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TITOLO INSERITO IL GIORNO 11/04/08 DAL BENEMERITO POL
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Pol 12/04/08 02:18 - 589 commenti

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Cosa succederebbe se la borghesia decidesse di arroccarsi dietro un muro di cinta e di vivere in una sorta di isola autogestita isolata dal resto della città? Niente di buono: questa è la risposta di Rodrigo Plà. Minuto dopo minuto la storia aumenta la presa perché quello che ci viene mostrato è tragicamente prossimo a quello che potrebbe succedere o già succede anche nel nostro paese: città videosorvegliate, vigilantes, delegittimazione della polizia... Spettacolo e contenuti ben si sposano.

Cotola 25/06/08 13:05 - 9052 commenti

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Una notevole sorpresa questa "piccola" opera prima dell'uruguayano Pià: regia solida, sicura e già matura tanto che evita inutili stilismi fini a se stessi. Sceneggiatura sobria, interessante e coinvolgente tanto che la tensione cresce graudalmente col passare dei minuti, attori discreti. Il tutto riuscendo a coniugare perfettamente, cosa rara e sempre più difficile di questi tempi, impegno e spettacolo. Un gioiellino "attualissimo" che merita di essere visto e che spinge a qualche riflessione che, pur non nuovissima, non è poi così banale.

Manulele81 1/07/08 17:38 - 83 commenti

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Duro e affascinante teorema drammatico sulla società della sicurezza, sulla protezione a tutti i costi, sull'isolaento come folle difesa che diventa preludio di morte. Sceneggiatura programmatica e a tesi, perciò prevedibile, ma la regia ha i ritmi giusti, la necessaria forza comunicativa, la gestione di sguaro spazio, soreprendente per un esordiente.

Galbo 15/11/08 06:05 - 12398 commenti

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Opera prima del regista Rodrigo Plà, La zona è una produzione messicana che parte da premesse verosimili (l'isolamento di quartieri "modello" dalle baraccopoli circostanti è già realtà in alcune metropoli). Opera dalla valida sceneggiatura, non concede nulla ai facili effetti spettacolari, con una regia asciutta e sorprendentemente matura per un esordiente; la vicenda prende progressivamente lo spettatore lasciando una sensazione di amara consapevolezza della realtà. Da vedere.

Pigro 30/10/09 08:16 - 9671 commenti

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Caccia al ladruncolo in un quartiere ricco diviso dal resto della città da un muro. Straordinario debutto di Plà! Storia bellissima e allegorica, con molti temi, a cominciare dall'ossessione della sicurezza e dalla frattura tra adolescenza e mondo adulto. I ricchi assetati freddamente di vendetta e linciaggio del ragazzino per non vedere svanire i loro privilegi sono tra le presenze più agghiaccianti del cinema degli ultimi anni, calati in una situazione realistica che però rimanda alle società perfette della s/f. Da far accapponare la pelle.

Deepred89 26/10/11 22:56 - 3708 commenti

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Non si sevizia un paperino e Io non ho paura: due film tanto lontani eppure tanto vicini si incontrano a migliaia di km di distanza perdendo l'intrinseca solarità in favore della cupezza di un quartiere latinoamericano (shyamalaniano?) isolato dal mondo. Al di là di questi, forse involontari, rimandi, il film parte benissimo, cala un po' nella arte centrale per poi deludere nel finale. A mantenere alto il livello abbiamo una confezione di qualità e un cast ben diretto, ricco di volti memorabili. Quello che si dice un buon film.

Daniela 29/07/10 13:47 - 12669 commenti

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In una metropoli latinoamericana, due ladruncoli si introducono in un quartiere residenziale isolato dalla miseria del resto della città da un muro altissimo, che protegge e nello stesso tempo imprigiona. E'l'occasione di una caccia all'uomo feroce, con la polizia colpevolmente disposta a lasciare libero il campo al giustizialismo privato, destinata a concludersi nel peggiore dei modi possibile. Opera a tesi, forse schematica ma necessaria e, soprattutto, tremendamente credibile, in cui i bravi borghesi armati fanno più paura degli zombies.

Bizzu 29/01/15 14:22 - 217 commenti

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Che noia questo film: non aggiunge nulla al genere "società perfetta chiusa al mondo esterno" e racconta una storia che cerca la lacrimuccia radical-chic a tutti i costi. Non è che perché qui muoiono ragazzini di finte favelas biosogna dire per forza che è un bel film. Questa è la fiera della banalità e sono veramente pochi i momenti interessanti. La morale finale è da film scolastico, talmente è telefonata, scontata e didascalizzata. Non brutto, ma futile.
MEMORABILE: L'unica scene emozionante: il ragazzino che insegue la macchina della polizia.

Nando 3/12/10 01:51 - 3816 commenti

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Lucidamente efficace, il film mette in contrapposizione la ricchezza e la povertà analizzando il mondo adolescenziale. Un rapporto impossibile tra coetanei ed una miscellanea di situazioni drammatiche che vedono protagonisti dei presunti benpensanti. Interessante nel validissimo sviluppo.

Greymouser 13/12/10 16:23 - 1458 commenti

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Quando la borghesia diventa porcheria, soprattutto perchè l'isolamento sociale, anche se dorato, genera mostri terribili, altro che film horror. Il vero orrore è quello che ci mostra Pià scavando nel marciume di certe umane coscienze, e l'ansia ci prende perchè sappiamo che non ci racconta balle, e quello che vediamo è fin troppo realistico. Un film notevole quanto misconosciuto, dalla regia asciutta ma non neutra, a tratti davvero difficile da sostenere. Non si dimentica facilmente la ferina crudeltà della gente "perbene" della "Zona"...

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Herrkinski 4/07/11 01:26 - 8117 commenti

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Questi film di critica sociale mi lasciano sempre un po' perplesso: per quanto io sia d'accordo con la visione spietata del film nei confronti della borghesia e dei poteri alti, sono convinto che chi dovrebbe percepire la critica invece vada avanti facendo finta di niente; quindi rimane una protesta fondamentalmente inutile, comprensibile solo da chi già la pensa come il regista. Per gli altri sarà solo un entertainment qualunque, anche abbastanza noioso, che si ravviva un po' solo nella seconda parte e culmina nel finale catartico. Irrisolto. Immagino i borghesi del Festival di Venezia che premiano il film e ne tessono le lodi, attorniati da divi hollywoodiani in ogni spigolo...

Rebis 12/09/11 23:18 - 2339 commenti

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Città del Messico. Durante un blackout tre ladruncoli si intrufolano in un quartiere residenziale ad alta sicurezza: un processo di giustizia sommaria ha inizio. Robusto esordio di Rodrigo Plà che attraverso la chiave del thriller configura un cupo scenario metaforico che mira a destabilizzare diversi modelli della collettività moderna, primo fra tutti quello dell'igiene sociale. L'impianto soddisfa innanzitutto la completezza dell'allegoria anche a discapito della suspense, ma lo fa con coerenza e ha il coraggio di andare al fondo delle conseguenze immergendoci in un finale amaro e desolato.

Ducaspezzi 9/10/11 00:24 - 222 commenti

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Le obiettive condizioni di privilegio socio-economico già tendono ad erigere virtuali steccati, ma capita che si senta il bisogno di sancirli materialmente, con solidi muri e filo spinato, per rifugiarsi nell'inattaccabilità di una dimensione sempre più altra. E se tanto inattaccabile non risultasse, ci si può forgiare la giustizia che più conviene, basta costituirsi in una coesa comunità alla Bush. La schiettezza della costruzione filmica, essenziale e incisiva, fa risaltare amaramente tutto ciò, senza tregue, neanche per l'"umano" adolescente.
MEMORABILE: La reazione del genitore di fronte alla verità video-documentata dal figlio.

Capannelle 8/11/11 09:24 - 4412 commenti

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Lineare (fin troppo) nella trama e senza fronzoli nella messa in scena è qualcosa di credibile per la realtà americana ma che cede ad uno schematismo pompato all'inverosimile. Con due vertici (la madre del ladruncolo appostata fuori e la ragazza ricca che fa jogging dopo l'epilogo) di un filo che appare troppo tirato. Comunque godibile e di buona resa. Attori discreti e funzionali al contesto, mentre i personaggi potevano essere sfumati di più: a parte il ragazzo e il commissario gli altri paiono al limite del film tv.

Lady 13/05/14 21:47 - 54 commenti

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Soggetto insolito, originale e molto interessante, specchio di una società umanamente regredita e a dir poco inquietante. La collaborazione femminile alla sceneggiatura lascia la sua traccia. Attori validissimi e molto ben diretti. Alti i livelli di tensione e pathos. Intensamente didattico, amaro e commovente. Eppure nell'oscurità si intravede finalmente uno spiraglio di luminoso edificante cambiamento.
MEMORABILE: L'attimo in cui Alejandro decide di dare una possibilità a Miguel; La polizia che abbandona Miguel alla mercè della bestialità dei residenti della Zona.

Il ferrini 6/04/17 00:59 - 2360 commenti

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A quanta libertà siamo disposti a rinunciare in nome della sicurezza? Quanta umanità siamo pronti a sacrificare per salvaguardare la nostra proprietà? Questo il tema portante della pellicola in oggetto, un'opera che di certo non può lasciare indifferenti, soprattutto in tempi come questi. Plà nel restituirci uno spaccato della società crudo, vero e feroce non manca di confezionare il tutto con un'ottima regia (le riprese della videosorveglianza alimentano la tensione), ambientando la storia in un Messico che potrebbe essere ovunque.

Paulaster 6/07/17 10:36 - 4423 commenti

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Ladruncoli entrano in un quartiere residenziale off limits e uno finirà braccato. Disamina avvincente sull'isolamento come protezione dall’esterno e sull'uso incondizionato dell'autodifesa. Anche il governo di pochi (ma cattivi) non sembra dare buoni frutti e, oltre a ciò, ci si mette di mezzo pure la polizia corruttibile. Condanna a tutto campo dello scibile umano girato come un thriller. Alcune scene sono di buon impatto visivo e nel complesso si rinuncia a smorzare i toni.
MEMORABILE: Il furto dell'anello dal dito; Gli spari nel bosco.
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  • Discussione Capannelle • 9/11/11 12:48
    Scrivano - 3518 interventi
    Alè, tagliato quota 2000 commenti ora chiedo il pre-pensionamento.

    Ho scelto questo film spinto dai buoni voti ricevuti, mi ha coinvolto ma anche deluso. L'idea è intrigante ma è un pò troppo manicheo nella raffigurazione dei ricchi.
  • Discussione Didda23 • 9/11/11 12:55
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Non dirmi che vuoi smettere di commentare!!
  • Discussione Capannelle • 9/11/11 14:37
    Scrivano - 3518 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Non dirmi che vuoi smettere di commentare!!

    Eeeh arrivati a una certa età.. forse bisogna fare un passo indietro (anche se non è di moda).. e poi c'è quell'ideuzza del colpo di stato davinottico da coltivare..
  • Discussione Capannelle • 9/11/11 18:35
    Scrivano - 3518 interventi
    Sottoscrivo la chiusa di Herrkinski: "Immagino i borghesi del Festival di Venezia che premiano il film e ne tessono le lodi, attorniati da divi hollywoodiani in ogni spigolo..."
    Ultima modifica: 9/11/11 18:36 da Capannelle
  • Discussione Herrkinski • 11/11/11 01:24
    Consigliere avanzato - 2632 interventi
    Grazie! :-)
    Sono stato un po' polemico nella rece, però è una riflessione che m'è venuta spontanea.