Note: Aka: "Silent night Bloody Night", "Death House", "Deathouse", "Night of the Dark Full Moon", "Noche silenciosa, noche sangrienta", "Noite de Sombras, Noite de Sangue", "Haus des Todes", "Zora".
Bell'horror settantiano, con virate nel dramma puro. Caduto nella lista dei film di pubblico dominio e disponibile in versioni DVD di pessima qualità, il film suo malgrado guadagna ulteriore fascino a causa dei negativi rovinati e pieni di polvere, in vero stile grindhouse. A parte questo, l'ottima atmosfera, lo splatter misurato, la storia tutto sommato originale, la tecnica registica (belli i flashback virati seppia) e un manipolo di attori dai volti espressivi (alcuni dell'entourage di Warhol) rendono il film una perla da riscoprire. Bello.
Minuscolo slasher dall'ambientazione scura e dalla fotografia sporca (si intuisce più che vedere), incentrato su torbide vendette immerse dal regista in un'atmosfera soffocante e squallida, annegando nel buio gran parte delle scene violente. Se non fosse per la bella rievocazione virata seppia, con i pazzi del manicomio in libertà pronti ad entrare in azione, sarebbe un film decisamente trascurabile e che si dimentica in fretta. Attori non pervenuti.
Notevole. Il film è abile nel creare la giusta suspense e offrire allo stesso tempo delitti sanguinosi allo spettatore (da citare la mano mozzata, il duplice omicidio a letto), ma soprattutto riserva una sorpresa finale su identità e movente dell'omicida davvero notevole. Molto bella anche l'aria cupa e inquietante che pervade la pellicola sovrastante la finta rassicurante aria natalizia data dall'ambientazione temporale.
MEMORABILE: Il flashback; La scoperta dell'identità del killer.
Soporifero, lentissimo, esangue e poveristico thrillerino dominato da una regia statica e televisiva (spesse volte pare di vedere un episodio di Colombo) con musiche orrende e uno squallore generale che ne amplifica la messa in scena pauperistica. Non assomiglia per nulla al gioiello di Bob Clark, ma sembra piuttosto imparentato con Non guardare in cantina (la sequenza del flashback, virata seppia, dei matti scatenati al banchetto, unico momento di una certa potenza visiva). Finale di rara pochezza, con sparatorie fintissime e "revenant" incartapecoriti. Brutto.
MEMORABILE: I flashback con la bimba in altalena; Il banchetto con i matti scatenati; Il tizio avvolto dalle fiamme; La grande magione in mezzo alla neve.
Piccolo e interessantissimo thriller caduto nel dimenticatoio che si dimostra un grandissimo esempio di stile riuscendo a creare un'atmosfera genuinamente inquietante senza esagerare visivamente o utilizzare soluzioni prevedibili e banali. La costruzione dell'intreccio è lenta (e forse più intricata di quanto dovrebbe) ma il tutto è perfettamente funzionale all'atmosfera e alla conclusione. Il film presenta interessanti similitudini con Black Christmas (le chiamate inquietanti, la visuale in prima persona). Film sottovalutato da riscoprire.
MEMORABILE: Il flashback virato seppia coi matti interpretati da diversi volti della Warhol factory (c'è anche il grande regista Jack Smith); Il finale.
Curioso thriller settantiano che, per quanto penalizzato da un ritmo catatonico, regala all'appassionato numerosi elementi insoliti, dall'intricata soluzione del mistero (che tira in ballo di tutto, da manicomi a gravidanze incestuose) a un'evidente voglia di scardinare talune convenzioni del genere, a partire dall'apparente protagonista che, hitchcockianamente, camperà meno del previsto. Cast interessante, qualche evitabile tempo morto, confezione decorosa. Non troppo natalizio, anche se la Silent Night sui titoli anticipa Black Christmas.
Gran bel thriller, antesignano per alcune sfumature che verranno in seguito ampliate con la nascita dello slasher. La bravura di Gershuny sta nell’aver saputo catalizzare l’attenzione attorno a una storia torbida che riserva più di un colpo di scena. Parte della riuscita è attribuibile a quell’atmosfera malsana che lo pervade sino alla fine e ai volti dubbi che amplificano quella sensazione di ambiguità che soffoca la purezza del clima natalizio. La virata color seppia è un’altra intuizione geniale di un gioiello da riscoprire appieno.
Fin dai titoli di testa, con quella melodia creepy di Bianco Natale, entriamo subito dentro un'atmosfera cupa e malsana (da ricordare l'incubotico flashback color seppia, dove la follia rappresentata prima è meticolosamente razionale poi spaventosamente impulsiva). È una storia fredda quella raccontata qui, fredda come lo sarebbe la più torbida e angosciosa notte di Natale. Uno slasher morboso che, per atipicità e stile, dovrebbe essere affiancato ai grandi nomi dei classici del genere.
Esempio di horror "seminale", il film racconta, non proprio chiaramente, di una casa degli orrori ereditata dal parente di chi, in passato, ha vissuto una notte di Natale a dir poco raccapricciante. L'atmosfera ci sarà pure, ma il tutto procede noiosamente, con lentezza, inframmezzando commenti narrativi a scene anche splatter. Il risultato è confuso e poco accattivante nel suo complesso.
POTRESTI TROVARE INTERESSANTI ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
Sì, ci sono alcune differenze, ma è un discorso complesso, che proveremo ad affrontare negli extra. Diciamo in ogni caso che rispetto al VHS americano ci sono circa 10 minuti in più.
Saimo ebbe a dire: Sì, ci sono alcune differenze, ma è un discorso complesso, che proveremo ad affrontare negli extra. Diciamo in ogni caso che rispetto al VHS americano ci sono circa 10 minuti in più.
Non ci posso credere, stiamo parlando dell" hard di Wes Craven? Ditemi che è uno scherzo, ditemi che è uno scherzo! Se cosi fosse, sarebbe l' uscita dell' anno, un colpo da non dormirci la notte. In una parola NON CI CREDO!
Sì, è proprio lui, anzi il DVD è già prenotabile su Amazon: http://amzn.to/2ndg5W6 Dobbiamo però risolvere alcuni problemi tecnici, perché è difficile conciliare in un solo DVD le varie versioni del film esistenti.
Saimo ebbe a dire: Sì, è proprio lui, anzi il DVD è già prenotabile su Amazon: http://amzn.to/2ndg5W6 Dobbiamo però risolvere alcuni problemi tecnici, perché è difficile conciliare in un solo DVD le varie versioni del film esistenti.
Siamo, dopo questa INCREDIBILE e INASPETTATA notizia , posso dirlo, TI AMO! Non sai quanto ho cercato il porno/lisergico surreale dello zio Wesly. Sapevo di una rarissima VHS italica che non sono mai riuscito a trovare. Una notizia da saltar di gioia da qui all' eternità. Non ci posso ancora credere che, presto, l' hard craveniano sarà finalmente mio! Vi adoro ragazzi...
Sull'ultimo numero di Film TV trovate uno speciale dedicato alla Opium Visions, che comprende anche una mia intervista e una recensione di La cugina del prete scritta da Sergio Grmek Germani.
Segnalo che il nostro DVD è quasi esaurito e per il momento non sono previste ristampe, quindi chi volesse recuperarlo farebbe bene ad accaparrarsi una delle ultime copie in circolazione.