La sensualità è... un attimo di vita - Film (1975)

La sensualità è... un attimo di vita

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 23/02/08 DAL BENEMERITO IOCHISONO
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Iochisono 23/02/08 15:02 - 133 commenti

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Una sorta di "teatro d'avanguardia" filmato, di cui resta oscura la trama. Inizia oltre qualunque confine del cult: Gianni Dei e Margaret Lee corrono nudi come vermi sulla spiaggia (lui col pistolino ballonzolante). Poi arriva Tinti con una Jeep. Dialoghi polselliani. Poi i due vengono inglobati in una specie di compagnia teatrale errante, corrono, si spogliano e si rivestono, fanno cose strane, viaggiano per terra e per mare. Mah! Da notare la presenza di Rita Calderoni e di un personaggio chiamato "Polselli". Ma ce l'avranno avuto un copione?
MEMORABILE: La corsa nuda di Gianni Dei e Margaret Lee vale quanto dieci film stracult visti di seguito.

Renato 25/08/09 11:12 - 1648 commenti

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Si parte subito bene, con 5' di dialoghi incomprensibili ed i mega-capezzoli della bella Margaret Lee. Poi si comincia a capire qualcosa, solo ogni tanto, ma il film resta bizzarro e direi anche forzato; comunque non direi che sia noioso, come invece temevo all'inizio. Purtroppo però la Lee non si spoglia più fino alla fine, a differenza della Calderoni che ci regala una specie di crisi isterica in barca con tentativo di suicidio annesso. Una stramberia che si può vedere, insomma.

Deepred89 6/11/09 13:34 - 3704 commenti

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Completamente insensato, quasi senza trama (solo un vago intreccio giallo alla fine) e ovviamente senza la minima logica, composto quasi interamente da un insieme di scenette allegoriche (si punta in maniera fin troppo evidente sul colore degli abiti) tra l'erotico e il grottesco. Bellissimo vedere come tutti (e ripeto, tutti!) i dialoghi del film, dal primo all'ultimo, non dicano altro che assurdità. Cast curiosamente ricco, ma con una sceneggiatura del genere serve a poco e orecchiabile colonna sonora. Per amanti del trash e del bizzarro.
MEMORABILE: "Idiotoidi!"

Ronax 25/07/10 09:11 - 1247 commenti

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Oscurissima stramberia tardosessantottesca che mischia ambizioni surrealiste alla Cavallone e dialoghi farneticanti alla Polselli conditi con qualche svolazzamento fellineggiante. Girato con mezzi di fortuna, privo di trama e di logica, è un susseguirsi di quadretti da teatro dell'assurdo intercalati da qualche modesto intermezzo erotico. All'inizio incuriosisce, ma doppiata la metà comincia ad annoiare. Intervistato da Nocturno, Marraccini lo considera poco meno di un capolavoro e si atteggia a genio incompreso. Ai posteri l'ardua sentenza.

Fauno 10/08/10 11:51 - 2208 commenti

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Il miracolo del regista sta nella realizzazione di un film pieno di simbolismi e di concetti astratti impersonato da attori reali più che mai e non con l'uso del solito staticismo ascetico o delle lunghe inquadrature, ma con un dinamismo quasi da film d'avventura. Si vede che è degli anni '70. La prima volta è molto meglio fissare e interpretare le immagini e i dettagli, senza cadere nel tranello di scervellarsi subito sui dialoghi volutamente arzigogolati e che saranno invece ben afferrati a una visione successiva. Uno dei tre film della mia vita!
MEMORABILE: Se dovessi scegliere l'attore più bravo di TUTTI i film che ho visto, sceglierei Tinti in questo film.

Faggi 23/07/18 18:00 - 1549 commenti

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Impossibile prendere sul serio questa pellicola: si direbbe scritta, diretta e interpretata in stato confusionale. La gran varietà di estenuanti cascami post-sessantottini e la disarmante insipienza tecnica partoriscono ingenue allucinazioni non divertenti sotto il profilo del brutto (o del bizzarro) che incanta: la noia prevale. Gianni Dei e Margaret Lee che vagano nudi, in preda al delirio verbale, per tutto il primo rullo, disegnano un incipit che non si dimentica ma danno solo una vaga idea del pasticcio indescrivibile che seguirà.
MEMORABILE: "Fanno l'orgia!"; Lo sguardo assente di Gianni Dei; Lo spogliarello isterico di Rita Calderoni; L'abito a pois di Orchidea De Santis.

Daidae 26/05/19 22:03 - 3168 commenti

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A suo modo originale. Trama incomprensibile e dialoghi pazzeschi fanno da contrasto a un buon cast e a una discreta musica. Piacerà sopratutto agli appassionati di cinema alternativo. Abbastanza pesante e noioso sopratutto nella parte centrale, mentre verso il finale prende un po' di ritmo. Ambientazioni scarne e fotografia mediocre. Onestamente si è visto di molto peggio.
MEMORABILE: "Vogliamo tradurre i discorsi inventati".

Lucius 10/04/20 23:51 - 3015 commenti

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Si vive una sola volta e va fatto appieno. I protagonisti, amanti del naturismo, si ritrovano a fare i conti con uno straniero che impatta sul loro stile di vita, coinvolgendoli con dei meccanismi pcicologici che sono allo stesso tempo scoperta ed evoluzione. Un'evoluzione, pari a quella della trama, che non lesina passaggi nel grottesco e che sfocerà in un'involuzione, ritorcendosi sullo stesso terzo uomo. Do ut des. L'eleganza è anche in un corpo nudo, basta saperlo indossare. Tinti non si spoglia, Dei sì, scelta filmica opinabile.

B. Legnani 13/04/20 13:09 - 5523 commenti

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Cominciamo dicendo che nasce sincero. I problemi però sono altri. 1) Il messaggio è comprensibile, al di là della critica generale alla società e alla famiglia, solo all'autore e a pochi eletti: alcuni dialoghi sennò paiono fatti per sorteggio, elencando parole scelte a caso. 2) L'autore conosce poco il linguaggio filmico. Un esempio fra i mille possibili: non esiste che una dica "Arriva gente!" e non ce ne sia un segno, neppure minimo, per lo spettatore. 3) Il livello del doppiaggio è ben più alto della recitazione, talora catastrofica (si salva solo Tinti), il che dà ulteriore tono surreale.
MEMORABILE: "Sotto è nuda!" "Quale donna al mondo, sotto, non è nuda?" "E' Mario: tiene una valigia con sé": Mario sfrecciava in auto: come ha fatto a vederla???

Panza 31/07/20 23:04 - 1834 commenti

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Il regista ha talmente tanta voglia di imprimere su celluloide i suoi pensieri che non si accorge della loro mancanza di coerenza, oltre che di non possedere una padronanza del mezzo cinematografico tale da poter fare leva su un certo gusto visivo. I simbolismi sono didascalici, anche se il messaggio dell’autore, seppur soffocato da inutili astrusità e dialoghi eccessivamente contorti (un tic di certo cinema dell’epoca), è intuibile. Le sconnesse situazioni sono spesso grottesche e imprevedibili tanto che ciò diventa l’unico stimolo alla visione assieme a un bravo Tinti.
MEMORABILE: La mungitrice; L’improvvisa apparizione di filmati in bianco e nero della Seconda Guerra Mondiale.

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  • Discussione Icaroblu • 15/01/15 15:52
    Disoccupato - 104 interventi
    Per Fauno
    Sei Adorabile.
  • Discussione Lucius • 10/04/20 21:34
    Scrivano - 9063 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    "Idiotoidi!" è per Deepre89 l'espressione lessicale memorabile del film.
    Mah! A me ha colpito invece di più la frase (che racchiude un concetto, o meglio uno stile di vita, all'epoca poi anche rischioso da mettere in atto: il naturismo): "Noi vogliamo tingerci l'anima,.. Noi ci muoviamo per indossare una vita che non è la nostra", nella sequenza in cui si denudano.

    Per Fauno: tu calcola che proprio per la seconda spiaggia di Sperlonga, nei cui vicoli sono girate alcune sequenze del film, passò la spedizione punitiva, negli anni settanta, diretta a malmenare i nudisti che erano soliti riunirsi presso la Grotta di Tiberio, zona archeologica situata al termine della spiaggia. I malcapitati furono malmenati e successivamente si spostarono presso la mitica spiaggia dei 300 gradini, che ancora oggi è un paradiso terrestre, rinomata meta per il naturismo.
    Ultima modifica: 10/04/20 22:08 da Lucius
  • Discussione Fauno • 10/04/20 22:14
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Ma la scena che se ci penso mi fa ancora venire i brividi è quando Tinti urla: "Noooo...la roba non si ruba, si compra". E' la dimostrazione di come ad allevare chiunque in una realtà virtuale o in un luogo iperprotetto o fuori dal tempo sia come caricare una bomba a orologeria, un qualcosa che poi è impossibile da controllare...
  • Discussione Lucius • 10/04/20 22:21
    Scrivano - 9063 interventi
    Trovo assurda se non pretenziosa la nota in scheda...E'un film drammatico, nonostante qualche macchietta (anche Argento le inseriva nei suoi gialli).
    Ultima modifica: 10/04/20 23:38 da Lucius
  • Discussione Fauno • 11/04/20 00:30
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Possono perfino classificarlo come un musicarello...tanto per me resta un capolavoro assoluto...
  • Discussione B. Legnani • 11/04/20 01:49
    Pianificazione e progetti - 14946 interventi
    Lucius ebbe a dire:
    Trovo assurda se non pretenziosa la nota in scheda...E'un film drammatico, nonostante qualche macchietta (anche Argento le inseriva nei suoi gialli).


    Non ho visto il film, per cui non mi pronuncio. Per IMDb drammatico.
  • Discussione Zender • 11/04/20 08:28
    Capo scrivano - 47726 interventi
    Erano altri tempi. Comunque messo drammatico.
  • Discussione B. Legnani • 13/04/20 15:39
    Pianificazione e progetti - 14946 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Erano altri tempi. Comunque messo drammatico.

    Visto. Confermo che Drammatico è corretto.
  • Discussione B. Legnani • 13/04/20 15:47
    Pianificazione e progetti - 14946 interventi
    Icaroblu ebbe a dire:
    Questo film deve solo ringraziare il doppiaggio eseguito dalla CDC.

    Scheda Doppiaggio

    Compagnia CDC
    Direttore Gualtiero de Angelis.

    Margaret Lee. Fiorella Betti
    Gianni Dei. Roberto Chevalier
    Gabriele Tinti. Cesare Barbetti
    Rita Calderoni. Germana Dominici
    Guido Alberti. Luciano De Ambrosis.



    Guido Alberti nel film non c'è. Non so chi sia l'attore che fa il padre della Lee. Forse Syl Lamont.
    Poi faccio il cast corretto.
    Ultima modifica: 13/04/20 15:47 da B. Legnani
  • Discussione Fauno • 15/04/20 01:56
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    L'ho rivisto dopo parecchi anni: di sbagliato c'è solo il titolo, infatti "la sensualità" è di troppo, ma c'è da dire che solo "un attimo di vita" sarebbe stato un richiamo molto più blando per gli spettatori.

    Giudizio e pallinaggio confermato all'ennesima potenza, anche perché i ragazzi del film sono paradossalmente molto più rappresentati in questo preciso momento storico rispetto a quasi 45 anni fa, e financo al 24 giugno del 2008, allorchè trovai e vidi il film per la prima volta (una data storica, ho conservato il ritaglio della mia agenda con la mia scritta "UN ATTIMO DI VITA E' MIO!).

    Il regista nell'anno di edizione era giovanissimo, e forse poteva risultare come un qualcuno che si volesse autoincensare prepotentemente, tanto da risultare quasi un gradasso, un bullo che non si vergognava ad inserire provocatoriamente una sorta di teatro dell'assurdo in un'opera cinematografica; opera fra l'altro dotata di un dinamismo più consono ad altri generi più movimentati...ma a quanto pare era avantissimo come vedute, in largo anticipo nel rendere così bene esplicite ed evidenti quelle che potevano essere tanto sue semplici intuizioni, quanto veri e propri studi di sociologia e di antropologia.

    L'unica piccola ma significativa differenza è che i giovani del film sono tenuti al di fuori della realtà, della società e della vita di tutti i giorni dai loro genitori, anche perché simbolicamente son figli di benestanti, mentre per quelli dei giorni nostri che assomigliano a loro è stata più farina del loro sacco: son voluti rimanere ignoranti, cazzeggiare a destra e a manca per decenni, poi, visto che il mondo moderno è da anni basato non sui contenuti, ma sulle illusioni, sulle immagini e sull'aria fritta, han preso al volo qualsiasi treno della notorietà per rendere poi ancora più lampante quanto sia reale ed evidente la loro imbecillità, ripetuta fra l'altro in maniera così ossessionante, come un tam-tam, da farla divenire il nostro pane quotidiano, rischiando in tal modo di annichilire tanti valori e regole ritenute magari non inossidabili, ma tutt'al più modificabili,adattabili,e non certo massacrabili in così poco tempo (e in effetti nel film il povero Tinti viene massacrato in tutti i modi possibili, nonostante i suoi sforzi!).

    Quindi il film ha perfino il pregio di avvertire su un pericolo incombente e malauguratamente ancora per troppi versi sottovalutato, perché non sono solo le crisi economiche o le epidemie a devastare una società, se quest'ultima si sta imputridendo da sola e tutti sembrano avere i filtri nel naso (non le mascherine perché servono ad altro!)...Un'altra valanga di pallini la merita tutta…

    Indubbiamente come avevo già detto nel commento, se a una prima visione si sta dietro alle parole, è molto facile spazientirsi, mollare la pezza e stroncare il film, ma dentro di me devo ringraziarli gli utenti più spietati, perché se le altre volte me l'ero goduto per intero, grazie anche a certe conoscenze acquisite nella mia professione, stavolta devo dire che l'ho perfino potuto applicare ai tempi moderni (addirittura ai giorni nostri), e per me è stato un grosso passo avanti;-)
    Ultima modifica: 15/04/20 02:03 da Fauno