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TITOLO INSERITO IL GIORNO 9/04/08 DAL BENEMERITO POL
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Pol 9/04/08 13:45 - 589 commenti

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Nonostante il titolo da droga-movie, il racconto è centrato più sulla mancanza di ideali e di prospettive di una generazione che sulla tossicodipendenza (l'argomento rimane molto sullo sfondo). Il duo di protagonisti (tra cui il giovane regista) sognano di fuggire in Brasile, ma l'indolenza e la rassegnazione hanno il sopravvento e così la vita va avanti tra espedienti e noia. Tuttavia il tocco infantile di Modugno, a tratti poetico, evita al film di diventare un mattone sul disagio giovanile.
MEMORABILE: "In questa società è impossibile fare quello che vorresti!" "E tu cosa vorresti fare?" "Boh, non lo so..."

Ronax 7/05/11 21:29 - 1247 commenti

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Invece di fare il tossico o il brigatista perché non girare un film? Detto fatto e con amici, fidanzata e i soldi di papà, l'allora giovine Modugno allestisce uno scalcinato Super 8 amatoriale che parte dalla goliardia morettiana di Io sono un autarchico o Ecce bombo per virare verso un finale tragico alla Maledetti vi amerò di Giordana. Provare simpatia per le inaudibili ciance di questi tre dementi e commuoversi per il loro destino è difficile, tenere costantemente aperti gli occhi per novanta interminabili minuti è umanamente impossibile.
MEMORABILE: La festa di compleanno della tenutaria del fetido alberghetto dove lavora uno dei protagonisti.

Markus 23/04/12 09:30 - 3682 commenti

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Film giovanilistico no-budget diretto e sceneggiato da un giovane Marco Modugno (figlio del noto cantante) che racconta - con voluta leggerezza - l'uso radicato dell'eroina da parte di una generazione allo sbando e senza ideali. Uno spunto interessante che però - a mio avviso - manca di mordente e di una benché minima parvenza di ritmo; per questo anche le intuizioni e alcuni dialoghi se vogliamo grotteschi risultano complessivamente difficili da seguire con interesse.

Kazanian 27/09/12 12:15 - 48 commenti

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Commedia drammatica che ruota attorno all'esistenza di un buon giovane tossico e amici alle prese con il sogno e la speranza del viaggio della vita. Fantastico il giovane Michele Soavi nella parte di un vero idiota, schiavo e succube principalmente di se stesso.

Metakosmos 20/09/16 11:35 - 300 commenti

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Film delicato e di rara poesia diretto da Modugno jr. e appartenente al breve filone del neo-neo-realismo di stampo pasoliniano di quegli anni. La storia di questi ragazzi (tra cui Marco Modugno stesso) ha solo in minima parte a che fare con la droga, che comunque rappresenta uno dei perni centrali per evadere dalla noia e dalla solitudine assieme al pensiero mai abbandonato del tanto ambito viaggio in Brasile. I dialoghi e l'atmosfera naif donano delle sfumature malinconiche e ironiche allo stesso tempo a un film che meriterebbe la riscoperta.
MEMORABILE: Il breve e folgorante cameo di Dario Bellezza.

Herrkinski 24/09/17 21:35 - 8072 commenti

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Summa della filosofia del figlio di Modugno, è un film sul disagio giovanile di un gruppo di teenager allo sbando e senza ideali, alla ricerca di un'identità e di un posto in una società in cui non si riconoscono. Girato in un grezzo Super 8, pare una versione all'amatriciana dei film di Morrissey; la droga è meno invasiva nella vicenda, ma il malessere esistenziale è simile, sullo sfondo di una Roma periferica d'epoca molto suggestiva. Abbozzato, montato come un insieme di scenette di degrado urbano, ma a suo modo specchio d'altri tempi.

Cotola 25/09/17 00:53 - 9009 commenti

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Reperto filmico difficilmente catalogabile che in parte si può ascrivere al filone del droga-movie ma che non riesce mai ad essere serio, scadendo più volte nel comico (si fa per dire) involontario e persino nel grottesco non certo volutamente ma perché si fa fatica a credere a ciò che si vede. Numerose le scene messe lì quasi per caso e che non hanno alcuna funzione nell'economia narrativa della pellicola. Confezione di disamante povertà e mediocrità così come anche l'inesistente regia e tutto il resto (compreso il comparto attoriale).

Deepred89 29/09/17 09:44 - 3704 commenti

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Sulla scia di Trash di Morissey ma con meno droga e niente sesso, un tediosissimo indie nostrano sul disagio giovanile. Linguaggio filmico sgrammaticato, banalità assortite (i matusa borghesi messi in scena con scontatissimi toni grotteschi), soggetto grande assente. Qualche piacevole scorcio d'epoca qua e là, ma nulla in grado di rendere digeribile la mattonata. Modugno jr., qui discutibile come attore e regista, se non altro se la cava con la piacevole colonna sonora dalle sonorità latineggianti, unico elemento positivo del film.

Fauno 10/03/18 00:10 - 2208 commenti

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Finché si continuerà a ripetere che vent'anni si hanno una volta sola, questi rischiano di essere i risultati: cambierà solo il veleno con cui rovinarsi, ma il vero veleno è già dentro. O a quell'età si segue pedestremente la fila o si sperimenta senza identità né idee, con qualche infarinatura che ogni tanto arriva da fuori (magari lavorando in un albergaccio!), ma la norma per molti è il vegetare vita natural durante. E d'altronde nessuno nasce fenomeno e non viene certo ben guidato da quel che vede. Poi c'è chi ce la farà e chi no.
MEMORABILE: Il suicidio della vecchia; L'atteggiamento da padre padrone dell'industriale.

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  • Discussione Fauno • 10/03/18 00:15
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    E' chiaro che non gli si può dare un bel voto perché il ritmo è lentissimo, ma è attaccato come pochi altri alla realtà, e soprattutto, a differenza di altri film simili sulla gioventù, e non solo drogata, non ha mai avuto la velleità di essere un capolavoro...
    Ma è credibilissimo, perché nelle decadi è cambiato solo il mezzo per avvelenarsi, non certo la tendenza ad avvelenarsi.
    Ultima modifica: 10/03/18 00:15 da Fauno