L'uomo venuto dalla pioggia - Film (1970)

L'uomo venuto dalla pioggia

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 16/04/08 DAL BENEMERITO COTOLA
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Cotola 16/04/08 21:23 - 9043 commenti

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Discreto thriller (tratto da Simenon) che a dispetto dei ritmi piuttosto dilatati risulta essere notevolmente avvincente grazie ad una buona sceneggiatura che crea un bel clima di crescente tensione e curiosità, sciogliendo gradualmente la matassa dell’intrigo e riservando più di un colpo di scena (riuscito). Non un capolavoro, ma una visione la merita.

Fauno 17/01/11 09:54 - 2212 commenti

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Indubbia la qualità degli attori e la Jobert è particolare, ma il film è d'oltralpe e quindi per definizione lento come un'era geologica. Scoccia perché nonostante quest'andatura da formica la trama si stava facendo interessante e la sorpresa finale, anzichè creare nuovi impulsi, va proprio a guastare quel che di buono stava germogliando...
MEMORABILE: Mitiche le battute sulle unghie e sugli occhi da gatto di Bronson (che è vero!).

Nicola81 8/04/15 21:42 - 2857 commenti

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Classico giallo transalpino vecchio stile, in cui più dell'intreccio contano le connotazioni ambientali e le psicologie dei personaggi. La strana coppia Jobert/Bronson funziona incredibilmente bene, ma è costretta a esibirsi in schermaglie verbali alla lunga stancanti e la soluzione del mistero non è così folgorante da ripagare il ritmo blando che caratterizza quasi tutto il film. Tinti è il marito geloso e maschilista, Gaven più amico di famiglia che commissario, decisamente sprecata la Ireland. Discrete le musiche.
MEMORABILE: L'uccisione dell'aggressore; Il finale.

Lythops 14/04/15 13:01 - 1019 commenti

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Erano gli anni in cui dalla Francia importavamo di tutto e Charles Bronson, rivelatosi al pubblico italiano con C'era una volta il West l'anno precedente, aveva raggiunto una notorietà impensabile fino a poco prima dell'uscita del film di Leone. Il lungometraggio di Clément, che predilige i tempi psicologicamente lunghi, è riflessivo, anomalo come giallo e come thriller, con il nome McGuffin che fa pensare agli stratagemmi hitchockiani, ma appare un semplice esercizio di stile con attori che recitano dignitosamente. Piuttosto povero.

Myvincent 14/06/16 08:32 - 3741 commenti

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Un delitto avvenuto per legittima difesa ai danni di un malvivente mette in moto questa gradevole commedia, dove si contrastano l'espressione delicata della Jobert e il faccione felino di Bronson. René Clement si diverte a imbastire un gioco seduttivo sotto mentite spoglie, dirottando l'attenzione sui gesti, più che sulla risoluzione finale del caso.
MEMORABILE: Il lancio delle noci sui vetri così "predittivo".

Il Dandi 2/12/20 14:43 - 1917 commenti

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Già il fatto che il misterioso aggressore della Jobert da lei ucciso all'inizio (e per questo poi ricattata da Bronson) si chiami McGuffin - termine che Hitchcock usava per indicare un pretesto narrativo che diventa motore dell'azione dei personaggi ma di nessuna importanza per il regista - dovrebbe bastare a capire che ci troviamo di fronte a un thriller in cui contano le ambientazioni e le psicologie (scoperte poco a poco) più dell'azione: il risultato, specie considerata la firma, non è all'altezza degli intenti. Piacevole il resto (cast, fotografia, musiche).
MEMORABILE: Le due sparatorie a fucilate (quella originale e quella scaturita dalla ricostruzione).

Daniela 4/08/22 07:26 - 12662 commenti

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Stuprata da uno sconosciuto, una donna gli spara e si sbarazza del corpo gettandolo in mare. Il giorno dopo, un misterioso individuo a conoscenza di quanto avvenuto inizia a tampinarla... Se come thriller zoppica per le troppe lacune e il ritmo latitante e come confronto psicologico non convince per i repentini cambi d'umore dei protagonisti, il film trova una sua ragione se interpretato come esperienza onirica "terapeutica" per superare i traumi infantili di una donna-bambina che, abbandonata dal padre, ha sposato un uomo possessivo che la tiene sotto una campana di vetro.
MEMORABILE: Il sorriso da gatto di Cheshire di Charles Bronson; La protervia del marito traditore ma gelosissimo (prsonaggio da ammazzare a prescindere).

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  • Discussione Fauno • 17/01/11 09:56
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Beh...grazie vecchio Charles.Adesso so che chi si mangia le unghie non è mai uscito dalla propria infanzia e lavora moltodi immaginazione...io ogni tanto le rosico ancora.FAUNO.
  • Discussione Buiomega71 • 17/01/11 11:15
    Consigliere - 25998 interventi
    Adoro questo film di Clèment, non fosse altro che per una magnifica Marlène Jobert , quì al massimo del suo splendore. Mi è rimasto nella mente il maniaco , con calza di nylon sulla faccia, che tenta di violentarla a inizio film.
  • Discussione Fauno • 17/01/11 15:30
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Sì,per la Jobert concordo e anche Bronson non tradisce...i problemi sono altri e più di due pallini non son riuscito a dargli,ma mi fa piacere che tu l'abbia apprezzato.FAUNO.
  • Discussione Buiomega71 • 18/01/11 11:23
    Consigliere - 25998 interventi
    Si, mi piace. Anche se poi prende pieghe diverse dal promettente inizio. Ma trovo sia l'uscita migliore di Clèment. Concordo, la Jobert è bellissimissima.
  • Homevideo Patrick78 • 1/08/12 12:50
    Magazziniere - 545 interventi
    DVD disponibile dal 17/10/2012 label CULT MEDIA.
  • Discussione Il Dandi • 3/12/20 00:31
    Segretario - 1488 interventi
    L'anno di uscita è 1970. 
  • Musiche Lucius • 28/01/23 11:15
    Scrivano - 9051 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa Collezione Lucius, il 45 giri originale italiano:

    [img size=300]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images63/uove.jpg[/img]
    [img size=300]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images63/uove2.jpg[/img]
    Ultima modifica: 28/01/23 12:05 da Zender
  • Curiosità Lucius • 22/04/23 00:29
    Scrivano - 9051 interventi
    Direttamente dall'Archivio cartaceo Lucius, il flano d'epoca del film:

    [img size=350]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images64/uomovenu1.jpg[/img]