Dove è stato girato Il papà di Giovanna - Film (2008)

L'osteria dove la famiglia di Silvio Orlando si reca dopo aver incontrato lì un'amica della moglie è Piazza di S. Maria in Galeria a Roma, nota multilocation. Ecco l'arrivo in piazza. Con A è segnata l'osteria. Il confronto è fatto con un fotogramma di Cemento armato (2007). Grazie a Mauro per i fotogrammi.




Qui l'ingresso dell'osteria più da vicino e i tavolini:




Per identificare il punto esatto è necessario vedere il punto B, unica "aggiunta" ad un tetto in tutta la piazza:

L’istituto di Bologna frequentato da Giovanna Casali (Rohrwacher) e nel quale insegna disegno il padre Michele (Orlando) è il liceo classico Galvani di Bologna, situato in Via Castiglione.

Il negozio dove Giovanna (Rohrwacher) si reca accompagnata dai genitori per comprare il vestito che indosserà alla festa di compleanno di Marcella (Bilello) è Zinelli (nome che compare sul vetro della porta d’accesso), che si trova nel centro storico di Bologna, in Piazza della Mercanzia. Dalla porta s’intravede la vicina Torre degli Asinelli.




Si osservino anche gli intarsi sul legno come conferma dell'esattezza del luogo:

La chiesa di Bologna (le parole del sacerdote durante la predica dicono “proprio qui, in questa nostra amatissima Bologna”) nella quale viene celebrato il funerale di Marcella Taxler (Bilello), la compagna di classe di Giovanna (Rohrwacher) che proprio da lei era stata uccisa, è in realtà a Roma: è la chiesa di Santa Maria dell’Orto, nel rione di Trastevere.




Anche l'interno è quello e non lascia dubbi:

La casa dove abitano Giovanna (Rohrwacher) e i suoi familiari è la casa natale del regista Pupi Avati, situata in via San Vitale 51 a Bologna, indirizzo segnalato anche nei titoli di coda.
Nell'immagine di oggi si riconoscono, nonostante sia molto scura, anche i caratteristici battenti del portone del 51.
Per quanto concerne gli interni, lo stesso regista li ha fatti minuziosamente ricostruire a Cinecittà, dove sono state girate tutte le altre scene relative.




Segnalo un fatto curioso: quando, immediatamente dopo essere uscita di casa, la madre Delia (Neri) si volta per parlare con la parrucchiera (il personaggio che si vede rimuovere un’anta nel primo fotogramma), l'edificio che si riconosce alle spalle della Neri non è quello dirimpettaio, ma uno situato un po' più a sinistra.

La sede dell’ispettorato di polizia nel quale si svolge l’interrogatorio di Giovanna (Rohrwacher), che vi confesserà il delitto, è Palazzo Caprara a Bologna, in Via IV Novembre (nella realtà vi ha sede la Prefettura).

Il luogo dove i genitori di Giovanna (Rohrwacher) incontrano l’avvocato Pradelli (Romano) che difenderà la figlia nel processo si trova all’interno del Complesso del Buon Pastore a Roma, in Via di Bravetta 383, già visto ne Il Cartaio (da cui è presa l'immagine del 2003 per il confronto). Il complesso ospita oggi tre istituti scolastici, tra i quali l’Itcg Alberto Ceccherelli, citato nei titoli di coda.




Ecco l'interno del complesso oggi:

Il cimitero nel quale Michele Casali (Orlando) tenta di parlare per la seconda volta con la madre di Marcella (che vediamo inginocchiata davanti alla tomba della figlia nel secondo fotogramma) dopo l’omicidio della ragazza è il Cimitero Monumentale della Certosa di Bologna. Qui vediamo il “Chiostro VI”, oggi sede del grande monumento dedicato ai Caduti della Prima Guerra Mondiale.




La scena è stata girata nell’area del cimitero chiamata “Campo Carducci”, che si trova in diretta comunicazione con il “Chiostro VI”. Entrambe le tombe che si vedono nel film (C) sono posticce, come ben evidenziano le foto aeree di googlemaps.

Il tribunale bolognese dove si svolge il processo a Giovanna (Rohrwacher) è il vero Palazzo di Giustizia di Bologna (noto anche come Palazzo Baciocchi), situato in Piazza dei Tribunali.

Il manicomio psichiatrico criminale di Reggio Emilia, nel quale viene internata Giovanna (Rohrwacher) dopo il processo, è l’ex ospedale psichiatrico di Fregionaia (noto anche come manicomio di Castelpulci), situato a Maggiano (Lucca).

Il cinematografo bolognese dove, nel finale del film, Giovanna (Rohrwacher) incontra per l’ultima volta la madre è il Teatro Orione di Roma, lo stesso di Circuito chiuso.

Il casale emiliano nel quale Michele (Orlando) si trasferisce per essere più vicino al manicomio nel quale è ricoverata la figlia Giovanna (Rohrwacher) in realtà si trova nella campagna romana, per la precisione in Via di Torricola Vecchia a Roma:

La strada di Torino dove Sergio (Chia) muore sul tram sul quale era salito dopo esser fuggito, gravemente ferito, dal luogo dove era stato fucilato dai partigiani si trova all’interno del complesso industriale in abbandono della SNIA Viscosa, situato in Largo Preneste a Roma. Ecco la vista dall’interno del tram verso il fondo della strada, con la Mole Antonelliana aggiunta in post-produzione:



La conferma ci arriva dal controcampo su Greggio che corre disperatamente verso il tram:

Grazie Mauro, radarizzate.