Cavalca vaquero! - Film (1953)

Dopo un inizio lento e poco convincente, la seconda parte diventa più interessante e fa emergere le crescenti tensioni psicologiche tra i vari personaggi, sviluppando quel distruggente rapporto tra Caino e Abele che tornerà spesso nel western all’italiana. Buoni gli interpreti: Quinn è un bandito populista che solo nel finale scatena tutta la sua ferocia con uccisioni a sangue freddo; Taylor è il suo fratellastro imperturbabile e redento, la Gardner è donna volitiva e mediatrice e Keel un uomo giusto ma incauto.

La trama del film è semplice ma la sceneggiatura è buona e abbastanza profondo lo studio psicologico dei personaggi. Il cast è nutrito, Robert Taylor veste i panni rigidi di duro temuto e rispettato da tutti che sa da sempre quella che sarà la sua fine. La Gardner è bella e coraggiosa e volitiva, ma a primeggiare su tutti è Anthony Quinn perfetto nella figura del bandito che conosce gli uomini e teme Dio, sarebbe stato un buon politico, ma si limita a capeggiare una banda che crede solo nella distruzione. Il finale è scontato ma non troppo.

Western che può contare su una buona regia ed una valida prova del cast, nel quale il migliore è Anthony Quinn. La storia è abbastanza convenzionale ma il film offre una discreta caratterizzazione dei personaggi. Ritmo inizialmente cadenzato che aumenta nella seconda parte della vicenda.

Western zoppicante, che si regge tutto sulla prova di Quinn mentre Taylor appare più in disparte, in un ruolo sì centrale ma nel quale deve temperare tutti i bollori. Man mano che poi la vicenda si dipana pure il film acquista interesse, anche perché la Gardner infonde nuova linfa. Non soddisfacente rispetto alle potenzialità, ma è un film più che discreto. **!

Western con tutti gli ingredienti per confezionare un buon prodotto: il bandito, il braccio destro riflessivo, l'onesto con donna che scompiglierà le carte; e persino un prete che vede il buono dove altri non lo cercano. Purtroppo, è tutto un po' studiato a tavolino, perdendo qua e là quell'indispensabile spontaneità e realismo (il vecchio sporco west). Comunque i protagonisti se la cavano piuttosto bene (gli scambi bandito-braccio destro-prete), il ritmo è discreto e il finale inevitabile ma giusto. Non male dopotutto.

Rio, braccio destro di un fuorilegge, gli volta le spalle alleandosi con una coppia di coloni. Western di routine ma di piacevole visione per il bel Technicolor che esalta le frequenti scene in spazi aperti. Sono presenti quasi tutti gli ingredienti che caratterizzano il genere, ma i diversi tratti soporiferi lo penalizzano. Il cast di rilievo fa la sua parte, specialmente Anthony Quinn.