Travis • 30/09/11 11:01
Pulizia ai piani - 575 interventi IL PALAZZO (SET UNICO)
La location principale nonché unica di
Una giornata particolare è probabilmente tra le più note della cinematografia romana. Come ci ricordava
Gugly è persino citata nella guida ai
Luoghi del cinema pubblicata dal
Touring Club Italiano.
Ci troviamo nel monumentale condominio di
Viale XXI Aprile altrimenti noto come
Palazzo Federici a
Roma, che rispetto al 1977 non presenta cambiamenti degni di nota. Putroppo una smisurata invadenza di automobili disturba l’atmosfera particolare che si respira(va) qui.
Al
civico 29 di questo stabile Scola ambienta il suo film, anche se gli appartamenti dei due protagonisti sono riprodotti in studio dove venne ricostruito anche parte del palazzo e il terrazzo (vedi post di
Ellerre più sotto,
nd Zender) sta da tutt'altra parte.
L’enorme caseggiato popolare - i cui confini sono XXI Aprile/Cardini/Corvisieri/Stevenson - conta all’incirca
20 scale, 10 o 12 piani di altezza e contiene un grande cortile interno con box privati un tempo a uso bottega. Scola concentra le riprese alla
scala numero 6 dove al
settimo piano vive
Antonietta (Sofia Loren). Dirimpetto al suo appartamento c’è quello di
Gabriele (Marcello Mastroianni). Scola tornerà di nuovo qui nel 1995 per girare
Romanzo di un giovane povero. Osserviamo bene il palazzo.
La
galleria di accesso:
Le
finestre e le scale in trasparenza:
La
portineria e la scala in cui abita
Antonietta:
E per la precisione ecco la
porta di casa (che possiamo ritrovare anche nella foto qui sopra):
La vasca intorno alla quale passano i condomini che tornano dall’adunata:
Ecco una suggestiva descrizione che dà
Marco Lodoli nel suo
Isole. Guida vagabonda di Roma (Einaudi).
Se una notte vi capita di passare per viale xxi Aprile, regalatevi cinque minuti di stupore: lasciate la macchina, il motorino, gli impegni, e penetrate in uno degli edifici più strabilianti della nostra città (…) E’ soltanto un caseggiato popolare, ma sembra un immenso castello futurista, una scenografia di Metropolis (…) Pare lo stomaco di una balena gigantesca che per scommessa ha inghiottito un paese intero e lo ha riaccatastato in sé con un solo singhiozzo. Anche di giorno è bello visitare l’edificio: la luce del sole allieta questa fabbrica della vita, c’è un viavai incessante di gente affaccendata che sale e che scende, entra ed esce, c’è sempre un lato in via di ristrutturazione e un altro che pare sul punto di rovinare; sui portoni sbocciano fiocchi rosa o azzurri, perché in questo piccolo pianeta nasce sempre qualcuno, e ogni tanto una macchina delle pompe funebri si porta via chi ha appena concluso tutte le sue residenze. Qui Scola girò Una giornata particolare, la giornata dell’arrivo di Hitler a Roma, l’unica mattina in cui il palazzone si svuotò quasi completamente perché gli abitanti si riversarono nelle strade ad applaudire il passaggio del Fuhrer. Solo una casalinga infelice e un omosessuale gentile rimasero a casa, indifferenti alla retorica. La loro scala è la numero sei, l’appartamento è al settimo piano, ma osando si può saliere più su, fino in cima, per ammirare dall’alto questo universo sterminato, e i minimi colli in lontananza.
Il cortile visto dall’alto:
La parte del palazzo interessata dalle riprese: