagoniste ma diretto da Enzo Monteleone.
Mi è sembrato di capire dai trailer che nella prima parte le interpreti sono le stesse della piece, mentre le figlie sono interpretate da Alba Rochwacher (vista nell'avatiano Il papà di Giovanna), Claudia Pandolfi, Carolina Crescentini.