Musiche di Giallo - Film (2009)

MUSICHE

4 post
  • Se ti va di discutere delle musiche di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia.
  • Lucius • 11/10/09 17:53
    Scrivano - 9051 interventi
    Le musiche del soundtrack di Giallo, concepite per il grande schermo, sono state realizzate con l'ausilio di un'orchestra sinfonica, esattamente la Bulgarian Syimphony Orchestra.
    Ultima modifica: 11/06/11 16:51 da Lucius
  • Lucius • 21/03/10 19:28
    Scrivano - 9051 interventi
    Intervista a Werba.

    Marco Werba: Le note del Giallo


    Francesco Lussu: Parlaci di come è iniziata la tua avventura musicale e quale era agli inizi l'atmosfera artistica che respiravi.
    Marco Werba: Da ragazzo pensavo di diventare un regista e avevo anche girato alcuni cortometraggi in super 8. Uno di questi ("I Robot assassini") partecipò al Festival di Fantascienza di Trieste. Dopo aver visto il film "La fuga di Logan" (Logan's run) di Michael Anderson, con le musiche di Jerry Goldsmith, mi resi conto delle potenzialità della musica applicata alle immagini. Iniziai a collezionare dischi di colonne sonore e a studiare musica al "Mannes College of Music" di New York con l'intenzione di diventare un compositore specializzato nelle musiche per film. Mio padre era un giornalista, mia madre è pittrice, mia sorella Amy è attrice e mia sorella Alice è giornalista. In famiglia c'era quindi una vena artistica ma l'unico musicista ero io. Il cinema thriller, horror e quello di fantascienza mi hanno sempre affascinato.

    Francesco Lussu: Il tuo primo approccio con casa Argento mi sembra ci fu molti anni fà con Asia vero?
    Marco Werba: Si, ho conosciuto Asia quando aveva 14 anni. Prima ancora di girare il film "Zoo" di Cristina Comencini, incontrai Asia durante un party in un battello. (C'era pesce a volontà!). Con Asia andammo a fare una passeggiata e sua madre (Daria Nicolodi) non vedendola si preoccupò. Pensò che un maniaco l'avesse sequestrata!
    Quando iniziarono le riprese del film "ZOO", mi recai un paio di volte sul set del film per assorbire l'atmosfera surreale e fiabesca. Asia mi vedeva come una figura misteriosa; un giovane uomo (avevo 25 anni) che andava in giro con la sua ocarina e che osservava gli attori mentre recitavano. Sono molto affezionato a questo film. E' stato il mio primo lavoro importante. Pur esendo una fiaba, ci sono anche momemti di paura e di tensione. Ho scrito una musica molto delicata ma anche misteriosa.

    Francesco Lussu: Le tue altre collaborazioni in campo cinematografico per quanto riguarda le soundtrack.
    Marco Werba: Dopo "Zoo", ho scritto le musiche di film d'autore pressoché sconosciuti ("A dio piacendo", con Corinne Cley e Ivano Marescotti, "Il Conte di Melissa", con Joe D'Aquino e Lorenzo Flaherty, "Amore e libertà, Masaniello", con Sergio Assisi e Franco Nero, "Anita" con Maurizio Aiello). Ho anche scritto le musiche di alcuni film horror "low budget" ("Darkness surrounds Roberta", "Fearmakers", "Beast" e "Colour from the dark").
    "Colour from the dark" è un film horror di alta qualità diretto da Ivan Zuccon e tratto da un racconto di Lovecraft.
    E' stato presentato a New York e a Londra con grande successo di pubblico e di critica. E' un film che raccomando a tutti gli appassionati di film horror. Per questo film ho solo scritto alcuni brani ma sono sicuro che per il prossimo film di Zuccon sarò coinvolto nella scrittura di tutta la colonna sonora.

    Francesco Lussu: Come è nata la tanto sospirata chiamata del Maestro Dario Argento per la colonna sonora del suo ultimo film GIALLO ?
    Marco Werba: E' stato un segno del destino. In quel periodo ero in contatto con il produttore americano Richard Rionda. Lui mi disse che era in post-produzione con un film di Dario Argento e che stavano cercando un compositore che potesse sostituire Simonetti. Inviai quindi al produttore alcune mie composizioni dai film "Colour from the dark" e "Darkness surrounds Roberta" e scrissi un tema specifico per "Giallo" (Gallo's theme). Per una settimana non si fece piu sentire. All'improviso mi arrivò un messaggio e-mail dove mi diceva di chiamarlo. Lo chiamai e lui mi disse che ero stato scelto per le musiche del film. Solo dopo ho saputo che avevano fatto ascoltare il mio "demo" all'attore Adrian Brody e avevano inviato un messaggio a Dario Argento proponedogli il nome di sei compositori (tra i quali c'ero anch'io). Dario mi conosceva gia (ci eravamo incontati sul set di "Zoo" ed era venuto ad un mio party diversi anni fà) ed aveva ascoltato alcune mie composizioni. Ha quindi accettato la collaborazione e ci siamo incontrati a casa sua. Abbiamo visto il film insieme e dopo la visione della pellicola gli ho proposto di scrivere una musica sinfonica diversa da quelle dei suoi film precedenti (eccetto "Inferno" con le musiche molto belle di Keith Emerson e quelle di Pino Donaggio per alcuni suoi film). Lui ha accettato con entusiasmo e mi sono subito messo al lavoro. La produzione mi ha dato a disposizione solo tre settimane per scrivere, orchestrare ed incidere tutte le musiche del film. E' stata una corsa a ostacoli ! Con il mio collaboratore Guido Zen, abbiamo sincronizzato le musiche con le immagini. Siamo partiti con Dario ed il tecnico audio Marco Steccioni (che conosco da anni)e siamo andati alla Radio di Sofia (in Bulgaria) per indicere le musiche. Dario è rimasto molto contento. Quando siamo tornati a Roma abbiamo preso un taxi con il quale ho riaccompagnato Dario a casa, e lui mi ha detto "bravo Marco, hai fatto un ottimo lavoro!".
    La colonna sonora di "Giallo" riflette lo spirito del cinema spettacolare statunitense (che io amo). Per anni ho sritto musiche intimiste per film d'autore decisamente poco spettacolari. Adesso sento il desiderio di scrivere musiche per film d'azione o film di largo respiro. Solo il cinema americano offre queste possibilità !

    Francesco Lussu: Sii sincero, tu hai giustamente visto il film, come d'altronde Claudio Simonetti che ha abbandonato il progetto; sarebbe un successo anche se gli spartiti fossero rimasti dall'altra parte ?..
    Marco Werba: Il film "Giallo" è molto bello e, a mio avviso, è migliore degli ultimi film di Dario. Diciamo che è di livello superiore, di classe. Questa qualità è dovuta anche alla presenza del Premio Oscar Adrian Brody; un attore straordinario.
    Credo che l'amico Claudio (Simonetti)abbia scritto delle musiche moderne efficaci per Dario (soprattutto "Phenomena"), ma per questo film ci voleva un compositore piu "classico", abituato a lavorare con l'orchestra.
  • Lucius • 21/03/10 19:35
    Scrivano - 9051 interventi
    Nuova incursione di Dario Argento nel thriller tradizionale, genere del quale è indiscutibile maestro, con un film il cui titolo non lascia molto margine alla fantasia: Giallo, appunto.
    Servendosi, questa volta - autentico colpo di scena - della collaborazione inaspettata di Marco Werba, compositore ben noto fra gli addetti ai lavori, cimentatosi finora con produzioni cinematografiche tutto sommato minori come Zoo di Cristina Comencini, oltre ad alcune opere teatrali.
    Tutta la storia produttiva di Giallo è apparsa sin dall’inizio estremamente travagliata. Difficoltà finanziarie, repentini stop durante la tortuosa fase di pre-produzione, cast completamente riveduto e ripensato, oltre a problemi di vario genere che hanno rischiato più volte di far naufragare l’intero progetto; e, dulcis in fundo, insanabili divergenze artistiche fra i produttori e Claudio Simonetti, fedele e solido collaboratore nonché amico del regista, incaricato inizialmente di comporre le musiche del film. Una defezione, a dire il vero, forse neanche tanto condivisa dallo stesso Argento.
    Così, contattato un po’ a sorpresa e in extremis, Marco Werba ha avuto davvero tempi ridottissimi (meno di tre settimane) per comporre, orchestrare e registrare lo score del film.
    Argento ha voluto seguire da vicino questa importante fase e, partito con lo stesso Werba a Sofia, insieme al tecnico audio Marco Streccioni, ha assistito personalmente alla registrazione, per poi passare al missaggio effettuato presso lo studio Forum Music Village di Roma.
    Werba compone una partitura intensa (grazie anche all’impeccabile esecuzione della Bulgarian Symphony Orchestra “Sif 309” con la quale aveva gia lavorato per il film Amore e libertà, Masaniello), con un evidente sguardo ai grandi classici. Considerando le indubbie potenzialità espressive dimostrate avrà modo, in futuro, di riuscire a distaccarsi più consapevolmente dai suoi modelli musicali a tutto vantaggio di una maggiore autonomia ispirativa. Con ogni probabilità non era questo il momento per operare uno strappo così profondo, nè in buona sostanza, ciò che gli era stato richiesto. Al contrario, doveva in qualche modo rifarsi ad uno stile molto vicino ai gusti e alle attese della platea americana, considerando che la pellicola di Argento è principalmente destinata a questo mercato, per essere successivamente distribuita in Italia.
    In tal senso il suo soundtrack appare un indovinato “patchwork” di contaminazioni musicali, probabile riflesso dei suoi gusti personali, che spaziano da Bernard Herrmann a Jerry Goldsmith, da Danny Elfman a James Newton Howard e via di seguito fino al noto compositore italiano Pino Donaggio.
    L'uso nervoso dei violini, l'efficace orchestrazione, l'insieme delle atmosfere ansiogene determinate dagli arrangiamenti, richiamano subito alla mente celebri score come Psyco, in primis, ma anche Basic Istinct e perfino il primo Batman.
    Evidenti tributi che non devono in alcun modo sminuire le qualità dello score, al contrario notevolmente impreziosito dal gusto ricercato per la "contaminatio”. Quanto le partiture di Werba “funzioneranno” applicate alle immagini, sperando che lo stesso Argento non deluda le notevoli aspettative, sarà solo la visione del film (non prima del maggio 2009) a rivelarcelo, dandoci un quadro critico più completo.
    In questa sede andiamo ad esprimerci criticamente su alcuni dei trentanove brani composti per il film che abbiamo avuto modo di ascoltare in anteprima, consapevoli del fatto che, viste le incertezze legate alla distribuzione del film nel nostro paese, quasi certamente questo score dovrà attendere ancora un po’ prima della sua pubblicazione.



    "Giallo Main Titles" è il tema portante dell’intero score, corposo, enfatico e vigoroso nel suo sviluppo.
    Rilevante anche "Yellow", breve ma tiratissimo brano, dall'inconfondibile stile alla Herrmann, soprattutto per l’essenzialità tematica, la vigorosità timbrica e l'uso graffiante della sezione archi.
    "Trapped in the Taxi", è fra i pezzi più convincenti dell'intero score, un vero e proprio intreccio sonoro che, assieme alla trappola tesa dal killer, sembra a sua volta avviluppare, con le sue note ed il suo feroce arrangiamento, la vittima designata.
    "Conversation" appare invece un brano di superficie, di minore incisività.
    Ricco di pathos risulta essere "Taxi Killer" che richiama esplicitamente il “Main Title”, servendosi di un ritmo più sostenuto, tutto teso a creare il giusto sostegno alla scena dell’aggressione della turista nel taxi.
    Dolce e accattivante è il tema melodico di "Linda's Love Theme" che supporta musicalmente uno dei momenti più intimi, in totale contrasto con l’estrema tensione del film.
    "Avolfi’s Confession" ripresenta il tema principale eseguito al piano e contrappuntato dal violino che lo rende ulterioremente nostalgico ed evocativo. E' un punto di snodo fondamentale per la trama del film che il commento sonoro riesce sapientemente a sottolineare.
    "In The Butger" l'uso ondivago degli archi e gli ingressi improvvisi e violenti dei fiati contribuiscono alla costruzione di atmosfere inquietanti e concitate. Un breve brano, intenso e liberatorio.
    "In The House" è riproposto, con una leggera variazione “cromatica”, il già citato "Linda's Love Theme".
    Trascinante risulta essere "Flashback", vero e proprio gioiellino sinfonico ricco di vari momenti con suoni inquietanti e sospesi, dalle azzeccate sfumature dark e l’immancabile effetto carillion.
    "Enzo and Linda" è una bella variazione al tema principale in tono vagamente romantico e antico, con un arrangiamento importante e un’atmosfera malinconica.
    "The Shower" è uno di quei brani apparentemente di contorno, che in realtà esprime vaghe inquietudini con indefiniti sviluppi evocativi.
    "Killer's Death" è contrassegnato da una partitura classicheggiante, con un finale concitato, appropriato ad una scena evidentemente di grande tensione.
    "Police" esprime il senso liberatorio del finale con qualche accento ambiguo e un inaspettato sviluppo.
    Infine "End Titles Theme" riprende naturalmente il tema principale donandogli un arrangiamento più corposo e risolutivo.



    In definitiva ci troviamo di fronte ad una precisa svolta stilistica operata da Marco Werba, determinata anche da scelte insolite, quali, per esempio, l’assenza dell’uso dei cori (poco usuale per uno score di questo tipo) e delle solite nenie infantili, a cui la filmografia di genere, e in particolare quella argentiana, ci avevano abituati.
    Siamo di fronte ad uno score particolarmente omogeneo, con un tema portante e una partitura piuttosto ossessiva, dagli sviluppi tutt’altro che scontati.
    Il risultato, forse, potrà far storcere il naso ad alcuni fra gli irriducibili fans del regista, abituati a tessuti sonori più rockeggianti o ad orchestrazioni ben più invadenti, ma è innegabile che questo score sia indubbiamente caratterizzato da un’ottima aderenza emotiva alla materia trattata nel film.
    A tutti gli effetti, uno score che porta in sè tutto l’entusiasmo e la genuinità di un’opera prima. E il bravo Marco Werba ha finalmente l'occasione per far puntare su di sè qualche riflettore in più, dopo anni di gavetta nel sottobosco dei più attivi e prolifici compositori italiani, per raggiungere - glielo auguriamo - quell’adeguata attenzione che questo suo lavoro e il suo talento meritano.

    Giovanni Aloisio
  • Lucius • 22/03/10 19:07
    Scrivano - 9051 interventi
    Vincitore al Festival Fantasy Horror Award 2010 del primo premio per la miglior soundtrack, Marco Werba per 'Giallo' di Dario Argento.
    Ultima modifica: 18/11/10 05:28 da Lucius