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TITOLO INSERITO IL GIORNO 17/03/08 DAL BENEMERITO GALBO
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- Davvero notevole!:
Rambo90, Piero68 - Quello che si dice un buon film:
G.Godardi, Mco, Furetto60, Anthonyvm - Non male, dopotutto:
Galbo, Manulele81, Flazich, Skinner, Capannelle, Ghostship, Nando, Dusso, Nicola81, Silvestro - Mediocre, ma con un suo perché:
Myvincent, Daniela - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Elnatio
Durante un summit in Spagna si verifica un attentato al presidente degli Stati Uniti; una guardia del corpo si mette sulle tracce dei terroristi. Adrenalinico action con venature thriller (nessun avvenimento è realmente come appare) presenta l'espediente non originale di mostrare la realtà sotto diversi punti di vista a seconda del personaggio. Il film è realizzato bene dal punto di vista tecnico anche se la ripetitività delle situazioni tende a stancare lo spettatore. Cast con grandi nomi non sempre ottimamente utilizzati.
Robusto action movie che non ha certo il pregio dell'originalità; infatti è l'ennessimo film-puzzle a sbalzi temporali con più punti di vista (ed altrettanti colpi di scena) che si riallacceranno nel finale. Per giunta è pure figlio di quel filone fantapolitico post 11 settembre, il quale ha trovato sua espressione migliore nel piccolo schermo con la serie 24, a cui questo film è molto debitrice. Tuttavia è realizzato con cura e la buona fattura, nonchè l'esigua durata del tutto, lo rendono un filmetto accattivante. Bel cast. Si può vedere dai.
Discreto thriller a punti di vista multipli che prova a dire la sua sul tema dei complotti presidenziali (quando una serie come 24 ha reso ormai il soggetto inservibile). Il ritmo e la suspense reggono pure, ma la sceneggiatura allunga il brodo, perdendo di vista l'essenza della sspense e costringendo la regia a stringere troppo le corde su un finale raffazzonato. Attori nella media.
La ricostruzione della scena del delitto attraverso la decostruzione del concetto di cinema stesso: questo è vantage point. Interessante esperimento che, per via di alcune scelte, non riesce a convincere completamente. Il fatto stesso che non si comprenda il contesto per il quale avviene l'attentato in un film di questo genere è una grossa mancanza. Inoltre il finale è troppo frettoloso, sembra quasi che si abbia voluto concludere il film per mancanze di idee.
Ritmato ed intrigante, "canna" nelle velleità politiche; in realtà è un onesto popcorn-movie ricco di trovate, alcune buone altre molto meno. La Weaver sembra lì per caso, Whitaker è quello che delude più di tutti con un personaggio senza né capo né coda. Da evitare il trailer, troppo spoileroso.
Un Final destination d'azione. Ogni volta che si arriva al dunque ecco che il nastro si ritira al fine di gettar luce su altri particolari della medesima vicenda (l'attentato del Presidente USA in un summit tenutosi a Salamanca). Talvolta può apparire snervante questa continua iterazione ma le sfumature rendono bene il concetto e il cast risponde altrettanto bene alla chiamata (soprattutto il novello "Rambo" Quaid). Godibile iniezione di adrenalina pura!
MEMORABILE: Il salvataggio della bambina da parte di Whitaker.
Ricostruzione di un attentato sotto diverse angolazioni e con una progressiva messa a fuoco degli eventi. Come al solito ci sono doppi e tripli giochi, però il ritmo è buono e la struttura modello Memento riesce a catturare l'attenzione. Peccato che la logica sia lavorata ai fianchi e che ci siano le solite sfumature da eroi sui personaggi di Quaid (indistruttibile), Hurt (il solito presidente che mena) e Whitaker (turista che riprende gli attentatori con la camcorder, ti salva una bambina in tangenziale e telefona a casa per tranquillizzare).
Buon action thriller che emerge dalla mediocrità grazie ad un ottimo ritmo ed un cast affiatato. La narrazione spezzata nei punti di vista dei vari personaggi non è certo nulla di nuovo, ma qui funziona meglio che altrove. Non esente dai soliti steriotipi, i colpi di scena (tutti più o meno plausibili) mantengono alta la suspance fino alla fine.
Action movie antologico che seziona ed elabora sotto cinque punti di vista un attentato contro il Presidente degli Stati Uniti durante un summit. Il versante adrenalinico è ben soddisfatto ma si rischia la ripetizione degli eventi, anche se quello che appare non sempre si trasforma in realtà. Discretamente strutturato e cast di buon livello, anche se non ispiratissimo.
L'attentato alla vita del presidente degli Usa da varie prospettive umane differenti che poi convergeranno verso un'unica verità. Il film è un esercizio di montaggio e smontaggio della storia, con meccanismi continui di stop and back-up (di moda oggi) che alla fine non regala mai un minimo fluidità al racconto, strapazzando la pazienza dello spettatore. Cast di vecchie glorie e nuovi volti e fra i tanti un Dennis Quaid, incapace di variegare la sua espressività mimica.
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Action dalla struttura intrigante, un po' ripetitiva, ma che tiene alto il ritmo fino alla fine, aiutato anche dalla breve durata. Ottime le scene d'azione, con un inseguimento in auto particolarmente ben realizzato; il gioco di scatole cinesi non è proprio di prima mano, ma alcuni colpi di scena sorprendono. Il cast è stellare, ma solo Quaid e Whitaker riescono a emergere davvero, gli altri fanno giusto da contorno. Notevole.
Thriller impostato in modo originale e coinvolgente: a ogni tassello aggiuntivo si ricavano nuovi indizi sul reale svolgimento dell’attentato volto a eliminare il Presidente degli USA. Peccato per il finale eccessivamente patriottistico e superomistico, che stona con il resto del film.
Quello dei diversi punti di vista è solo un banale pretesto per far durare almeno 15-20 minuti in più un film patriottico all'ennesima potenza: gli americani buoni sono perseguitati dai terroristi mediorientali (politicamente corretto un infiltrato americano nel'organizzazione). Spropositatamente importante il cast per il livello del film; gli attori ne sono coscienti e si impegnano poco o niente! Adrenalinica e degna dei migliori film del genere la scena dell'inseguimento in macchina nel centro città.
MEMORABILE: L'inseguimento in macchina nel centro città.
Un thriller di breve durata dotato chiaramente di gran ritmo, con qualche colpo di scena inaspettato all'interno di un meccanismo oramai collaudato (qui viene solo affrettata troppo una scena). Di sicuro interesse agli occhi dello spettatore, ma si esagera nel lunghissimo inseguimento stradale di Quaid (anche se non è la sola cosa decisamente poco credibile).
Un po' Memento e un po' 21 grammi per come il regista riesce a destrutturare il narrato e a proporre una storia fatta di rewind temporali, intrecci e diverse prospettive. Ma con un comune denominatore: alla fine convergeranno tutti sullo stesso luogo seppur seguendo percorsi e situazioni diverse. Insomma, un bellissimo intreccio e una sceneggiatura assolutamente accattivante. Non male per un regista al suo primo lungometraggio anche perché riesce a dirigere in maniera impeccabile un discreto parco attoriale che svaria da Hurt a Quaid ecc.
MEMORABILE: Il sosia del Presidente mandato allo sbaraglio.
Thriller d'azione dai pallidi risvolti politici, in cui un clamoroso attentato viene narrato attraverso i punti di vista dei vari personaggi coinvolti. Una scelta all'inizio disorientante, ma che si rivela funzionale quando tutti i fili finalmente convergono. Il ritmo è serrato, i colpi di scena ci sono, ma il rischio di sconfinare nell'inverosimile è sempre in agguato e la breve durata sembra dettata da una certa mancanza di idee (il finale è davvero troppo sbrigativo). Cast di buoni nomi che porta a casa la pagnotta, ma la Weaver è sprecata.
MEMORABILE: Il forsennato inseguimento automobilistico.
Altro che delitto, è una strage quella che coinvolge il Presidente USA a Saragozza per un meeting internazionale. Gli avvenimenti sono mostrati ogni volta adottando il punto di vista di uno dei personaggi coinvolti: l'intenzione sarebbe quella di aggiungere a poco a poco tasselli ad un puzzle , ma il piano criminale è astruso, le forzature a fini spettacolari eccessive, certi comportamenti insensati, per cui il quadro complessivo non convince, mentre la narrazione ripetitiva rischia di annoiare. Cast da grandi occasioni, ma quasi tutto sotto utilizzato, a parte il monoespressivo Quaid.
Interessante esercizio di sceneggiatura, con qualche allaccio a Memento nella sua struttura a "riavvolgimento", per un film che, giocando scorrettamente coi suoi protagonisti (e di conseguenza col pubblico), si apre a riflessioni sul cinema stesso e sull'arte della narrazione. Ogni personaggio ha il suo punto di vista, ogni punto di vista è fallace, dettagli importanti restano fuori campo, emergendo soltanto a tempo debito, secondo la volontà del dio-regista che veicola emozioni e manipola la realtà a sua totale discrezione. In superficie, comunque, resta un godibile action-thriller.
MEMORABILE: L'attentato in piazza fra sparatorie ed esplosioni; La rivelazione circa l'identità del presidente; Cosa vide Dennis Quaid; L'inseguimento finale.
Un thriller che fa dell'azione e del ritmo forsennato la sua cifra stilistica e che riesce a portare avanti questa scelta con discreta coerenza. Forse manca un po' di coesione narrativa e il disegno dei personaggi è scarsamente delineato, ma considerando che l'obiettivo principale della pellicola è darci una scarica di adrenalina, la missione è senz'altro compiuta.
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