Il grido del gufo - Film (1987)

Il grido del gufo
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Titolo originale: Le cri du hibou
Anno: 1987
Genere: thriller (colore)
Note: Soggetto dal romanzo omonimo di Patricia Highsmith pubblicato nel 1962.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 16/01/08 DAL BENEMERITO COTOLA
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Cotola 16/01/08 23:52 - 9055 commenti

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Dopo una prima parte piuttosto lenta e riflessiva, ma comunque interessante e soprattutto funzionale al resto del film, inizia la seconda, decisamente ascrivibile al genere thriller, in cui assistiamo ad un crescendo di tensione davvero riuscito che avvolge lo spettatore in una ragnatela vischiosa da cui è difficile liberarsi anche dopo il “discutibile” finale che a qualcuno potrebbe dare sui nervi. In ogni caso non un thriller tradizionale e con evidenti tocchi provenienti dal teatro dell’assurdo. Crudelissimo il personaggio della moglie.

Kinodrop 16/12/17 17:45 - 2957 commenti

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Gli oltre 30 anni dall'uscita li dimostra tutti. Non si comprende chiaramente la chiave di lettura che Chabrol ha voluto imprimere a questo thriller: se ironica, se teatrale, se realistica; in realtà i diversi livelli si mescolano per un risultato che lascia piuttosto freddi. C'è un sottofondo intellettualistico che tenta di alleggerire l'aura da fotoromanzo old style; anche la recitazione sembra confermare queste incertezze narrative e non si riesce a empatizzare con niente e nessuno. Finale decisamente imbarazzante. Verboso e glaciale.

Giùan 17/01/19 11:36 - 4565 commenti

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Stridente, diseguale, intrigante, spesso irritante. Film-saggio in cui Chabrol, partendo dal racconto della Highsmith, ne "mima" lo stile crudelmente fenomenologico e disorientante. Così, partendo da uno spunto piuttosto convenzionale e "ammiccante" (il voyeur Malavoy che spia la stupenda May), il Maestro comincia a tirar via il terreno sotto ai piedi dello spettatore, detonandone e anzi sabotandone qualsiasi coinvolgimento emotivo/narrativo in un gioco che però pare avergli troppo preso la mano, come testimonia un finale sterilmente inverosimile. Sfinente.
MEMORABILE: Il dialogo alla luce del fuoco in cui Malavoy "avvicina" Mathilda May; Orecchi(o)ni e caschetto della May; La perfida Thévenet.

Daniela 26/01/21 21:49 - 12672 commenti

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Partita a quattro da un romanzo di Highsmith: un disegnatore guardone incline alla depressione, l'ex moglie vendicativa, una ragazza instabile, il fidanzato geloso di lei... La prima parte presenta le pedine in campo in modo lento e riflessivo ma comunque intrigante, poi la vicenda si incanala nel genere thriller tessendo attorno all'ambiguo protagonista una rete sempre più fitta di intrighi e sospetti per culminare in un epilogo che può lasciare perplessi. Il risultato è godibile anche se imperfetto a causa di alcuni snodi poco sviluppati e di un cast non del tutto all'altezza. 

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