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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Love me deadly
Anno: 1972
Genere: drammatico (colore)
Regia: Jacques Lacerte
Note: Aka "Amami mortalmente" o "La regina del male" (aka "Queen of evil"). Da non confondere con "Seizure" di Oliver Stone, che ha anch'esso come aka "Queen of evil", errore comunissimo nelle guide tv.
LE LOCATION
L'IMPRESSIONE DI MMJ
Necrofilia, prostituzione maschile, squartamenti... Non c’è che dire: il poco conosciuto Jacques Lacerte vuole stupire, con questo miscuglio macabro che potrà inorridire molti “benpensanti”. LA NECROFILA è la storia di Lindsay, una bella ragazza bionda che gira i funerali per poter avvicinarsi ai defunti, baciarli e soddisfare così le proprie voglie necrofile. La sua psiche è distrutta da un trauma infantile legato alla morte del padre e negli uomini che sceglie come amanti cerca sempre la figura paterna. Venuta in contatto con una setta di necrofili (che si procura la “materia prima” girando di notte per marciapiedi in cerca della vittima da trucidare su un tavolo operatorio) non riuscirà...Leggi tutto ad allontanarsene, facendo nascere i sospetti del fidanzato di turno che non capisce dove lei scompaia di notte. Un film drammatico dalle tinte forti, spesso troppo lento e prolisso, poco parlato e un po' rozzo ma di sicuro impatto. Le scene dei congressi necrofili sono davvero tetre, fredde e riescono a comunicare un'atmosfera malsana, soprattutto quando si concludono tragicamente. Il soggetto è ridotto all'osso, la sceneggiatura non fa certo gridare al miracolo e le musiche (quasi sempre limitate a scarne sonate pianistiche, un tasto alla volta) paiono piuttosto fuori luogo. La mano del regista si sente molto poco e forse l'unico momento veramente riuscito sul piano registico è il finale, molto intenso. Nel complesso comunque un lavoro originale: non eclatante nella confezione (anche la fotografia, pur non televisiva, è molto modesta) né recitato particolarmente bene, ma diverso dal solito, capace di affrontare seriamente un argomento scabroso come la necrofilia.
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ChiudiTITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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- Quello che si dice un buon film:
Ciavazzaro, Myvincent - Non male, dopotutto:
Marcel MJ Davinotti jr., Undying, Herrkinski - Mediocre, ma con un suo perché:
Gestarsh99, Faggi, Schramm - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Cotola, Homesick - Gravemente insufficiente!:
Rufus68
Ben lontano dalle esagerazioni tedesche a firma Jörg Buttgereit, che avrebbero turbato le platee (sommerse, of course) del mondo intero, l'unica pellicola diretta da Jacques La Certe può configurarsi come vero archètipo del delicatissimo (quanto disgustoso) tema.
Ci aveva provato Freda, dieci anni nétti prima, con L'Orribile Segreto del Dr. Hichcock, ma la censura aveva infierito sul film tanto da renderne incomprensibile il contenuto.
Qui, a dispetto del poco attraente soggetto, spiccano il serio approccio e le buone interpretazioni.
Nonostante la tematica trattata dalla pellicola potesse dare adito ad eccessi di ogni tipo, il film si mantiene invece piuttosto sobrio. Peccato però che la noia regni sovrana e che alla fine l'introspezione psicologica del personaggio principale è goffa se non nulla. Inoltre le scelte fatte dal regista sono solo fintamente scandalose e nascondono in realtà una certa usualità e conformismo. Forse con un ritmo più intenso e delle scelte più coraggiose il risultato sarebbe stato molto migliore.
Film settantiano, ormai visivamente datatissimo, così come l'atmosfera di quegli anni, che qui sembra ancor più remota di quanto non sia in realtà. Per essere il '72, il regista comunque mette in scena un gusto per l'orrido abbastanza esplicito, con alcune sequenze forti e un generale senso di disagio e squallore. Il ritmo è catatonico e la fotografia è quasi sfocata e a un certo punto la noia rischia di prendere il sopravvento, comunque è interessante. Sicuramente meglio dell'analogo Kissed.
L’attrazione morbosa per i cadaveri cela malamente traumi edipici e gli attesi empiti di romanticismo macabro sono strozzati da inutili divagazioni, flashbacks tautologici, goffi approcci alla patologia e dalla rozzezza della messa in scena, utile solo per comunicare la putredine e il lezzo di morte sprigionati dalla setta nei suoi rituali omicidi e necrofili: in questo il film è esplicito e segna un passaggio concettuale obbligato per giungere al nostro Buio Omega. Di estrazione televisiva, gli attori sono agli antipodi dell’espressività, a partire dalla sposa in bianco Wilcox.
Orribile il segreto della signorina Finch. Lei che incarna scelleratamente l'anello di congiunzione tra morboso complesso di Elettra e turpe parafilia mortuaria... Dietro la piatta confezione televisiva e la statica anonimità di regia, la valida Wilcox riesce molto bene, in alcuni tratti, a comunicare il suo oscuro e atroce malessere ma poi tutto si vanifica rapidamente nella bolla di sapone della sgangheratezza e del menefreghismo di scrittura più impersonale, con incongrue divagazioni slapstick ed esecrabili incuneamenti horror, a screditare anche quel po' di salvabile che c'è.
MEMORABILE: L'introduzione all'interno della storia della setta di necrofili killer dediti ad improbabili congressi notturni a base di orge...
Ottimo horror con venature drammatiche, date dalla buona interpretazione della bionda protagonista Mary Wilcox (la necrofila del titolo). Un film in cui il destino tragico della protagonista, destinato a concludersi nel peggiore dei modi, coinvolge lo spettatore. Aleggia una nota di tristezza per tutta la durata della pellicola, alternata a momenti di violenza estrema; splatter (lo squartamento del biondo) notevole e adeguato il drammatico e malinconico tema musicale "Love me deadly".
MEMORABILE: Lo squartamento del biondo; Il finale drammatico.
Cosa potremmo mai aspettarci da un amore che nasce durante un funerale e che si traduce in un matrimonio? Scherzi a parte, il film è un esercizio di psicanalisi, che scava nei recessi infantili di una perversione fra le più celate quale è la necrofilia femminile. Lo fa nei modi giusti, ammantandosi di quel clima compulsivo e "senza ritorno" che purtroppo è spesso la soluzione finale dei casi e senza scadere nell'horror a buon mercato. Unica nota stonata il doppiaggio selvaggio.
Qui di scandaloso o di interessante c'é solo il titolo. La perversione della protagonista, infatti, resa in modo superficiale (uso un eufemismo), desta la nostra attenzione quanto un mucchio di sabbia nel Sahara. Una serie di micidiali riempitivi e l'inettitudine a sviluppare le parti più coinvolgenti (la setta dei necrofili) completano il desolante quadretto critico. Musichine irritanti fra cui spicca un incongruo Ligeti.
La nostra necrofila si aggira vogliosa tra i morti, repressa tra i vivi; altri necrofili - settari, sanguinari e tracotanti - compiono le loro abominevoli imprese. Tutto si svolge infilzando il narrato di imperscrutabili (si fa per dire), stridenti e/o banali sentimentalismi. Oggetto audace (senza eclatanti eccessi) ma non in asse nella forma; direttamente in arrivo dal meraviglioso mondo dei C-movie: conferma quanto sia meglio un film dissennato, sgangherato anziché insipido o, peggio e mai sia, supponente.
Cosa resta della necrofilia se le togli morbosità e patologia? Un saturnino carme del lutto inelaborabile, una pagana (parasatanista?) e dionisiaca società per azioni orgiastiche, alcune suggestioni centrate. Ma a fronte dei presupposti a mancare è proprio l'onoranza erotica di tutto ciò che è funebre (e viceversa) e di insano, ossessivo, perturbante, macabro non resta che la scivolosa superficie. A far da attenuante è l'epoca: al 1972 non si potevano certo reclamare i punti di non ritorno di Massaccesi e Buttgereit, così vicini così lontani. Tuttalpiù una Stopkewich ante-lutteram.
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- Boh,aspettiamo maggio-giugno..
- Attendiamo fiduciosi..
- Il dvd devo dire è ben fatto.
La copia del film è in ottime condizioni,negli extra trailer e una bella galleria fotografica. - Ho scoperto questa chicca, la versione italiana d'epoca con titoli italiani di questo mio cultone:
https://www.youtube.com/watch?v=2yv54rHvQs0
Volevo chiedervi un parere sui titoli di coda.
Nella versione italiana secondo voi l'immagine ha un colore diverso o è solo questione della qualità della pellicola ?
Qui il confronto
versione italiana dal minuto 1'28'56
https://www.youtube.com/watch?v=2yv54rHvQs0
versione americana dal minuto 1'33'04
https://www.youtube.com/watch?v=CUMVC6jSvnY
A me la versione italiana sembra più sul giallo, mentre quella americana sul bianco e nero. - Ciavazzaro ebbe a dire:
Ho scoperto questa chicca, la versione italiana d'epoca con titoli italiani di questo mio cultone:
https://www.youtube.com/watch?v=2yv54rHvQs0
Volevo chiedervi un parere sui titoli di coda.
Nella versione italiana secondo voi l'immagine ha un colore diverso o è solo questione della qualità della pellicola ?
Qui il confronto
versione italiana dal minuto 1'28'56
https://www.youtube.com/watch?v=2yv54rHvQs0
versione americana dal minuto 1'33'04
https://www.youtube.com/watch?v=CUMVC6jSvnY
A me la versione italiana sembra più sul giallo, mentre quella americana sul bianco e nero.
Il finale è seppiato in entrambe le versioni, le tonalità può darsi dipendano dalla qualità della pellicola. Nell'americana, presubilmente tratta da un blu ray, si vede bene che l'immagine è seppiata e i titoli di coda in giallo, in quella italiana però hanno rifatto i titoli in italiano che parrebbero più bianchi. Può anche darsi che abbiano modificato il contrasto nel rifare i titoli, non saprei per quale motivo.
Io ho la VHS italiana ma dovrei avere anche la registrazione TV passata come Queen of evil sui titoli di testa. - Ho appena scoperto la cosa più importante, questa versione su youtube ha il doppiaggio d'epoca !
Sentendo infatti la protagonista doppiata dalla mitica Vittoria Febbi sono rimasto assai stupito dal momento che mi ricordavo un pessimo doppiaggio.
Ho preso il dvd e ho avuto conferma, il dvd ha un orrido riddopiaggio !
Mi chiedo visto che si trova perchè non hanno usato il doppiaggio originale...
