Gli orrori del castello di Norimberga - Film (1972)

Gli orrori del castello di Norimberga
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Dire di un film di Bava che è “strano” è ormai una consuetudine, ma in questo caso è la dimostrazione che il grande regista sa ripercorrere le proprie orme offrendo quasi sempre qualcosa di nuovo. Ancora la storia è secondaria, l'ironia è presente ma non sconfina mai nella facile parodia, ancora il cast (Joseph Cotten a parte) incide poco, ancora la messa in scena barocca fotografata splendidamente impreziosisce ogni inquadratura, ancora la colonna sonora (qui di Stelvio Cipriani) mal si sposa alle immagini e invecchia il film. Eppure si intravedono notevoli differenze con gotici come LA FRUSTA E IL CORPO...Leggi tutto, si nota il cambiamento dei tempi, una certa “modernità” nelle inquadrature stesse. BARON BLOOD (è il titolo per l'estero, dove il film ha venduto piuttosto bene, tanto da indurre il produttore Leone a commissionargli LISA E IL DIAVOLO) è un gotico fintamente tradizionale, che porta il terrore di un tempo alla luce del sole (perdendo in morbosità e angoscia) e puntando su colori vividi e contrastati. Bava cerca il manierismo ovunque, trovando inquadrature stupende, giochi di luce a volte prodigiosi. Il mostro-killer è meno inquietante di quanto dovrebbe apparire, sfigurato in viso e protetto da un cappello a tese larghe e un ampio mantello (quasi un primitivo DARKMAN), la componente splatter (preponderante l'anno prima in ECOLOGIA DEL DELITTO) si limita a un suggestivo omicidio compiuto in una “vergine di Norimberga” (da cui il titolo, visto che il castello sta nei pressi di Vienna) e poco altro. C'è la futura bimba-feticcio dell'horror all'italiana Nicoletta Elmi per un film datato solo nelle intenzioni. La scena della medium che parla per voce della strega defunta che si contorce sul rogo è sintomatica dell'impegno di Bava.

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B. Legnani 14/03/07 00:54 - 5519 commenti

I gusti di B. Legnani

Scalcinato e desolante. Stesura frettolosa (con dialoghi imbarazzanti) e esposizione lenta. In più siamo in Austria (di Norimberga c’è solo la Vergine…). Lo stesso Massimo Girotti non è per nulla convinto di quelle che fa, Cantafora (pre Metti lo diavolo tuo…) non è il massimo, la Sommer è banale, Cotten pare lì per caso. Il deus ex machina conclusivo è involontariamente umoristico. Ben sfruttate ("ça va sans dire") le ambientazioni gotiche, ma è poco per salvare la pellicola dal naufragio.

Il Gobbo 16/04/07 11:50 - 3015 commenti

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Film alimentare (successone all'estero), con cui il Maestro seppellisce, seppur affettuosamente, il genere che gli ha dato la fama non risparmiandosi, al solito, una risata sardonica (la macchinetta della Coca-Cola nel maniero!!!). La storia già all'epoca faceva ridere e il cast, a parte il buon Cotten e l'ottimo Pigozzi (traforato in una sequenza memorabile) poteva interpretare "La forza dell'ebetudine", ma Bava si sbizzarrisce nelle sue scelte formali, alcune delle quali (l'inseguimento notturno, la scena della Rassimov) molti registi se le sognano.

Undying 12/06/07 18:01 - 3807 commenti

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Un Bava minore (in termini narrativi), in grado di sopperire ad una trama stupidina (una pergamena rievoca il fantasma di un crudele despota e una medium invoca l'aiuto di una "Strega") e ad una recitazione davvero scadente, grazie ad una tecnica ed una serie di soluzioni cromatiche di grande spessore. Niente di eccezionale, ma un gioiello, se confrontato con tanto cinema (non solo italiano) che seguirà...

Homesick 11/10/07 11:59 - 5737 commenti

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Il plot, summa dei luoghi comuni tipici del gotico, è reso affascinante dalla solita eccellente fotografia, che accentua la policromia già sperimentata in Operazione paura, e dall'autoronia, con una lunga serie di autocitazioni: dalla vergine di Norimberga come strumento di tortura e morte al filo del telefono di Sei donne per l'assassino. Il magnifico Cotten si impegna in un ruolo alla Christopher Lee, mentre gli altri co-protagonisti, incluso Girotti, fanno solo presenza.
MEMORABILE: L'evocazione del barone, che riecheggia il racconto "Il conte Magnus" di Montague Rhodes James.

Caesars 12/10/07 12:05 - 3773 commenti

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Pur riconoscendo a Mario Bava alcune doti (la fotografia dei suoi film è quasi sempre estremamente curata visti i suoi precedenti artistici) devo confessare che non sono mai riuscito ad entusiasmarmi per i suoi film. Alcuni sono abbastanza riusciti ma sicuramente questo non appartiene a tale gruppo; colpa di una trama non molto riuscita e di un gruppo di attori che non sembrano granché convinti dell'operazione. Non sono sicuro che riesca ad arrivare a meritarsi 2 pallini.

Magnetti 18/11/07 11:16 - 1103 commenti

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Seconda (e purtroppo non di pari livello) esperienza baviana da parte del sottoscritto dopo La maschera del demonio. La trama è piuttosto scontata e il cattivo non fa paura a nessuno. Molto ben realizzata e iquietante il giusto la scena dell'inseguimento notturno fra le nebbie del paesino austriaco. Si nota inoltre una minore qualità della messa in scena sebbene si rimanga su livelli elevati. Le potenzialità dell'ambientazione nel castello non sono colte appieno dal regista. Una parziale delusione, ma comunque da vedere.

Deepred89 22/01/08 21:53 - 3701 commenti

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Probabilmente l'horror meno bello di Bava. La sceneggiatura stavolta è davvero poca cosa e non basta l'ottimo mestiere del regista (che comunque spesso sembra non crederci fino in fondo) a risollevare la situazione. Discreto il cast, con il bravo Joseph Cotten e la discreta Elke Sommer (anche se quella che si ricorda di più è Nicoletta Elmi, qui alla sua prima apparizione). Ci sono anche Massimo Girotti e Antonio Cantafora. Le musiche di Cipriani sembrano una versione allegra di quelle de Il medaglione insanguinato. Ci si annoia abbastanza.

Cotola 10/05/08 18:43 - 8998 commenti

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Probabilmente il meno riuscito dei film baviani. Un po' troppo risaputo e noioso, almeno a tratti è tuttavia anche abbastanza gustoso e divertente. Come spesso accade nei film del maestro dell'horror italico, la trama è la cosa meno importante. La tecnica invece è sopraffina. Cotten è, come sempre, bravo. I fan di Bava non lo disprezzeranno, anche se potrebbero restare un po' delusi, poiché comunque si tratta di un'opera sottotono.

Ciavazzaro 20/05/08 14:46 - 4768 commenti

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Fatto volutamente per divertimento, il film di Bava non ha grandi pretese e non si prende sul serio: proprio per questo il film si fa amare. Tutto da vedere il cast: a partire da Joseph Cotten per continuare con Elke Sommer, Girotti, Pigozzi, la Rassimov... c'è pure Nicoletta Elmi. Gustosi le torture, il sangue e l'atmosfera. Se non fosse di Bava, secondo me sarebbe ancora più amato.

Bruce 9/12/08 09:58 - 1007 commenti

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Bava torna al gotico e riesce anche a non ripetersi. Nuovi giochi di luce, suggestive inquadrature e fotografia prodigiosa per una storia abbastanza improbabile, ambientata nell'Austria di trent'anni fa, che si lascia comunque guardare sino alla fine, senza mai annoiare.

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Ghostship 25/05/09 20:52 - 394 commenti

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Titolo minore nella filmografia di Bava, può vantare un ottimo cast di contorno (Cotten e Girotti) pur avendo protagonisti molto mediocri. Colmo di autocitazioni, patisce forse l'ambientazione moderna ed una serie di scelte che lo rendono più ingenuamente divertente che inquietante e visionario come il cinema di Bava è sempre. Per i fan.

Mco 29/06/09 20:32 - 2323 commenti

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Uno dei film meno riusciti del grande Bava, che qui sfrutta un canovaccio gotico trito e ritrito (castello) e lo infarcisce con elementi più terreni (la rivelazione dell'arcano) senza convincere appieno. Restano alcuni sprazzi di grande cinema, come la parte iniziale "evocativa" e qualche riuscito momento forte (la fine del povero Pigozzi), ma nel complesso si è ben lontani dai suoi capolavori. Discreto.
MEMORABILE: La morte di Pigozzi nella celeberrima "vergine di Norimberga".

R.f.e. 30/08/09 11:28 - 816 commenti

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Film molto bistrattato, ritenuto da molti come uno dei peggiori del regista. Ed invece io lo gradii molto quando lo vidi all'epoca e tendo tuttora a considerarlo l'ultimo grande film di Mario Bava (di cui tendo a preferire i gotici ai thriller, ma questo anche esulando dal singolo regista: preferisco il gotico al thriller nel contesto del cinema italiano in generale). Un gotico girato con molta ironia, splendida fotografia ed elementi da "favola nera". Da rivalutare senz'altro.

John trent 9/01/10 20:37 - 326 commenti

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Uno degli ultimi horror gotici italiani. È sicuramente un Bava minore ma assolutamente dignitoso e a tratti divertente che si fa guardare senza troppe pretese. Notevoli soprattutto la parte con l'evocazione del Barone e le sue scorribande sanguinarie nonchè alcune interessantissime trovate cromatiche (la fotografia di Bava, d'altronde, è sempre un bel vedere). Buon cast, da Girotti a Cotten, dalla Sommer alla Rassimov. Irritante Cantafora.
MEMORABILE: Il Barone che fa visita al dottore.

Trivex 24/07/10 16:32 - 1738 commenti

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Senza dubbio un Bava in versione light, ma con passione e molta atmosfera. Il film passava frequentemente nelle tv private negli anni 80, poi comunque ha avuto la sua corretta collocazione in vari supporti video. Il canone è classico ma efficace: il castello e le sue trappole, i personaggi caratteristici, leggende e verità nascoste ai comuni mortali. Seppur in diversa maniera, l'accostamento tra il tempo moderno e la minaccia proveniente dall'antico sortisce in maniera più che dignitosa i suoi effetti. Ed il maestro, quando vuole, si fa comunque notare.

Funesto 2/09/10 17:20 - 525 commenti

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Come ho già detto, non amo i gotici: sembrano opere tutto fumo e niente arrosto e promettenti una suspense quasi mai presente. Eppure, contrariamente a quanto sento dire, trovo questo film proprio bello. La confezione m'è parsa meno brillante del solito ma azzeccata per i luoghi di svolgimento della vicenda. Fra gli attori si distinguono la Rassimov e la bella Sommer. In più non l'ho trovato per nulla noioso ma bensì ricco di suspense (l'evocazione del barone, il lungo inseguimento della Sommer di notte). Trama un po' sciocca, ma buon film.
MEMORABILE: L'evocazione del barone, davvero spaventosa e molto, molto suggestiva; l'elegantissima morte di Rada Rassimov.

Puppigallo 1/12/10 12:48 - 5252 commenti

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Serviva tutto il mestiere di Bava per salvare una pellicola con una sceneggiatura risicata, quasi priva di guizzi, di idee. E bisogna dire che, in parte, il salvataggio è riuscito, grazie soprattutto alla giusta atmosfera creata dal castello e ad attori decenti, compresa la protagonista che, nonostante qualche eccesso di espressività facciale (va bene il terrore, ma in alcuni casi sembra sotto elettroshock), è credibile nella parte della poveretta in balia degli eventi. Non male anche l'inserviente demente e la bambina (meno spaventata di tutti). Naturalmente, c'è anche la classica medium.
MEMORABILE: Il barone, con faccia barbecue; Lei: "Se il barone torna, bruciato e torturato, non potrà che essere un mostro". Invece prima, che impalava persone...

Von Leppe 4/10/10 11:04 - 1256 commenti

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Bell'horror ambientato in un castello austriaco appartenuto ad un nobile sadico (cosa volete di più da un horror del 1972, quando in Italia imperversavano fumetti horror-erotici come Oltretomba e Jacula?). Ha una trama ben strutturata ispirata alla mummia ma piegata alla tradizione gotica europea. Ci sono attori come Joseph Cotten e Rada Rassimov (in una breve parte da maga che gli calza molto) e d è ottima la fotografia, come sempre in Bava. Forse il tema musicale (molto anni 70) all'inizio e nel finale sdrammatizza troppo.
MEMORABILE: Le urla di dolore che riecheggiano tra le volte gotiche del castello.

Enzus79 5/06/11 16:11 - 2864 commenti

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Uno dei migliori film di Mario Bava. La storia, pur se "sciocchina" e animata da attori pressochè mediocri, coinvolge per le sue atmosfere gotiche nella creazione delle quali Bava senior si è dimostrato sempre uno dei migliori in Italia (e non solo). Ottimo il finale.

Stefania 4/08/11 23:46 - 1599 commenti

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Affettuoso, più che beffardo, Bava rievoca bei momenti trascorsi assieme all'amico di cui celebra le esequie: il gotico italiano! Generoso come al solito di magie cromatiche, rapinose zoomate, fuori-fuoco, baluginii incantevoli, ripercorre le stanze dell'ennesimo Castello del (Barone) Diavolo, che se ne va in crusca, non prima di avere riscosso il consueto tributo di sangue. Bel Castello, esplorato dai soffitti a volta ai sotterranei, con vertiginose inquadrature, con vertiginosa bravura, mentre la scream queen Sommer, per l'ultima volta, fa (e ci fa fare) l'amore con il terrore! Sempre bello...
MEMORABILE: La sequenza con Nicoletta Elmi nel bosco attorno al Castello: rotola una mela, e poi una mini-avventura, silenziosa, mozzafiato...

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Giùan 14/11/11 12:57 - 4528 commenti

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Evidentemente non una delle opere più personali del "fantastico Maestro", che tuttavia al solito non lesina sollucchero e magie tecniche. Il gotico, ormai frustro, non incute più timor panico e dunque ecco Mario innervarne gli elementi tipici con tocchi che rendon più sapida la tradizione: l'assetato Barone agisce anche alla luce del sole e l'aspetto appare più zombesco che Vampiresco. All'understatement poi contribuisce l'elegante cast (commuove sapere Jo Cotten e Girotti diretti da Bava). Elke urla, Nicoletta corre e Rada va in trance che è uno sballo.
MEMORABILE: La vergine di Norimberga contrappasso per l'infido custode; La rievocazione del fantasma tra le fiamme da parte della medium Rassimo; Gli inseguimenti.

Herrkinski 3/03/13 00:07 - 8052 commenti

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Un Bava sottotono, che torna all'amato gotico dopo l'exploit proto-slasher di Reazione a catena. Purtroppo il regista non riesce a riproporre le favolose atmosfere notturne e sulfuree di capolavori come Operazione paura, finendo per confezionare un lavoro poco convincente, seppur formalmente dignitoso. La sceneggiatura, come in altri lavori di Bava, è piuttosto confusa, ma a questo giro nemmeno la fotografia e la tecnica del Maestro riescono a sopperire all'approssimazione dell'insieme. Qualche scena riuscita, ma nel complesso noiosetto.

Disorder 20/04/13 12:00 - 1416 commenti

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Mi sfugge davvero il motivo per cui quest'opera viene spesso classificata come episodio minore della filmografia baviana. La trama è debole come sempre, ma la messa in scena è tra le più grandiose e sfavillanti mai viste nel genere. Il regista ligure sembra quasi divertirsi a miscelare tutti quei generi che aveva contribuito a plasmare nel decennio precedente: giallo all'italiana (con tanto di killer in impermeabile e cappello), horror gotico e proto-slasher. Forse si poteva assortire un po' meglio il cast, ma resta un film riuscitissimo.
MEMORABILE: Il telefono penzolante come in Sei donne per l'assassino; La piccola Elmi a spasso nel bosco (una tra le più belle scene mai girate da Bava).

Nicola81 6/01/14 14:27 - 2831 commenti

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Ragazzi, occhio a evocare gli spettri: potrebbero sorgere complicazioni... Fa quasi tenerezza questo horror di Bava che assembla un ottimo cast, inizia senza prendersi troppo sul serio ma poi regala qualche buon momento suggestivo e chiude in pieno delirio. Sul piano visivo è delizioso e, personalmente, non l'ho neppure trovato noioso, ma la trama è comunque piatta e le musiche scacciapensieri di Cipriani accentuano l'impressione che si tratti di un prodotto minore nell'ambito di un genere giunto ormai al capolinea.
MEMORABILE: L'omicidio del dottore e quello di Pigozzi, con la Vergine di Norimberga; L'evocazione della strega; La Elmi nel bosco.

Jdelarge 12/05/14 11:28 - 1000 commenti

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Bava dà vita a un gotico con forti tinte umoristiche, come se volesse segnare la fine di un genere che lui stesso ha inventato e che l'ha reso celebre. Il distributore di Coca-Cola all'interno del castello maledetto è una chicca straordinaria (e ricorda anche una scena del kubrickiano Il dottor Stranamore). Alcune sequenze sono di sublime bellezza; su tutte l'inseguimento notturno di Eva (Elke Sommer), immerso in luci e nebbie squisitamente baviane. La storia passa chiaramente in secondo piano, ma tutto il resto funziona bene.

Modo 9/11/14 18:34 - 948 commenti

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Bava non si prende troppo sul serio, con autocitazioni che rimandano a film precedenti e sicuramente riusciti meglio. Storia non particolarmente attraente e anzi abbastanza banale. Sempre eccellenti la fotografia e la policromia. La parte migliore dell'opera sicuramente è il finale.

Xabaras 2/01/15 00:34 - 210 commenti

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Il gotico è ormai morto e il buon Bava che ne fu tra gli artefici e tra i massimi esponenti decide di porre la classica pietra tombale su di esso. Lo fa in maniera intelligente e giocosa mischiando alla lussuosa policromia cromatica (memorabile la scena dell'inseguimento notturno) un carattere gioviale e piacevolmente scherzoso (vedi il famoso distributore della Coca cola o il personaggio del redivivo che con quel cappellaccio e quel mantello sembra uscito da uno scalcinato spaghetti western), firmando ancora una volta un'opera eccellente.

Bard 8/02/15 22:54 - 7 commenti

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Mario Bava si deve arrangiare con una storia poco ispiratrice e un cast quasi improponibile, ma dopotutto se la cava piuttosto bene. Bava è un grande regista e riesce tutto sommato a fare cinema - il "suo" cinema - sperimentale, moderno, surreale ed efficace. Buone le scene splatter: alcune sono delle vere e proprie citazioni.

Minitina80 1/08/15 22:58 - 2976 commenti

I gusti di Minitina80

Potrebbe rappresentare una sintesi estrema del cinema di Bava. Una trama esile e banale appesantita da dialoghi spesso superflui, ma bilanciata da una padronanza del mestiere sopra la media. La qualità della fotografia è impressionante ancora adesso e, grazie alla bellezza del castello e del borgo, assume un fascino ancora maggiore. Purtroppo, però non riesce a convincere e coinvolgere appieno date le carenze della sceneggiatura, vuoi pure per qualche strillo di troppo della Sommer.

Myvincent 25/02/16 21:20 - 3722 commenti

I gusti di Myvincent

In uno splendido castello gotico viene riesumato il fantasma di un barone ucciso in condizioni terrificanti che sparge orrore dovunque, con gli elementi tipici delle novelle in bilico tra l'esoterico e il giallo. Bava è bravissimo nel descrivere e sviluppare un racconto esile (quasi inesistente) con invenzioni, scenografie, musiche, luci e quant'altro ancora, anticipando un modo unico di fare cinema, la cui eredità sarà ripresa dal suo "discepolo" Dario Argento. Una vera perla, per gli amanti del regista.
MEMORABILE: Il momento magico e ipnotico offerto dalla medium...

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Il Dandi 22/05/16 19:51 - 1917 commenti

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Prendo atto che ogni volta che ho usato la definizione di "gotico fuori tempo massimo" mi sbagliavo: evidentemente si trattava semplicemente di film brutti e malriusciti. Quando invece è Bava in persona a tornare sui suoi passi, la cornice del gotico si integra perfettamente con le atmosfere del thriller contemporaneo, caricandosi di una forza che sa farsi evocativa senza essere nostalgica, ironica (e iconica) senza essere ridicola (il distributore automatico di Coca Cola nel castello è un colpo di genio).
MEMORABILE: La piccola Nicoletta Elmi nel bosco.

Ultimo 6/09/16 19:29 - 1652 commenti

I gusti di Ultimo

Non uno dei miei Bava preferiti, ma in ogni caso un horror con un suo perché. Nessun componente del cast eccelle particolarmente, ma il film tutto sommato funziona, grazie sopratutto all'ottica location (un castello alquanto spaventoso, ben ripreso negli interni). Meglio la prima parte, ma si guarda senza noia fino alla fine. C'è anche Massimo Girotti. Una pellicola per gli amanti del brivido.

Rufus68 28/09/16 23:41 - 3819 commenti

I gusti di Rufus68

È davvero un peccato che il barone sanguinario non abbia tolto di mezzo i due giovani attori nei primi minuti: il film ne avrebbe certamente guadagnato. Anche il resto, però, zoppica: la trama è pedestre (e un po' sciocca), il gotico latita e Bava si limita a dare qualche zampata di classe qua e là come un leone annoiato. Cotten è in parte, mentre Girotti pare sempre sul punto di guardare l'orologio e confessare una scusa per accomiatarsi dalla combriccola.

Victorvega 3/03/17 16:28 - 501 commenti

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Grande mestiere, grande fotografia e regia con sfavillanti ambientazioni. La storia è poca cosa (la leggenda che continua nel presente) e presenta una serie di idee già viste e immaginabili per il genere. L'atmosfera è però DOC e le facce di Cotten e Girotti sono come sempre credibili e "cinematografiche". Non particolarmente meritevole e distinguibile nel panorama gotico se non per le lunghissime gambe della Sommer.

Daniela 16/07/17 00:08 - 12606 commenti

I gusti di Daniela

Incautamente rievocato dal suo ultimo discendente, un barone sul quale pesa una antica maledizione torna a fare quello che ama di più: torturare e ammazzare...Trama poco congruente, dialoghi tremendi. Per il resto, giudizio altalenante, sia per quanto riguarda l'aspetto tecnico (bella la fotografia, mediocre la colonna sonora), sia per quanto riguarda il cast: se alla bella Sommer è richiesto solo di mostrare le sue capacità polmonari urlando, Cantafora è un due di picche, ma per fortuna ci sono due vecchi marpioni come Cotton e Girotti, autoironici, a salvare la categoria.

Samdalmas 1/12/17 13:16 - 302 commenti

I gusti di Samdalmas

Bava dirige in modo svogliato questo tardo horror girato in un maniero tedesco. La mano del Maestro affiora in alcuni momenti ma siamo lontani anni luce da capolavori gotici del calibro di Operazione paura. Non bastano vecchie glorie come Joseph Cotten e Massimo Girotti a salvare un film purtroppo mediocre. Brutta e anche fuori luogo la musica di Cipriani.

Jena 3/08/19 19:14 - 1547 commenti

I gusti di Jena

Il Bava settantiano è un po' come l'Argento dei 90, in fase di decadenza avendo esaurito la vena creativa. Purtroppo qui i consueti difetti baviani (trama confusa e illogica, scarsa direzione d'attori) non sono compensati dalle geniali intuizioni visive che hanno spesso salvato anche film modesti (vedi Terrore nello spazio). Spesso siamo oltre il limite del ridicolo: l'evocazione del barone fa ridere i polli e il mostro, un misto tra Darkman e Freddy Krueger, ha un mascherone che proprio "non si può vedere". Brutte anche le musiche.

Noodles 24/06/20 20:12 - 2196 commenti

I gusti di Noodles

Il titolo prometteva scintille. E invece questo film del maestro Bava delude le attese. Accanto ad atmosfere splendide e a una storia bella e suggestiva non si rinvengono altri pregi. I dialoghi sono terribili, la recitazione convince poco e anche la vicenda a un certo punto esce fuori dai binari e perde fascino col passare del minutaggio. Pure il finale lascia a desiderare. Insomma, è un film che tutto sommato un'occhiata la merita dal momento che il suo perché ce l'ha, ma Mario Bava delude. E non tutti i suoi fans glielo perdoneranno. Sempre inquietante Nicoletta Elmi.

Lupus73 16/11/20 18:57 - 1485 commenti

I gusti di Lupus73

Un americano visita l'Austria e il castello di un crudele barone suo avo; per curiosità recita il testo d'una vecchia pergamena magica che lo resusciterà. Dopo un cruentissimo thriller Bava torna al gothic ambientandolo ai giorni nostri e senza purtroppo raggiungere i livelli di Operazione paura o tanto meno della Maschera del demonio. Ambientazione eccellente immortalata dalla tipica fotografia pittorica del regista (meno persistente stavolta), un castello con tutti i cliché, torture, stregoneria, eccetera; purtroppo la sceneggiatura ha diversi punti deboli e non sempre regge.
MEMORABILE: L'autocitazione: la faccia del custode forata dalla tortura; L'atmosfera al castello.

Vito 27/01/21 09:51 - 695 commenti

I gusti di Vito

Horror gotico di Bava che però prende tutto con molta ironia e soprattutto autoironia, rendendosi forse conto che il cinema italiano dell'orrore stava prendendo ormai nuove direzioni. Ottime al solito la regia, le scenografie, le ombre e naturalmente i colori espressionisti. La Sommer recita il ruolo della classica donzella in pericolo, Cantafora pare imbalsamato; per fortuna ci sono due grandi Cotten e Girotti...

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Pessoa 16/12/21 18:59 - 2476 commenti

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A parte il titolo italiano farlocco, come b-movie non è nemmeno male, anche se la firma di Mario Bava avrebbe legittimamente fatto sperare in qualcosa di meglio. La storia tutto sommato tiene e la sceneggiatura, al netto delle troppe fastidiose urla, non è da buttare. Il cast non sembra particolarmente coinvolto, a parte il sornione Cotten autore di una buona prova e le location sono decisamente azzeccate. Il ritmo talvolta langue ma la tensione di alcune scene e il make up ben riuscito potrebbero essere sufficienti a giustificare la visione, a patto che si sia appassionati del genere.
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  • Discussione Zender • 29/11/12 16:54
    Capo scrivano - 47700 interventi
    Leggo nel papiro davinottico:

    ...un suggestivo omicidio compiuto in una "Vergine di Norimberga" (da cui il titolo, visto che il castello sta nei pressi di Vienna)."
  • Discussione Herrkinski • 3/03/13 00:08
    Consigliere avanzato - 2629 interventi
    Vorrei capire dove Werebadger abbia trovato similitudini con il "Nightmare" di Craven, anche perchè non ha commentato il film..
  • Discussione Zender • 3/03/13 08:39
    Capo scrivano - 47700 interventi
    Sì, ricordo ancora che i RICORDA vanno messi solo se MOLTO del film ne ricorda un altro, e chi ha visto entrambi i film dovrebbe capirlo praticamente subito e da solo il collegamento, senza bisogno di spiegazione alcuna. Mettere Ricorda a quintali non serve a nessuno.
  • Discussione Rebis • 3/03/13 18:43
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Herrkinski ebbe a dire:
    Vorrei capire dove Werebadger abbia trovato similitudini con il "Nightmare" di Craven, anche perchè non ha commentato il film..

    Forse per il look dell'assassino con cappellaccio in testa e volto sfigurato...
  • Discussione Zender • 3/03/13 18:47
    Capo scrivano - 47700 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Herrkinski ebbe a dire:
    Vorrei capire dove Werebadger abbia trovato similitudini con il "Nightmare" di Craven, anche perchè non ha commentato il film..

    Forse per il look dell'assassino con cappellaccio in testa e volto sfigurato...

    Sarebbe l'esempio di come NON usare il ricorda.
  • Discussione Herrkinski • 4/03/13 03:16
    Consigliere avanzato - 2629 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Rebis ebbe a dire:
    Herrkinski ebbe a dire:
    Vorrei capire dove Werebadger abbia trovato similitudini con il "Nightmare" di Craven, anche perchè non ha commentato il film..

    Forse per il look dell'assassino con cappellaccio in testa e volto sfigurato...

    Sarebbe l'esempio di come NON usare il ricorda.

    Haha in effetti...
  • Homevideo Didda23 • 24/04/13 00:47
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    In blu ray per la arrow dal 29/04/2013
    A naso sembrerebbe la versione americana (quella più corta di 8 minuti)

    http://www.amazon.co.uk/Baron-Blood-Blu-ray-Joseph-Cotten/dp/B00B5CTRZG/ref=pd_sim_d_h__2
  • Discussione Xabaras • 3/02/15 11:07
    Galoppino - 63 interventi
    Mi piacerebbe ricordare in questa sede come il finale di questo film
    SPOILER
    (il paralitico che non è tale e si alza dalla carrozzella) sia palesemente ripreso dalla storia finale edita sul numero 7 della gloriosa rivista "Horror" della Gino Sansoni Editore edita tra il 1969 e il 1971. Questo a riconfermare il grande rapporto tra Bava e il fumetto anche dopo il suo film Diabolik.
    FINE SPOILER
    Ultima modifica: 3/02/15 14:20 da Zender
  • Curiosità Von Leppe • 20/02/20 17:12
    Call center Davinotti - 1104 interventi
    A quanto pare l'audio parziale di questo film è parte della leggenda metropolitana del "Pozzo superprofondo di Kola".

    Il pozzo superprofondo di Kola è stato un progetto di perforazione della crosta terrestre condotto da un gruppo di scienziati sovietici dal maggio 1970 con l'obiettivo di studiare la geochimica e la geofisica dello strato di crosta sottostante, come dice Wikipedia.

    Praticamente sono state fatte circolare delle registrazioni audio in cui in questo buco si sarebbero sentite le urla dei dannati dell'Inferno. In realtà si è scoperto che queste urla erano tratte dall'audio del film di Bava in questione.

    Qui due siti che parlano della cosa:

    https://www.butac.it/il-pozzo-dellinferno/
    https://www.queryonline.it/2016/06/15/a-che-punto-e-la-notte-24-le-porte-dellinferno/
  • Homevideo Buiomega71 • 27/11/22 19:56
    Consigliere - 25896 interventi
    Il blu ray spagnolo (disponibile dal 12 dicembre 2022) dovrebbe contenere anche l'audio italiano, come segnalato nella scheda

    https://www.amazon.es/horrores-castillo-norimberga-castello-Norimberga/dp/B0BN1V5Q8S/ref=mp_s_a_1_82?qid=1669575217&refinements=p_n_date%3A831287031&s=blu-ray&sr=1-82