Dove è stato girato La corsa dell'innocente - Film (1992)

La scalinata in pietra (col palazzo sullo sfondo) dove il piccolo verrà raggiunto da un colpo di proiettile è quella del Palazzo dei Papi a Piazza San Lorenzo (Viterbo), già visto in La sindrome di Stendhal.

Il vicolo in cui il ragazzino si introduce per nascondere lo zainetto pieno di denaro è Vicolo Barberini a Roma:




Qui lo vediamo nascondere il malloppo nella struttura alla fine del vicolo (riconoscibile la scaletta sul fondo):

Il cimitero in cui si nasconde il ragazzino inseguito da un sicario è il Cimitero Monumentale del Verano in Piazzale del Verano a Roma.

L'edicola dove Vito (Coalo) vede sulla locandina di una rivista la madre (Neri) di Simone Rienzi (Pess), il ragazzino rapito e ucciso dalla 'ndràngheta, e decide di telefonarle è una delle due edicole gemelle di Via del Corso a Roma:

La villa nelle campagne toscane dove abitano i genitori del ragazzino ucciso dalla 'ndràngheta, nella quale Vito (Coalo) si presenta per restituire lo zainetto del ragazzo, è Villa Livia in Via Appia Antica 201 a Roma, già vista in L'ultimo bacio. Grazie a Lucius per fotogramma e descrizione.

Il luna park dove sta la giostra dove il ragazzino si nasconde è l'ex parco di divertimento LunEur (inquadrato anche dall'alto) la cui entrata è in Via delle tre fontane a Roma. Grazie a Mauro per l'aiuto nell'identificazione dei particolari ancora presenti, che nel nostro caso sono la scritta rovescia (B) e la giostra (A):




Aggiunge Mauro: dopo otto anni di chiusura e abbandono, il parco è stato ristrutturato e riaperto il 27 ottobre 2016 con il nome di Giardino delle Meraviglie. Nella foto aerea di maps si vede lo scorcio mostrato nel fotogramma durante il
periodo d’abbandono:




La stessa giostra dopo la riapertura del parco:

Il centro commerciale nel quale Vito (Coalo) si ritrova dopo esser sceso dal camion sul quale era salito per fuggire dalla Calabria è il Centro Commerciale Cinecittà 2, situato in Viale Palmiro Togliatti 2 a Roma. Grazie a Mauro per il fotogramma.

La questura dalla quale i poliziotti avvisteranno, per poi fermarlo, il ragazzino in fuga è in Piazza Barberini a Roma. L'ingresso al posto di polizia è il portone al centro dell'edificio dove c'è anche la farmacia:

La piazzetta in cui il ragazzino, con un inganno, si fa portare dai suoi inseguitori convincendoli che è il luogo ove è nascosto il malloppo è piazza Cappella a Viterbo: parcheggieranno davanti alla casa dei genitori di Anna Manni ne La sindrome di Stendhal:

Il casale dove il piccolo Vito (Coalo) abita con i genitori fin quando la sua famiglia sarà sterminata e lui costretto alla fuga si trova nelle campagne di Castrovillari (Cosenza). Grazie a Lucius e Mauro per fotogrammi e descrizione.



La conferma ci arriva da questa ripresa aerea del casale, grazie al particolare disegno del tetto A e altro:

Il pascolo sui monti dell’Aspromonte dove due mandriani vengono assassinati a colpi di lupara dal padre di Vito (Coalo) nelle scene iniziali del film si trova in realtà sul massiccio del Pollino, per la precisione poco sotto il santuario di Santa Maria delle Armi, situato sulle montagne di Cerchiara di Calabria (Cosenza):



Ecco un’inquadratura più specifica del santuario:

La casa alla cui porta Vito (Coalo) bussa con disperazione dopo esser fuggito con lo zaino di un bambino rapito dalla 'ndràngheta, prelevato nella grotta dove aveva visto il cadavere del ragazzino, ucciso da uno dei sicari che aveva sterminato la sua famiglia, si trova in Piazza Municipio 5 a Civita (Cosenza):



Vito corre verso l’abitazione:

Il pontile sul quale Vito (Coalo) trascorre la prima notte dopo l’uccisione dei suoi famigliari si trova sul Mar Tirreno, con accesso dalla zona industriale di Maida Marina (Lamezia Terme, Catanzaro), ed era stato costruito permettere l’attracco delle navi dirette ad uno stabilimento della SIR (Società Italia Resine). Mai utilizzato per tale scopo, è in parte crollato nel 2012. Nel primo fotogramma vediamo il ragazzino percorrere il pontile:




In questa vista laterale riconosciamo le strutture tondeggianti che sporgono dal pontile e che si notano anche nella precedente foto di oggi:



I controcampi ci mostrano le strutture che erano collocate al termine del pontile e la piazzola dove il ragazzino si appisolerà:




Ecco come appare la struttura dopo il crollo della prima parte del pontile. Sullo sfondo si intravede il punto visto negli ultimi due fotogrammi:

Il condominio dove abita Orlando (Zagaria), il cugino di Vito (Coalo), nel cui appartamento il ragazzino sarà ospitato la notte dopo il suo arrivo a Roma e dove si ritroverà di fronte il sicario che lo inseguiva dalla Calabria, subito dopo che questi aveva assassinato anche Orlando, si trova in Viale Bruno Rizzieri a Roma. Nel fotogramma il momento nel quale il ragazzino fugge fuori dall’edificio dopo aver assistito all’uccisione del cugino:




Proprio di fronte all’ingresso c’è la chiesa dei Santi Gioacchino e Anna nella quale, attraversata di corsa la strada, il ragazzino si infilerà per sfuggire al sicario:

L’istituto per minori dove Vito (Coalo) viene condotto dalla polizia dopo esser stato fermato e da dove sarà prelevato da Rocco (Lodolo), un amico di suo cugino Orlando (Zagaria), spacciatosi per poliziotto, è l’Istituto Storico Germanico di Roma, situato in Via Aurelia Antica 391 a Roma, unica location espressamente segnalata nei ringraziamenti dei titoli di coda, per il resto rimasti sul vago. In questo primo fotogramma vediamo il piccolo Vito dondolarsi sull’altalena assieme ad un altro ospite dell’istituto:



In quest’altra inquadratura vediamo l’adiacente campo da gioco, riconoscibile per il fondo rosso:



La conferma della location arriva dall’edificio che fa capolino alle spalle della direttrice (è l’Hotel Crowne Plaza Rome - St. Peter's), caratteristico per la scala a chiocciola esterna (le finestrelle bianche oggi non si vedono perché nascoste da un ascensore esterno che gli è stato costruito di fronte):

La casa dello studente dove Vito (Coalo) va a cercare il cugino Orlando (Zagaria) è effettivamente la Casa dello Studente dell'Università "La Sapienza", situata in Via Cesare De Lollis 20 a Roma e vista anche in Amarsi male (1969). Grazie a Mauro per fotogrammi e descrizione.




Le palazzine nel controcampo:

La stazione dove Vito (Coalo) prende il treno riuscendo a seminare il sicario che lo stava inseguendo dalla grotta dovrebbe trovarsi molto vicino al centro dove il ragazzino aveva bussato disperatamente ad un portone, ossia Civita (Cosenza), perché è nella piazza di quel paesino che aveva udito il rumore della campanella che annunciava l’arrivo del treno. Invece no: quella mostrata nei fotogrammi immediatamente successivi è la stazione di Carpanzano (Cosenza), sulla linea ferroviaria Cosenza – Catanzaro Lido, distante quasi 100 Km da Civita!




Il fotogramma precedente è quello conclusivo di una carrellata che era partita da questo scorcio del paesino soprastante, per l’appunto Carpanzano:

La stazione alla quale Vito (Coalo) viene fatto scendere in quanto sprovvisto del biglietto è la stazione di Santa Margherita di Calabria, situata presso la frazione Santa Margherita di Soveria Mannelli (Catanzaro), sempre sulla linea Cosenza – Catanzaro Lido:



Sceso dal treno, il ragazzino si incammina nel campo adiacente alla stazione. Nella foto di oggi si nota una tettoia sul lato della banchina, non esistente nel 1992: