Dove è stato girato 1860 - I mille di Garibaldi - Film (1934)

La fontana davanti alla quale viene mortalmente colpito da un ufficiale borbonico il ragazzino che faceva da vedetta agli insorti si trovava nello piazza centrale dello scomparso borgo di Valguarnera Ragali, del quale oggi rimangono solo alcuni edifici situati lungo la SP 81 "di Valguarnera" nelle campagne di Partinico (Palermo). Ci sono arrivato seguendo erronee indicazioni trovate in rete, che segnalavano come luogo delle riprese il quasi omonimo ma molto distante paese di Valguarnera Caropepe (Enna).




In questa antica mappa vediamo l’originaria estensione del borgo, paragonandola poi a quel che ne rimane oggi. La freccia indica la posizione della fontana vista nel fotogramma, individuata sulla vecchia mappa grazie alla segnalazione della strada per Partinico, e che si affacciava sulla piazza centrale di Valguarnera Ragali.




Come fa poi notare Roger, sempre qui si trovava il monastero, diretto da padre Costanzo (Giachetti), dove vengono rinchiusi i partigiani siciliani minacciati di decimazione. Se si guarda il fotogramma qui sotto si riconosce l'edificio presente nel primo fotogramma:



L'immagine si sposta inquadrando poi il monastero, che quindi possiamo dire che nella mappa più in alto stava nello spazio indicato dalla freccia (corrisponde anche la pianta a L, 38.020384, 13.082189):

La strada dove Padre Costanzo (Giachetti) rinviene il corpo senza vita del ragazzino di vedetta, trasportato dal cavallo in sella al quale era stato colpito da un militare borbonico, è una diramazione di Via San Michele a Piana degli Albanesi (Palermo).



L’altro lato della strada:




Il medesimo punto visto, in controcampo, nella scena del passaggio di una truppa di borbonici:




Un’altra bella inquadratura di questa strada, oggi in parte deturpata dallo sviluppo urbanistico che ha portato, tra l’altro, a demolire i pinnacoli rocciosi che si vedevano a sinistra:




A permettermi di risalire a Piana degli Albanesi è stata questa inquadratura, ripresa poco più a monte della strada vista nei precedenti fotogrammi, nella quale si riconosce sullo sfondo un lago, che è quello artificiale di Piana, il più antico della Sicilia, già esistente all’epoca delle riprese poiché realizzato tra il 1921 e il 1923.

Il porto dove viene fatto sbarcare Carmeliddu Trau (Gulino) dopo esser stato tratto in salvo dai marinai che lo avevano trovato svenuto sulla barca con la quale stava lasciando la Sicilia alla volta del continente è quello di Civitavecchia (Roma):




Nelle sequenze successive, nelle quali si vede Carmeliddu aggirarsi sulla Calata della Rocca, ci vengono mostrarci scorci perduti della cittadina laziale come il vecchio faro.



Anche la bella torre dell’orologio appartiene al passato di Civitavecchia, probabilmente andata distrutta 9 anni più tardi durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale:

La torre ai cui piedi sono accampati alcuni cittadini insorti e presso la quale, all’inizio del film, Padre Costanzo (Giachetti) comunica loro che Garibaldi verrà in Sicilia e che uno di loro dovrà raggiungerlo a Genova è la Torre della Monaca (detta anche Torre Franca), situata in Via Nazionale a Villagrazia di Carini (Carini, Palermo).

Grazie Roger, inserito il monastero nel vecchio post di Mauro.