Dove è stato girato Come quando fuori piove - Miniserie TV (2000)

Il film è ambientato quasi interamente a Cittadella, città murata del 1220 in provincia di Padova. Ne vediamo il panorama nell'incipit.

Il luogo dove si apre il film e dove si svolge una rappresentazione medievale a cui partecipa come figurante Lidio (Accorsi). Il portone in legno è posticcio e le mura nel frattempo sono state restaurate, ma siamo a Cittadella (PD), Porta Treviso.

La casa della madre di Lidio dove egli, per poter lavorare, cerca di lasciare in custodia il bimbo di colore con cui vive.
Cittadella (PD), Via Officina.

L'uscita dal cortile all'interno del quale abita Lidio è in Via Indipendenza a Cittadella (PD). La casa fu creata allora adattando un vecchio garage che ora non c'è più (c'è però la scala in legno appoggiata al muro!).

La caserma dei Carabinieri dove viene "arrestato" un maiale scappato dal motocarro di Lidio. Siamo in Piazza Sagrato a Cittadella (PD).

Il Bar ritrovo di tutti i giocatori incalliti e dove ruota gran parte della vicenda è il Bar Borsa a Cittadella (PD), in Piazza Pierobon.

La piazza dove Lidio prende la corriera per Marostica lasciando il bimbo in custodia a sua madre (di Lidio). Cittadella (PD), Piazza Martiri del Grappa.

La chiesa dove la madre di Lidio fa battezzare il piccolo è, all'esterno, la chiesa del Torresino, in via Garibaldi a Cittadella (PD).

Benissimo Manfrin, radarizzate anche queste. Solo un consiglio: per fotografare come i fotogrammi allontanati sempre il più possibile dall'obiettivo, che poi si taglia ai lati senza problemi.

Il bar dove Lidio, anzichè partecipare ad un concorso, preferirà sedersi, è quello che si vede sulla sinistra. Siamo in Piazza degli Scacchi a Marostica (VI).

L'abitazione di Ugo Jessich (il sempre bravo Omero Antonutti) dove Lidio cercherà di recuperare il biglietto vincente. Siamo in Riva Pasubio a Cittadella (PV)

La casa dove Jessich cercherà di recuperare il biglietto vincente ma scoprirà che il padrone di casa è morto è in via Rossano a Cittadella (PD).

Il luogo ove si svolge il funerale del possessore (a sua insaputa) del biglietto vincente e dove si spargerà la voce che a vincere è il cameriere del Bar Borsa. Per una scena di 1 minuto Monicelli ha fatto 40 km! Siamo alle Mura del Castello dei Tempesta a Noale (VE).




Qui sotto il controcampo; rivelatore è l'albero sulla destra: ha le stesse venature nel tronco! Ad ogni modo la scena è senza stacco, quindi il primo campo è certamente quello.

La casa dell'amica del cameriere del Bar, ritenuto il possessore del biglietto vincente (che la caricherà poi sulla sua spider gialla dandosi alla pazza gioia) è in Via Indipendenza a Cittadella (PD).

La strada dove Lidio esulta quando viene informato di aver ottenuto una parte della vincita è viale Stazione a Cittadella (PD).

Il luogo dove Lidio informa Wilma (la Pandolfi) della vincita mentre lei, da brava vigilessa, sta dirigendo il traffico. Qui Monicelli sfrutta altre mura venete e non quelle di Cittadella. Siamo infatti a Marostica (VI), in Corso Mazzini.

L'asilo dove nella scena finale la madre del bambino viene a riprendersi suo figlio assieme alla sua famiglia. Siamo all'Asilo P. De Nicola in Via Mazzini a Cittadella (PD).
L'arrivo di Wilma all'asilo:




...e il controcampo con l'arrivo della famiglia africana:

L'ufficio postale dove Monicelli ha appena visto passare di corsa Lidio che va ad avvisare l'amico (che vi lavora) dell'ottenimento di una quota sulla vincita. Monicelli si concede un raro (forse unico nella sua carriera?) cammeo alla Hitchcock, cammeo che non poteva non concedersi il buon Manfrin che con l'occasione saluta tutti gli amici del Davinotti:
Ufficio postale di Cittadella (PD), Via Officina
(praticamente di fronte alla casa della madre di Lidio)
45°38'49.73"N - 11°47'07.00"E