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Caesars 7/02/07 10:12 - 3790 commenti

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Inferiore al precedente La morte cammina con i tacchi alti ha il suo limite più evidente in una trama intricata in modo esagerato. Le scene del primo omicidio potrebbero far pensare a un giallo di tipo argentiano ma il successivo svolgimento va in tutt'altra direzione. E' soprattutto nella parte finale che il film perde colpi, mescolando troppi generi e troppi colpi di scena. Sempre bella la protagonista Susan Scott.

G.Godardi 22/03/07 03:01 - 950 commenti

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Delirante pastiche di generi: comincia come un thriller argentiano, poi diventa un giallo classico, si trasforma in poliziesco. Il tutto è condito con un umorismo quasi demenziale. Con una sceneggiatura fatta come si deve sarebbe stato un gioiellino, così è solo una perdita di tempo. Ed è un vero peccato, perchè Ercoli ha una brillante scrittura registica e un grande senso per l'inquadratura, ed è solo questo che salva il film almeno a livello visivo. Il finale ricorda Batman di Burton con il suo Joker.

Undying 22/03/07 20:12 - 3807 commenti

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Curioso giallo diretto da Ercoli, che fa il paio con il consimile La Morte Cammina coi Tacchi Alti: di particolare, oltre alla bellezza della Navarro (Susan Scott, moglie del regista) c'è il miscuglio di "generi" tra il giallo, lo spionistico e l'azione. Il killer, nei film di Ercoli, non uccide mai per convinzione o per natura: lo fa per convenienza. Alcune feroci sequenze (per l'epoca) come quella dell'omicidio con guanto chiodato, resero il film particolarmente famoso.

Homesick 11/09/07 18:38 - 5737 commenti

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Il pregio (ma anche il limite) di questo giallo dal plot intricato è quello di mescolare generi differenti, compresi il thriller argentiano, il poliziesco/noir e alcuni spunti da commedia (i vivaci battibecchi Scott-Andreu e certi numeri di Luciano Rossi). Gli elementi più interessanti sono l'inizio hitchcokiano, gli omicidi con il pugno chiodato e la presenza della Scott, simpatica ed autoironica, che si diverte a giocare con la sua bellezza.

Ciavazzaro 12/03/08 14:50 - 4770 commenti

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Inferiore al precedente La morte cammina..., a causa di una sceneggiatura piuttosto confusa e con un movente finale piuttosto risibile. Peccato perché il cast (e su tutti la diva Susan Scott) è abbastanza interessante e vi sono pesanti scene di sangue (il guanto chiodato!!!). Ottima però la soundtrack di Stelvio Cipriani. Da vedere solo per completezza, gli altri lo evitino.

B. Legnani 24/03/08 16:21 - 5532 commenti

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Sotto la sufficienza (*½). Tutto avviene per caso, né si dà una qualsivoglia spiegazione alla "visione" di partenza. La trama ha momenti disarmanti, con falliti momenti umoristici (tranne, forse, quello del c.s.c. Perrella, che guida furgone con alcova), recitazioni così così, personaggi che vanno e vengono... Martell e Andreu, più che recitare, fumano e bevono J&B. Delirante il killer di Luciano Rossi, protagonista del grottesco inseguimento finale. Se nei gialli argentiani Mingozzi è l'agente Mingozzi, qui Spadea è l'agente Spadea.
MEMORABILE: La canzone di Mina e la visivamente bella Milano dei primi Anni Settanta.

Bruce 12/01/09 11:30 - 1007 commenti

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I due film gemelli di Ercoli hanno in comune parte del titolo, la protagonista (la disinibita moglie spagnola del regista), una trama complessa secondo la miglior tradizione gialla e una certa leggerezza nel tono che rende complessivamente piacevole la loro visione. Tra i due questo, girato a Milano, è senz'altro il meno brillante. Sufficiente.

Cotola 9/09/09 00:25 - 9043 commenti

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In bilico tra thriller paranormale e giallo classico, Ercoli gira un whodunit dai toni argentiani e dai risultati un po' troppo pallidi e smunti. A mancare sono per lo più l'originalità e la tensione narrativa ed emotiva che si richiederebbe al genere. Si lascia guardare e gli amanti di questo tipo di pellicole potrebbero gradirlo e non rimanere troppo delusi.

Stefania 18/10/09 15:36 - 1599 commenti

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Sempre divertente e acidulo, Ercoli qui fa di Susan Scott - Valentina un'eroina da fumetto, un po' superdonna un po' sfigata, sempre sopra le righe, nevrastenica o immotivatamente ilare. Il tutto in una storia in bilico tra giallo, poliziesco e commedia, una trama deludente e incerta, ma l'universo visivo di Ercoli è piacevolmente allucinato, e gli ultimi dieci minuti, tra spiegoni, inseguimenti e rese dei conti tra i tetti di Milano, sono pazzeschi.

Herrkinski 25/11/09 23:47 - 8109 commenti

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Ercoli dirige un giallo settantiano con risvolti inaspettati, quasi da poliziesco/noir. L'inizio è folgorante, con il feroce omicidio perpetrato col pugno chiodato; poi la vicenda pian piano si evolve verso lidi anomali, viaggiando su una sceneggiatura intricata e abbastanza improbabile, fino al finale che rovescia le carte in tavola e offre il classico colpo di scena assurdo. Un classico difetto degli epigoni argentiani: però Ercoli ha il senso del ritmo, la Scott è brava e riesce a rendere simpatico il personaggio e il film si fa ricordare.
MEMORABILE: Il primo omicidio col pugno chiodato.

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Il Dandi 4/03/10 02:26 - 1917 commenti

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Contrariamente al parere dominante lo trovo più riuscito e più curato de La morte cammina con i tacchi alti: positiva l'italianizzazione dei set e il cambio di Stelvio Cipriani con Gianni Ferrio, che firma un'avvolgente OST impreziosita dalla voce di Mina. Il meccanismo pseudomedianico alla base del giallo viene direttamente dal prototipo La ragazza che sapeva troppo, ma sconcerta. L'idea di un killer argentiano in trench mostrato a volto scoperto è notevole. Poi certo si perde qua e là, ma funziona.
MEMORABILE: Susan Scott, bella e spiritosa, che alterna uscite in meneghino ad altre in romanesco.

Lucius 7/04/10 01:31 - 3015 commenti

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Probabilmente cercando di ribissare il buon thriller La morte cammina con i tacchi alti, il regista ripropone lo stesso tipo di film, con addirittura parte delllo stesso cast, ma la magia non si ripete. Il film appare confuso e, nonostante qualche interessante trovata, la tensione cala. Assomiglia più ad un dozzinale poliziesco che ad un thriller in piena regola. Evitabile.

Fauno 14/04/10 10:05 - 2212 commenti

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Goffo, kitch, farsesco, pazzesco, composito... Una zuppa inglese buonissima e ultradecorata. Susan l'ho cominciata ad amare con questo film... nonostante le botte, non si ferma mai e manda tutti in tilt e anche la Lange con la sua drammaticità è diventata una mia beniamina. Il film sorprende e fa cambiare di umore lo spettatore a più riprese, ma a me ha fatto anche sbudellare. Gentili e Spadea poi... E Rossi... "Imprhonte digitali" "mentre aspettiamo portiere mettiamo muzika". E lo specchietto a Martell...
MEMORABILE: "Associazioni dei vetrai"; Fred Astaire in psichiatria, il furgone funebre con dietro l'assassino di quella che ha messo la testa sui binari...

Buiomega71 24/12/10 19:40 - 2910 commenti

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Obbrobioso thrillerino dal fiato corto, l'unico che ho visto firmato Ercoli. Zeppo di luoghi comuni (il siciliano focoso, il poliziotto tontolone, il gay, il portinaio rimbecillito), con Susan Scott protagonista determinata, dalla battuta pronta e che tira pedate che manco Clint Eastwood! L'uomo col guanto di ferro poi ha un look terrificante che sembra il patron di miss Italia! Se proprio dovessi, salverei l'omicidio col guanto di ferro nella seguenza iniziale che non è girato male. Ci ho visto qualcosina de Gli occhi di Laura Mars, ma mi è sembrato un film sciapo.
MEMORABILE: Terribile la canzone "Valentina" sui titoli di testa. Che, ahimè, non è quella della Vanoni.

Trivex 8/12/10 16:22 - 1744 commenti

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Da una parte le belle location milanesi, oltra alla misteriosa villa lacustre raggiunta col battello. Dall'altra una storia approssimativa, quasi tenuta insieme con la colla (ma spesso il mastice non regge). Anche la mitica Susan qui non mi è piaciuta troppo, ma credo sia dovuto alla difficoltà di reagire alle indubbie assurdità della sceneggiatura: bisognava andare avanti! Come dicevo, gli elementi positivi stanno nei luoghi delle riprese, rafforzati dai palesati legami con la stampa scandalistica locale, tanto idonea a supportare questi spartiti di genere.
MEMORABILE: L'esperimento iniziale e l'arma del delitto.

Daidae 8/02/11 01:06 - 3179 commenti

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Film quasi gemello della Morte cammina coi tacchi alti, direi che si tratta di un ottimo mix di giallo, poliziesco e commedia; il tocco del regista è unico e si nota. Ottime le riprese e la fotografia, non male la prova degli attori. Sicuramente inferiore al quasi gemello ma direi che i tre pallini li merita tutti.
MEMORABILE: Il maglio di ferro, Luciano Rossi killer e lanciatore di coltelli.

Mark 10/02/11 00:25 - 264 commenti

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Sicuramente il migliore tra i thriller di Ercoli. Non all'altezza di Argento o di Fulci, certo, ma con una trama dignitosa, costruita con discreta maestria, capace di impennarsi in attimi di suspence che, seppur non costanti, rendono il film decisamente godibile. Nieves Navarro è qui in stato di grazia, estetica e non solo, recita con sufficiente disinvoltura e trascina i sensi dello spettatore in piccoli intermezzi ammiccanti che, seppur inficiando il ritmo del film, non ne alterano lo spessore generale.

Myvincent 22/02/11 22:22 - 3741 commenti

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Spaghetti-thriller di bassa lega che s'annoda su una trama inverosimile, ma soprattutto con la più totale mancanza di tensione interiore. Attori mediocri, personaggi convenzionali fra cui spicca la protagonista Susan Scott buona solo a strillare e a dimenare le chiome, sempre prontamente in ordine. Decisamente inutile nella filmografia di genere anni 70.

Giùan 16/04/12 11:01 - 4559 commenti

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Per lunghi tratti divertente. Interessante il soggetto (che Gastaldi rielabora da un idea di Sergione Corbucci), ricca di dinamismo la regia di Ercoli, che padroneggia l'assortimento dei generi grazie all'innato glamour visivo e ad un bel sense of humour. Discreto pure l'effetto rêverie prodotto dal cast (derivato da La morte cammina), con una Scott/Navarro in forma strepitosa. Nella prima parte ci son tocchi che anticipano il De Palma che cita Hitch (l'omicida col pugno ferrato). Certo l'ultima mezzora è colpevolmente, irrecuperabilmente fuori controllo.
MEMORABILE: La inquietante Claudie Lange; Il fotografo omosessuale di Elio Veller, attore di Strehler e del Parenti; Susan Scott nello "shock corridor".

Ronax 3/11/12 19:57 - 1252 commenti

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Belle location meneghine e lombarde primi anni '70 e qualche scorcio (non dichiarato) di Barcellona fanno da sfondo alla seconda "morte" cinematografica della coppia Navarro/Ercoli. Trama totalmente assurda, del resto di rigore in questo tipo di film, varie incongruenze e spiegazioni decisamente poco credibili sono comunque parzialmente compensate da una confezione dignitosa. Ercoli sa dirigere e riesce a far passare in secondo piano una sceneggiatura con non pochi svarioni. La Navarro si agita forse un po' troppo ma si vede sempre con piacere.
MEMORABILE: La parrucca che indossa la Navarro ubriaca al night.

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Enzus79 11/12/12 19:52 - 2895 commenti

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Mediocre thriller di Luciano Ercoli (fra gli sceneggiatori c'è anche Sergio Corbucci). E dire che i primi minuti sono da veri applausi... Quando l'enigma viene a galla, invece, il film ha già annoiato. Meno male che ci sono dei momenti ilari. Attori piuttosto mediocri. Buone le musiche.

Jdelarge 21/04/13 00:44 - 1000 commenti

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Film decisamente scarso e confuso dall'inizio alla fine. La regia è monotona e incapace di creare la giusta suspense, la sceneggiatura evidenzia lacune clamorose mostrandosi banale e sconclusionata (si parla milanese, pugliese, toscano e chi più ne ha più ne metta), i siparietti comici non fanno ridere e la colonna sonora (che di solito in questo tipo di film è di qualità) è praticamente inesistente. La scena della rissa finale è resa malissimo ed è priva di alcun senso. L'unica nota positiva è rappresentata dalla bellezza della Scott.

Sabryna 21/01/13 00:04 - 225 commenti

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Pellicola a metà tra poliziottesco, thriller, horror e humour nero. Interessante commistione di generi firmata Luciano Ercoli, già regista di La morte cammina sui tacchi alti. Sicuramente non un capolavoro, questo film si fa comunque ricordare per la figura della protagonista un po' fuori dagli schemi e per le paradossali scene che si susseguono nello strettissimo finale. Lo scioglimento risulta un po' forzato e ingarbugliato, ma tutto sommato passabile. Ottimi il tema della colonna sonora e il pezzo iniziale, impreziosito dalla voce di Mina.
MEMORABILE: Il pugno di ferro; L'insopportabile risata da iena di uno degli svizzeri.

Nicola81 2/02/14 12:31 - 2857 commenti

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Un po' meglio di Le foto proibite di una signora perbene, ma decisamente più debole di La morte cammina con i tacchi alti, di cui riprende quasi tutto il cast. Ercoli è un discreto regista, ma il suo mix di generi viene penalizzato da una sceneggiatura confusa e da intermezzi umoristici che non fanno ridere. Peccato, perché l'idea di fondo era buona. Con la sua simpatia e le sue nevrosi Susan Scott regge il film quasi da sola; gli altri (quando va bene) sono giusto onesti comprimari. Non brutto, ma tipico esempio di occasione mancata. **!
MEMORABILE: Il promettente incipit e il concitatissimo finale.

John trent 29/06/14 10:22 - 326 commenti

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Terzo e ultimo giallo diretto da Ercoli, presenta una prima parte dal ritmo compassato che anticipa una futura e importante tematica argentiana (la visione di un delitto). Molto meglio la seconda, con colpo di scena e soluzione del mistero un po' arzigogolata. La Scott non si spoglia mai e questa è una notizia! E una volta tanto Simon Andreu riesce a sembrare meno insopportabile del solito. Ottime musiche di Gianni Ferrio con tema principale cantato da Mina.
MEMORABILE: Il pugno di ferro; La risatina di Luciano Rossi.

Deepred89 28/07/14 01:31 - 3706 commenti

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Stravagante ed elegante pellicola che mescola giallo argentiano, commedia e noir con un soggetto che pare partorito da un Hitchcock sotto acidi, assurdo ma a suo modo spiazzante. A controbilanciare le varie cose strampalate abbiamo ritmo, colpi di scena, il mestiere del buon Ercoli e una Susan Scott (che non si spoglia, sarà un caso?) "scream queen" dotata di uno spessore e un'ironia rari per il genere. Anche il famigerato finale sul tetto mi è parso riuscito, tra scazzottate violente, revolverate e fugaci dettagli gore (il cervello). Discreto.

Metuant 30/10/14 22:34 - 456 commenti

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Pessimo. Ercoli dice la sua nel genere italian giallo con questo film che presenta una buona idea di partenza ma che poi si perde in svariate incongruenze, personaggi stereotipati e a volte involontariamente comici, uno sviluppo a tratti irritante e tanta, tanta noia di fondo. Certo, il regista non è Argento o Bava, ma ha mestiere; peccato che in questo caso l'abbia messo a frutto nel modo sbagliato. La Scott è una bellezza di altri tempi.
MEMORABILE: La sequenza iniziale con la visione dell'omicidio, l'unico momento davvero decente del film.

Maik271 2/11/14 18:43 - 436 commenti

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Gialletto italo-spagnolo con soggetto di Sergio Corbucci senza grandi pretese, questo diretto da Luciano Ercoli che a esclusione della buona confezione trasforma in immagini una sceneggiatura raffazzonata e a tratti delirante così come i dialoghi, a volte sgrammaticati. Nel cast la Scott è brava, divertenti anche altri personaggi minori, dai piccoli giapponesi al sicario con risatina isterica finendo col portiere fischiante.
MEMORABILE: "Io sono l'unico che può aiutarti"!

Markus 28/03/16 12:07 - 3687 commenti

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Non un seguito de La morte cammina con i tacchi alti, ma regia e parte del cast sono gli stessi (a partire dalla moglie del regista, Susan Scott). Buon ritmo e scene alquanto splatter per l'epoca concedono allo spettatore uno svago insperato seguendo in ogni caso i dettami del genere (guanti neri, occhialacci scuri e pettinature improbabili sono assicurati). Ercoli dona alla pellicola un aspetto talvolta surreale e perfino un po' kitsch, con personaggi sopra le righe e armi un po' triviali (un pugno chiodato). Ambientato a Milano.

Lythops 20/05/16 17:42 - 1019 commenti

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Gran minestrone basato sul nulla che fa il verso a Dario Argento e ha il difetto di presentare un personaggio, "l'assassino", fondamentalmente in bilico tra il comico e il ridicolo per acconciatura, vestiario ed espressioni, senza contare dialoghi prevedibili e (molto) stereotipati come la maggior parte dei personaggi. Nulla di nuovo, con una costante idea di raffazzonato alla bell'e meglio, senza concedere nessuno spazio all'immaginazione. Quel che resta è noia.

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Minitina80 1/09/16 09:01 - 2984 commenti

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Difficile catalogarlo sotto un unico genere perché Ercoli ama spaziare in lungo e in largo discostandosi dal giallo classico, finendo per contaminarlo con altro e modificandone la struttura tipica in alcuni passaggi chiave. Ha il difetto di essere troppo ingarbugliato e di avere qualche giro a vuoto nello sviluppo della sceneggiatura. Per fortuna che c’è la Navarro che ha un buon carisma. Non male, ma terminata la visione si ha la sensazione che non sia in grado di lasciare molti ricordi allo spettatore.

Alex75 6/09/16 09:30 - 880 commenti

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Lo spunto argentiano evolve in un giallo più convenzionale, con qualche stravagante incursione nella commedia e una velata critica alla stampa scandalistica. Pur scontando qualche prevedibilità, un eccessivo macchiettismo e un finale con troppe idee, è godibile, grazie ad alcune sequenze d’impatto, all’ironia e alla bellezza di Susan Scott, alle musiche di Ferrio (impreziosite dai vocalizzi di Mina) e all’intelligente uso dell'ambientazione milanese.
MEMORABILE: Il pugno di ferro; La battuta sull’”Associazione Vetrai”; Il demenziale killer biondo, interpretato da Luciano Rossi.

Rufus68 19/10/16 22:06 - 3842 commenti

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Di rilievo l'andamento iniziale, intrigante e leggero, con una Scott/Navarro simpatica e spigliata. Poi il film perde gradualmente d'intensità e l'attenzione si fa viva esclusivamente per la curiosità del "chi è stato". I protagonisti maschili sono una bella coppia di bietoloni, ma, al netto dell'insopportabile killer con la ridarella, inscenano un discreto il redde rationem finale. Bisogna sapersi accontentare.

Pesten 9/07/17 08:17 - 790 commenti

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Misto tra giallo, poliziesco e qualcosa di più nero che però fallisce nel tentativo, creando un polpettone che tende ad arenarsi troppe volte. L'incipit fa presagire qualcosa di interessante, ma in realtà lega poco con il resto della storia, decisamente più classica e infarcita di troppi personaggi secondari dal peso specifico quasi nullo. A volte ti svegli dal torpore e sembra di vedere un film diverso, se non fosse che la protagonista è sempre la stessa. Per fortuna le scene cruente sono di livello, considerata l'epoca.

Bubobubo 18/12/18 15:39 - 1847 commenti

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Altro che obiettivi di fotocamere, quadri riflessi o finestre di fronte: la nuova frontiera tagliata dai testimoni scomodi è quella dei paradisi artificiali dell'LSD... che consente addirittura di vedere un omicidio giorni prima che avvenga veramente. Morale della favola: o si sta al gioco, o si sbraca infastiditi dopo qualche minuto. Chi accetta la sfida godrà di un thriller sì illogico e a tratti farraginoso (sicuramente troppo lungo), ma dotato di un proprio personalissimo fascino, amplificato dalla splendida soundtrack di Ferrio.

Didda23 31/01/19 11:05 - 2426 commenti

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La regia di Ercoli è di gran pregio per la qualità della gestione dell'inquadratura e dell'insieme; peccato che la sceneggiatura (dal vago sentore hitchcockiano) parta con uno spunto davvero ragguardevole per poi farsi sempre meno interessante con lo scorrere dei minuti. La Navarro è in parte e sorregge l'opera sulle proprie spalle, perché il resto del cast non è mai all'altezza della situazione (si salva Rossi che con quel volto non può mai essere banale...). Un'opera comunque interessante, soprattutto a livello di soluzioni visive.
MEMORABILE: L'arma del delitto; Il look del Killer; Il tentativo di stupro della Navarro.

Faggi 5/11/19 12:51 - 1549 commenti

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La morte cammina con i tacchi e poi accarezza a mezzanotte. Molto meglio quando si limitava ad andare in giro con i tacchi alti; le carezze para-argentiane, para-criminali, para-giallistiche e, soprattutto, para-illusorie sono inverosimili, confuse, impelagate nell'assurdo involontario (l'assassino sembra un pupazzo in impermeabile; certi comportamenti esagitati, altri incongrui; battute erranti). Nessun lampo illumina d'ebbrezza visuale il tessuto figurativo, tecnicamente corretto ma piatto. La musica ha poca suadenza ammaliante.

Victorvega 15/05/20 23:36 - 502 commenti

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Visto il precedente si direbbe che Ercoli faccia delle trame complicate una propria cifra stilistica, ma dove lì era un perfetto meccanismo, qui ha il torto di rovesciare la matassa addosso allo spettatore tutta in un colpo solo, nella parte finale, finendo per confondere e non chiarire. La prima parte è splendida, promette e scorre bene. L'ultima delude offrendo spiegazioni risibili e poco comprensibili. Peccato. Bello però il finale sui tetti e splendida la Navarro (Scott).

Pinhead80 15/05/20 16:33 - 4758 commenti

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Dopo ever provato una droga per conto di un fotografo di una nota rivista scandalistica, una modella vede un uomo compiere un tremendo omicidio. Sarà per lei l'inizio di un vero incubo. Discreto thriller italiano diretto dal bravo Luciano Ercoli che impressiona di più nella prima parte e che va via via in calando nella seconda. Si alternano momenti di buona tensione (su tutti il primo incontro con il killer e il finale) ad altri più soporiferi. Interessante l'idea del pugno che sfigura le vittime con delle vere e proprie punte di ferro.

Ira72 20/05/20 21:15 - 1313 commenti

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Susan Scott, gli anni 70, il pugno “chiodato”: un cult, insomma. Il bravo Ercoli gioca con atmosfere argentiane rendendo, tutto sommato, la pellicola gradevole. Non si sobbalza, il film non resterà negli annali, eppure per gli appassionati è meritevole. Non fosse altro che per certe scene kitsch di tutto rispetto, irripetibili (l’inseguimento incalzante, ingenuo, con tanto di capello cotonato, laccato e tinto con lucido da scarpe, coadiuvato da occhialone a specchio... peccato si tratti di un uomo!). Viene, quindi, più da sorridere che altro. Però.

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Ancor più cervellottico dei Tacchi alti nella soluzione, amplia il ruolo della Scott e fa bene: tosta e sprezzante, è un'eroina amabile, genuina, combattiva! Lotta da sola in un ginepraio di visioni e depistaggi coinvolgendo un commissario diffidente e intrigando chi nello spaghetti thriller cerca il fitto mistero e il twist che spiazza. Sacrificando magari la suspense, che qui latita colpevolmente, e inciampiando in un sesso di ghiaccio che sa di tassa obbligata. Azione non disprezzabile e un'insospettabile credibilità di fondo che cozza feroce contro l'implausibilità di troppi snodi.
MEMORABILE: Il piglio della Scott, dolce presenza accentratice e ammaliante attorno a cui tutto ruota.

Ultimo 2/02/22 17:02 - 1655 commenti

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Non tra i migliori thriller degli anni '70, causa una vicenda poco interessante che si sviluppa in maniera a tratti confusa. La prova del cast non è male, ma nessuno eccelle per bravura. Le scene degli omicidi sono di stampo argentiano e probabilmente sono i migliori momenti del film. Seconda parte parecchio noiosa, che confluisce in un finale con colpo di scena piuttosto prevedibile. Insufficiente.

Nick franc 10/07/22 23:55 - 515 commenti

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Rispetto al gemello il plot è più sgangherato (il movente è assurdo e le incongruenze non si contano) ma il film è più divertente ed è girato con maggiore inventiva e senso del ritmo: gradevoli inserti ironici, psichedelia (la parte iniziale con le visioni della protagonista drogata e l'omicidio con il guanto chiodato sono notevoli), una grandiosa Scott eroina tosta sprizzante sensualità da tutti i pori contro tutto e tutti e un uso cult delle seconde linee (Perrella, Gentili, Moresco e Rossi finto svizzero) lo rendono molto appetitoso. Finale sui tetti degno di un de la Iglesia.
MEMORABILE: L'omicidio iniziale col pugno chiodato; La visita al manicomio; Gli ultimi 15 minuti.

Keyser3 20/09/22 23:06 - 444 commenti

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Il terzo giallo della serie è forse quello meno riuscito. Ci sono sempre gli imprescindibili Andreu e Navarro, qui a dire il vero un po' troppo castigata (per la delusione dei suoi fans), ma la storia accumula via via sempre più inverosimiglianze, con lo spiegone finale che anziché schiarire le idee le complica ulteriormente. C'è anche qualche punta macchiettistica di troppo, con la tensione che va e viene. Semplicemente memorabile invece la particina di Luciano Rossi, nella sua delirante follia.
MEMORABILE: La risata isterica di Luciano Rossi, con tanto di italiano con accento tedesco!

Sonoalcine 5/09/23 00:53 - 184 commenti

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L'ambientazione milanese è utile per instaurare una critica alla borghesia e per denunciare la depravazione morale della società. Trama debole e poco originale, che claudica fino al pessimo finale attraverso il quale si risolve un intrigo che dire ridicolo sarebbe un complimento. Ercoli è sicuramente un bravo regista e lo ha anche dimostrato prima di questo film, ma stavolta, ahinoi, toppa alla grande.
MEMORABILE: Il becchino che esclama: "C'abbiamo la Gestapo!"; L'assassino al cimitero; La testa di uno dei criminali spappolata al suolo.

Reeves 13/01/24 08:41 - 2214 commenti

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Giallo dalla forte colorazione erotica grazie alla presenza di Nieves Navarro veramente in gran forma, diretta da suo marito Luciano Ercoli. La trama è derivata dai grandi successo di Dario Argento, con una spruzzata di paranormale che però non distrae dalla ricerca dell'assassino che viene preso solo a fine film. Girato con un certo ritmo e ben supportato dagli attori, in particolare da Luciano Rossi come sempre molto impressivo.
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Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Discussione Fauno • 20/06/17 16:34
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Grazie Dandi. Pazzesco non accreditare un personaggio così basilare ;-)
  • Discussione Ciavazzaro • 20/06/17 17:15
    Scrivano - 5591 interventi
    Ciao Fauno, qui sul fantastico sito thrilling forum dedicato ai generici/attori del nostro cinema e al cinema giallo italiano, puoi trovare la lista completa degli attori che abbiamo identificato finora per il film:

    http://thrilling.forumfree.org/index.php?&showtopic=231

    Qui invece il video su youtube, la Palmenti (identificata da Johan Melle sul thrilling forum) appare al minuto 1'25
    https://www.youtube.com/watch?v=PSwZFMn4bFw

    Spero di esserti stato utile !
  • Discussione Fauno • 20/06/17 17:32
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Grazie amico e collega e grazie ancora anche a Dandi, che è specialista dei particolari di questo film ;-) finalmente il mosaico è completo, e ho anche approfittato per rileggere il mio commento. Beh, confermo in pieno quello che ho scritto. E' quasi unico nel suo genere.
  • Discussione Il Dandi • 20/06/17 22:45
    Segretario - 1488 interventi
    Fauno ebbe a dire:
    Grazie Dandi. Pazzesco non accreditare un personaggio così basilare ;-)

    Eh già, tuttavia succede spesso alle "vittime" dei gialli, cioè a personaggi fondamentali nell'economia del racconto ma che di fatto appaiono pochissimo: Dolores compare solo nella scena in cui viene uccisa, più un brevissimo flashback che è però tagliato dalle versioni cut circolanti.

    Non è un caso isolato comunque, se ricordo bene anche Anita Strindberg (più riconoscibile perché divenuta più famosa in seguito) era una "vittima" non accreditata in Una lucertola con la pelle di donna, mentre resta ancora da identificare l'investigatore Paradisi che viene decapitato nell'incipit di Mio caro assassino.
    Ultima modifica: 20/06/17 22:46 da Il Dandi
  • Homevideo Il Dandi • 14/05/20 23:09
    Segretario - 1488 interventi
    La versione trasmessa stasera da CINE 34 era clamorosamente integrale.

    Ricordo che sul sito www.mediasetplay.mediaset.it/film i film trasmessi restano disponibili on demand gratuitamente per qualche settimana dalla messa in onda.
  • Homevideo Completist • 9/06/23 19:47
    Galoppino - 26 interventi
    Scusate, ma io leggo che tra gli speciali del Blu-ray Arrow è presente anche la versione estesa del film (105 minuti), qualcuno può confermare la cosa??
  • Homevideo Completist • 21/07/23 04:44
    Galoppino - 26 interventi
    Completist ebbe a dire:
    Scusate, ma io leggo che tra gli speciali del Blu-ray Arrow è presente anche la versione estesa del film (105 minuti), qualcuno può confermare la cosa??

    Blu ray acquistato. Confermo che tra gli speciali è presente la "versione televisiva" della durata di 1:46 circa. A prima vista la qualità dell' immagine mi sembra nettamente inferiore rispetto al master cut.
  • Homevideo Zender • 21/07/23 07:52
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Completist ebbe a dire:
    Completist ebbe a dire:
    Scusate, ma io leggo che tra gli speciali del Blu-ray Arrow è presente anche la versione estesa del film (105 minuti), qualcuno può confermare la cosa??

    Blu ray acquistato. Confermo che tra gli speciali è presente la "versione televisiva" della durata di 1:46 circa. A prima vista la qualità dell' immagine mi sembra nettamente inferiore rispetto al master cut.
    Quindi quanto dura di più rispetto all'originale? Hai per caso scoperto cosa si vede in più?

  • Homevideo Dusso • 21/07/23 09:01
    Archivista in seconda - 1831 interventi
    Il dvd della noshame seppure cut di 4 minuti e mezzo però rispetto alla copia di rete4 aveva anche qualcosa di poco in più (una trentina di secondi mancanti nella copia vecchia di rete4),quindi una versione totalmente completa non so se esista(come per esempio Una lucertola dalla pelle di donna). Mi piacerebbe recuperare il master passato su cine 34 che "Il Dandi" dice essere passato integrale.
    Ultima modifica: 21/07/23 09:16 da Dusso
  • Homevideo Completist • 21/07/23 13:27
    Galoppino - 26 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Completist ebbe a dire:
    Completist ebbe a dire:
    Scusate, ma io leggo che tra gli speciali del Blu-ray Arrow è presente anche la versione estesa del film (105 minuti), qualcuno può confermare la cosa??

    Blu ray acquistato. Confermo che tra gli speciali è presente la "versione televisiva" della durata di 1:46 circa. A prima vista la qualità dell' immagine mi sembra nettamente inferiore rispetto al master cut.
    Quindi quanto dura di più rispetto all'originale? Hai per caso scoperto cosa si vede in più?


    Dura circa 4 minuti in più. Appena guarderò meglio saprò dire di più.