Ripresa dal vivo dell'ultimo concerto di "The band", storico gruppo musicale, prima del suo scioglimento. Le immagini dell'evento si alternano con brevi interviste ai vari partecipanti al concerto (moltissimi gli ospiti prestigiosi). Molto ben realizzato dal punto di vista tecnico e interessantissimo come documento di un'epoca.
Eccellente ripresa dal vivo dell'ultimo concerto tenuto dalla Band, storico gruppo della West Coast californiana. Il film è molto di più di un semplice documentario; il regista Scorsese attraverso bellissime riprese, lo trasforma in un documento che illustra molto bene il senso di partecipazione ad una sorta di liturgia collettiva che riguarda il rock, sia per i musicisti che per il pubblico partecipante. Cast musicale di altissimo livello (Bob Dylan, Neil Young, Eric Clapton) per un vero e proprio evento musicale.
Il film è molto bello, ben girato e soprattutto ben.. interpretato (non inimmaginabile posto la caratura eccezionale dei protagonisti: Dylan, Young, Clapton etc.). Quello che tuttavia risulta intollerabile è come a far da star e ad occupare gran parte delle interviste sia Robertson che di per certo non era il leader della band. Pochissimo spazio a Danko e ad Helm (inesistente quasi), a Manuel e ad Hudson, motivo che ha sicuramente influito sul divorzio tra Robertson e gli altri 4 (ora due, visto le tragiche e premature morti di Danko e Manuel).
Gli unici momenti in cui Scorsese inquadra gli spettatori accorsi a salutare il concerto d'addio dei canadesi The Band alla Winterland Arena, il giorno del Ringraziamento del 1976, è in controcampo quando i musicisti sono ripresi di spalle. L'elemento pubblico, l'interazione fra musicista rock e fan è da sempre uno dei clichè dell'evento - concerto a cui Scorsese rinuncia in favore dell'elemento musica, dell'intensità che regna tra i musicisti.
Il flusso di una eccellente musica scorre quasi ininterrotto, fatta eccezione per poche pause con qualche riflessione e chiacchera di contorno. Questo il segreto di un ottimo film musicale (praticamente un concerto) girato da Scorsese con grande sobrietà e con grande ritmo. La qualità dei partecipanti e dei numeri musicali è di caratura stratosferica, ma è chiaro che in film del genere pesa sul giudizio finale l'apprezzare o meno il genere cui si fa riferimento. Per gli amanti, una tappa obbligata da lucciconi agli occhi. Per gli altri, non so.
L'addio alle scene di The Band si sovraccarica di significati: il valore aggiunto non è solo nel cast d'eccezione che l'evento riunisce, né nell'occhio (per quanto appassionato e partecipe) di Scorsese: questa sorta di grande freddo antelitteram e rockettaro colpisce per quanto i protagonisti fossero in realtà giovanissimi, ma con già tanta storia alle spalle da sentirsi già vecchi. Robertson e soci sono dei miracolati, si aggirano sul palco come discoli impenitenti e si danno contegno solo quando il mentore Bob Dylan, come un sergente, li rimette in riga con una sola occhiata.
MEMORABILE: Neil Young strafatto da non stare in piedi; il piano sequenza fisso su Muddy Waters (era finita la pellicola); il finale con Bob Dylan.
La musica, passione ausiliaria ma affatto marginale di Scorsese (oltre che valore aggiunto di tutti i suoi film), ha sempre trovato uno spazio originale e distinto nella magnifica ossessione di Martin (il cinema naturalmente). The Last Waltz, girato dopo la delusione per il fiasco commerciale di New York, New York, si connota, nel "genere" film-concerto, per la peculiare attenzione alle canzoni, agli artisti, mentre il chiacchericcio attorno, come d'altra parte il pubblico, restano distanti, secondari. Ne risulta un'opera anti-divista e di stringata naturalezza.
MEMORABILE: Bob Dylan; "I shall be released".
Martin Scorsese HA DIRETTO ANCHE...
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L'esibizione di Muddy Waters venne immortalata con una sola telecamera fissa, poiché gli operatori stavano cambiando la pellicola e non si sono fatti trovare pronti. Scorsese improvvisò, arrabiatissimo, questo primo piano di cui oggi gli siamo così grati.
DiscussioneZender • 18/12/14 07:19 Capo scrivano - 47726 interventi
Ciao Giuan, mi scrivono via mail e ti giro la domanda:
Nella recensione Giuan cita come memorabile l'esecuzione di "Like a rolling stone". Peccato che non sia stata suonata in quel concerto. Ma ha visto il fim?
DiscussioneGiùan • 18/12/14 22:59 Controllo di gestione - 242 interventi
mea culpa mea culpa mea maxima culpa. Del tutto ovviamente Like a rolling stone non viene eseguita in The last waltz ma per una bizzarra forma di personale dislessia musicale (lo potrebbero testimoniar amici e parenti) è una canzone che io "confondo" (per una questione di assonanza o di più semplice arteriosclerosi) con I shall be released (che avrei voluto invece citare). Il film l'ho visto e rivisto tanto che la mia faccia strafatta (di cinema naturalmente) non è molto dissimile da quella di Neil Young durante l'esecuzione di Helpless. Chiedo scusa per la marchiana disattenzione a Zender e ringrazio il puntuale lettore
DiscussioneZender • 19/12/14 08:26 Capo scrivano - 47726 interventi
D'accordo Giuan. Mi raccomando perché son proprio queste le cose che fanno pensare alla gente che i film li si commenta senza averli visti o sull'onda di ricordi vecchi di cent'anni.
DiscussioneGiùan • 19/12/14 09:55 Controllo di gestione - 242 interventi
Zender sai anche tu che il mio periodo di frenesia da inserimento davinottiano è finito da tempo: appunto il rispetto che ho per il sito (oserei anzi dire un affetto quasi familiare) fanno sì che il mio livello di attenzione sia sempre il più possibile elevato. Gli strafalcioni poi per carità capitano ma son tali ed assicuro senza dolo.
Buona giornata
DiscussioneZender • 19/12/14 10:04 Capo scrivano - 47726 interventi
Dalla collezione privata Caesars, la copertina dell'LP originale della colonna sonora (che poi altro non è se non la registrazione dell'ultimo concerto di "The Band").