Goffo e dilettantesco, coniuga il musicarello più squinternato con una commedia noiosa e inconsistente, paragonabile agli infimi livelli toccati da certo Girolami o da Antel. Non si ride quasi mai e la Pampanini con stereotipato accento tedesco è irritante. Le uniche trovate simpatiche sono i duello in stile western e il finalissimo metacinematografico, in cui il cast artistico interagisce con il cast tecnico. Se si decide di vedere il film è consigliabile tenere il dito pronto sul tasto “fast-forward” del telecomando…
Renato Polselli, in questa sua strana incursione nel comico/musicarello, dirige questo film retto da una trama risibile e da un cast molto strano (c'è persino il doppiatore Latini). Il regista non riesce a tenere un registro comico e la maggior parte delle volte velocizza le scene come nelle comiche mute. Le canzoni non convincono e i riempitivi comici fanno davvero cadere le braccia! Girato in ristrettezze economiche (praticamente realizzato in interni) come nella tradizione del filone. Polselli collabora anche ai testi delle canzoni.
Folle e poverissimo pseudo-musicarello privo di una trama umanamente intelligibile e di qualsivoglia logica. Il tutto si riduce a un susseguirsi di scenette sedicenti umoristiche inframmezzate da ancor più squinternati intermezzi canori e con un delirante finale dove Polselli azzarda addirittura la carta del metacinema. Bizzarro il cast, che va da una vecchia gloria come la Pampanini al giovane Enzo Cerusico. Carinissima la bionda Thea Fleming, forse l'unico motivo per il quale il film meriti un'occhiata.
Incredibile pasticcio in cui sono incredibilmente coinvolti in ruoli di primo piano la Pampanini e Bonucci (gli altri grossi nomi, Tordi e Lorenzon, hanno una sola posa). Non si sorride anche per scherzo e si resta allibiti nel vedere che si cerca di ottenere ilarità accelerando il ritmo a mo' delle vecchie comiche, con ritmato accompagnamento al pianoforte. L'unica bella cosa sono le splendide gambe della Polesello (vedi la locandina). Probabilmente indigeribile anche per i fan degli horror di Polselli, perché qui manca pure il suo tocco, là ben riconoscibile.
Non esiste la trama, ça va sans dire, ma ciò che è più grave è che non esiste manco la musica: l'ossessivo leitmotiv è una brutta e antiquata canzonetta che non sta in piedi, travestita con manierismi finto-beat e ripetuta fino alla nausea. Anche il cast, togliendo le belle ragazze, presenta troppi quarantenni come improbabili studenti. Peccato perché Polselli, dal canto suo, mostra pure una conoscenza dei tempi musicali migliore di altri; ma imbastire un finto-musicarello senza canzoni e cantanti era cosa improba.
MEMORABILE: "Ballando mi stringo a te, te, te / e tu mi allontani da te, te, te / ma io ritorno da te, te, te" (sic).
Terrificante film che vorrebbe raccontare il brio giovanilistico tipico degli anni Sessanta contrapposto all'austerità dei vecchi. Peccato che non faccia mai ridere e che invece sia tutto ridicolo: la Pampanini che fa la tedesca (!) giovane (!!!), Bonucci che fa il professore austero, il fatto che si sovrappongano tranquillamente jazz e beat considerati entrambi linguaggio giovanile. Un pasticcio indescrivibile.
Renato Polselli HA DIRETTO ANCHE...
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Per Panza.
Perché il film ti ricorda LE CINQUE GIORNATE?
Non riesco a vederci alcun nesso.
Grazie
DiscussionePanza • 1/07/14 19:37 Contratto a progetto - 5200 interventi
B. Legnani ebbe a dire: Per Panza.
Perché il film ti ricorda LE CINQUE GIORNATE?
Non riesco a vederci alcun nesso.
Grazie
Perchè si tratta in tutti e due i casi di registi che sono fuori dal loro genere abituale: Polselli e Argento. Un volo un pochetto pindarico però è così...
DiscussioneZender • 1/07/14 19:41 Capo scrivano - 47782 interventi
No Panza, una cosa: il film ricorda andrebbe messo solo per collegamenti evidenti e ben chiari a tutti, né per una cosa così né per una scena simile. Devono essere somiglianze ben chiare, ok? Segnalazioni così meglio metterle in discussione generale. Purtroppo l'ho ripetuto molte volte in discuss generale ma non ho mai potuto scriverlo lì dove si scrive il ricorda, non è colpa tua.
Panza ebbe a dire: B. Legnani ebbe a dire: Per Panza.
Perché il film ti ricorda LE CINQUE GIORNATE?
Non riesco a vederci alcun nesso.
Grazie
Perchè si tratta in tutti e due i casi di registi che sono fuori dal loro genere abituale: Polselli e Argento. Un volo un pochetto pindarico però è così...
Ehm.... manco Pindaro avrebbe tanto osato...
;-)))
DiscussionePanza • 1/07/14 19:48 Contratto a progetto - 5200 interventi
Zender ebbe a dire: No Panza, una cosa: il film ricorda andrebbe messo solo per collegamenti evidenti e ben chiari a tutti, né per una cosa così né per una scena simile. Devono essere somiglianze ben chiare, ok? Segnalazioni così meglio metterle in discussione generale. Purtroppo l'ho ripetuto molte volte in discuss generale ma non ho mai potuto scriverlo lì dove si scrive il ricorda, non è colpa tua.
Tempo dopo aver messo il ricorda (contemporaneamente con il commento) lessi in qualche discussione su questo fatto ma dimenticai di toglierlo da qua. Roba vecchissima comunque.
DiscussioneZender • 1/07/14 19:50 Capo scrivano - 47782 interventi
Ok, non è un problema, ripeto. Se poi lo leggesti già va bene. Peraltro non puoi toglierlo personalmente, devi passare via Zender :)
DiscussionePanza • 1/07/14 19:52 Contratto a progetto - 5200 interventi
Zender ebbe a dire: Ok, non è un problema, ripeto. Se poi lo leggesti già va bene. Peraltro non puoi toglierlo personalmente, devi passare via Zender :)
Poi fra l'altro ho smesso di metterne, non so perchè.
DiscussioneZender • 1/07/14 19:56 Capo scrivano - 47782 interventi
Mah in realtà ripeto, sarebbe da centellinarli i ricorda, usarli se proprio c'è un collegamento evidente e magari non scontato. L'esempio del ricorda perfetto è il mio (non perché sia mio ma perché creai la cosa pensando proprio a quello)
Amsterdamned ---> Il mostro di Venezia
due film di origine diversissima ma che hanno una trama molto simile. Chi li conosce capisce subito il perché del link diciamo.
DiscussionePanza • 1/07/14 20:01 Contratto a progetto - 5200 interventi
Zender ebbe a dire: due film di origine diversissima ma che hanno una trama molto simile. Chi li conosce capisce subito il perché del link diciamo.