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Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 26/02/08 DAL BENEMERITO COTOLA
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Cotola 27/02/08 01:50 - 9009 commenti

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Film notevolissimo che colpisce per lo stile molto personale del regista il quale, pur essendo alla sua opera prima, mescola con grande sobrietà ed efficacia rigore visivo e splendore formale e che sotto questo punto di vista ricorda, sebbene solo in parte, un certo Rossellini. Le immagini, infatti, sono spoglie e ciononostante sono splendide forse proprio perché vengono riprese nella loro nudità senza inutili formalismi stilistici privi di senso e sostanza. Da non perdere!

Galbo 23/09/08 06:01 - 12380 commenti

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Il film di Emanuele Crialese è legato in maniera imprescindibile alla località in cui è ambientato, che diventa essa stessa personaggio del racconto. L'isola di Lampedusa impregna con i suoi colori netti e la sua luce assoluta ed abbagliante un racconto che appare quasi un pretesto; il film è infatti quasi unicamente costituito da una serie di quadri di stampo quasi pittorico nei quali dominano il contesto ambientale e la grande fisicità dei protagonisti.

Pigro 31/10/08 09:37 - 9635 commenti

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Donna insoddisfatta in un paesino siciliano, madre di tre ragazzi e oggetto di diffidenza da parte dei paesani. Film-cartolina per magnificare le straordinarie bellezze naturali di Lampedusa, ben filmate da Crialese. Per il resto si annega nelle banalità e nei luoghi comuni, senza una sceneggiatura consistente, e con una inascoltabile Valeria Golino. Certo, Golino più paesaggi marini più stereotipi siciliani uguale successo, ma gratta gratta è un film superficiale.

Homesick 6/12/08 11:53 - 5737 commenti

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Guardando un po' a Rossellini, al Visconti de La terra trema e all'incomunicabilità di Antonioni, Crialese racconta il percorso interiore di una donna dallo spirito libero e diverso che tenta di fuggire da un contesto familiare e sociale retrogrado. Dentro le acque e i paesaggi perennemente assolati di Lampedusa si fonde a meraviglia la bellezza mediterranea di una Golino dal vispo sguardo e dall'animo ancora adolescenziale. I suoni acquatici di Guerra e Surman richiamano più volte quelli del Jean-Michel Jarre di "Oxygene".

Mco 20/07/09 11:52 - 2324 commenti

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L'isola di Lampedusa e il dialetto siciliano: questi i due interpreti principali di questo bel film. Ci si immerge volentieri come la Golino in quelle acque davvero invitanti, alla ricerca di un senso nella vita, nascondendosi dai pregiudizi di un luogo ancora rappresentato pregno di ritualità ataviche. Anche i babies della pellicola svolgono il loro compito alquanto bene e le scene in cui viene inquadrata la "mater familias" valgono il prezzo del noleggio!
MEMORABILE: La nuotata finale del villaggio.

Gestarsh99 24/12/10 23:48 - 1395 commenti

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Veramente piacevole e riuscita quest'opera seconda del nostro Crialese. Una pellicola singolare e fuori dai canoni che, con l'occhio ammirato di chi guarda al passato, ricerca in maniera garbata un giusto equilibrio tra il dramma realistico/esistenziale di Stromboli, terra di Dio di Rossellini e la limpida poesia surreale de L'atalante di Vigo. Una piccola storia di istintualità che si divincola da codici e ruoli, scombussolata dall'energica vitalità della Golino (autentica riedizione della Lollo "bersagliera"), nel suo lunatico personaggio pazzerello di silfide verace, selvatica e libera come il vento.
MEMORABILE: L'intenso omaggio subacqueo al travagliato capolavoro di Jean Vigo.

Giacomovie 17/07/10 16:24 - 1397 commenti

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Non sempre il cinema italiano produce opere scadenti, anzi questa merita una segnalazione tra i film d'autore. È una pellicola descrittiva di condizioni individuali (comportamento dei personaggi) e collettivi (la vita di una comunità) che fa gradualmente emergere il senso del cinema facendo parlare, più che la trama, immagini da incorniciare esaltate da una splendida fotografia, che indirettamente le rende uno spot turistico sulla Sicilia, linguaggio dialettale compreso. ***

Giùan 23/09/11 11:43 - 4539 commenti

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Con la nuova Triade Autoriale italiana (completata da Sorrentino e Garrone), Crialese condivide un originale gusto per il paesaggio cinematografico, oltre ad una spiccata vocazione per Storie formalmente realistiche ma intrinsecamente metaforiche. In Respiro, l'opera più riuscita di quella che per ora è la sua trilogia "sull'acqua", il nostro spegne il fuoco delle passioni, della carne, della presunta follia borderline di una magmatica Golino, nel mare calmo e profondo che vorremmo ci cullasse dall'inizio alla fine, ma soprattutto nel mezzo dell'esistere.

Nando 30/12/12 17:08 - 3810 commenti

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L'isola di Lampedusa è la protagonista assoluta del film che narra le problematiche dell'arretratezza culturale sommata alla voglia di libertà. Scenari naturali brulli e selvaggi, dialetto siciliano molto marcato e una Golino convincente che sembra una ragazzina. Poetico e sognante.

Nancy 6/04/13 15:22 - 774 commenti

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Crialese si rifà direttamente al Signor Neorealismo per questo film che purtroppo, a parte un paio di sequenze, finisce col girare sempre intorno alla stessa questione; una protagonista, la Golino, probabilmente un tantino inadatta al suo ruolo: alienata dai suoi compaesani come era stato per la Bergman in Stromboli, la Golino tenta la via dell'acqua anziché quella del fuoco; ma non vi è la stessa compenetrazione tra animo della protagonista, di cui niente sappiamo e gli elementi, non ci si riesce veramente ad appassionare...

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Zutnas 12/04/14 23:41 - 85 commenti

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Lo spaccato di un villaggio, più che di un paese, in una Sicilia splendida e degradata, in cui il tempo si è fermato, si vive di pesca e ci si muove in Vespa o in Ape, dove tutti si conoscono e si vivono vite semplici. Inizia e prosegue come un documentario sulla vita quotidiana dei membri di una famiglia e assume i connotati di film drammatico solo nella parte finale, non essendo la narrazione dei fatti essenziale per il film.

Saintgifts 3/09/14 23:48 - 4098 commenti

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Si può considerare il vero debutto del regista nato a Roma, da genitori siciliani, evidentemente trasmettitori delle loro radici e dell'interesse (se non proprio dell'amore per la loro terra) al figlio. Dalla sua prima opera si porta dietro Vincenzo Amato, più maturo e adatto alla parte. Molti bambini nel film: due in particolare cresceranno con Crialese, protagonisti determinanti per la storia e per far capire la realtà locale. La vicenda sembra più un pretesto per raccontare la vita sull'isola, piccolo mondo a parte, di amicizie e rivalità.

Pinhead80 10/08/15 15:38 - 4719 commenti

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In un'isola dove il tempo per alcuni pare essersi fermato di almeno 100 anni vive una donna considerata folle per il suo modo di essere e per la sua innegabile bellezza. Bellezza che non disdegna di mostrare con naturalezza. L'ambientazione isolana conferisce splendore alla prova di una Golino perfettamente calata nella parte. Crialese è bravo a seguirne ogni movimento mettendo in luce il fascino di chi attrae perché diverso e quindi difficile da comprendere.

Tersilli 2/09/15 23:04 - 61 commenti

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Una via di mezzo tra il Neorealismo e "I Malavoglia" di Verga: Crialese, qui alla sua opera prima, realizza questo discreto film sulla Sicilia. Punti di forza della pellicola sono la splendida e bravissima Valeria Golino e le ambientazioni desertiche di Lampedusa. Il primo tempo è frammentario e noioso, nel secondo il film parte e si fa abbastanza interessante scorrendo liscio fino al finale. Niente male le musiche e bella la fotografia. **! /***.
MEMORABILE: Le varie tonalità del mare; Il bagno in topless della Golino.

Stuntman22 5/09/15 18:33 - 126 commenti

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Tremenda epopea dialettale lampedusana che in certi momenti ricorda, in peggio, un documentario del National Geographic. Il peggio sono gli intermezzi di uomini al bagno, che vorrebbero comunicare chissà quale neorealismo mentre invece evocano soltanto machismo balneare in vago stile Raoul Bova. E per fortuna che il cineasta viene accostato al talento figurativo di Sorrentino. Ma dove? In quale film?

Rebis 30/07/16 10:46 - 2332 commenti

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Una madre e le sue estensioni, i figli. Un'isola allocata in un tempo posteriore, arcaico. Il bello del film di Crialese è che lo si può raccontare o interpretare, tradurre il realismo aspro e assolato in simbolo, traslare il folklore in allegoria, come suggerisce l'iperbole del narrato che da una visione attonita del meridione trascende nel misticismo. Carico di suggestioni letterarie, pone al suo centro il tema della donna - Golino, un fascio di nervi e due occhi spalancati sul mare - forza eversiva in un paesaggio desertificato, corpo sacro in balia di un'umanità regressiva e violenta.

Paulaster 17/05/17 10:23 - 4391 commenti

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In una comunità di pescatori la pazzerella Golino scombussola la vita al marito e ai paesani. Sceneggiatura che vive dei momenti della protagonista (e quando scompare si riscontra un inevitabile calo di attenzione) e della descrizione dell’isola al limite del primitivo. Il tutto è regolato da un codice d’onore dove i bambini si comportano come ne La guerra dei bottoni, i maschi sono dominanti e le donne son poco solidali tra loro. Finale che ripristina il tema dell'unione tra simili in una sorta di bolla sospesa.
MEMORABILE: Il fratellino in mezzo tra i due innamorati; In quattro sulla Vespa senza targa.

Taxius 4/08/17 13:45 - 1656 commenti

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Storia di vita di una famiglia siciliana in quel di Lampedusa. Il film è solo una bella cartolina dell'isola, una cartolina che puoi vedere in un qualsiasi documentario. Infarcito di luoghi comuni e con una Golino che poco convince, Respiro è proprio un buco nell'acqua. La stessa storia è poco convincente e l'unico commento che si può fare a fine visione è "ma quanto è bella Lampedusa", perché la storia è già dimenticata.

Lou 7/08/17 23:13 - 1119 commenti

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Il respiro a cui allude Crialese è probabilmente quello della libertà e del riscatto a cui anela la protagonista, una Golino intensa che ben rappresenta lo spirito selvaggio dell'isola di Lampedusa. La vita sull'isola viene descritta come qualcosa di diverso e di unico, un mondo condizionato da arcaici retaggi culturali e religiosi forte anche della propria natura incontaminata. Le immagini del paesaggio e i volti degli abitanti sono i veri protagonisti di un film che lascia il segno.

Capannelle 6/09/17 19:57 - 4399 commenti

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L'inizio intriso di picciotti urlanti, reti di pescatori, vespe guidate a tre e dialetto stretto mi aveva fatto temere il peggio in fatto di cliché e provincialismo. Non che poi scompaiano, anzi arriva pure il carabiniere del nord, però il tipo di messa in scena genuino senza scadere e il ruolo ritagliato sulla Golino e su altri personaggi me lo hanno fatto apprezzare molto.

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Westonberg 2/04/20 00:47 - 31 commenti

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Un film meraviglioso. In una Lampedusa brulla e secca che si staglia un mare cristallino e azzurrissimo, conosciamo la vita di Grazia (una formidabile Valeria Golino) e della sua famiglia. Crialese ci immerge in una realtà quasi arcadica, in cui gli abbracci e i gesti tra madre e figli sono lenti e puri, curando in particolar modo il mondo dei ragazzi che si affacciano all'adolescenza. Da vedere.
MEMORABILE: Grazia che ascolta Patty Pravo dal mangiadischi; Il primo amore della figlia e il carabiniere (un giovanissimo Elio Germano); Le scene sott'acqua.
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