Segnalazioni location di La casa dalle finestre che ridono - Film (1976)

E allora ecco qua qualche interessante foto (ad opera del valente Zaratozom) dei luoghi noi davinottici ben noti: cominciamo con la trattoria.Nella prima, apprezzabilissima, panoramica, si vede anche la chiesetta di fianco al porticato. Nella seconda il sottoportico della trattoria e nella terza il celebre fregio al quale un tempo si attaccò la gloriosa insegna TRATTORIA "ALLE TERME".

E per chiudere ecco ancora Zaratozom che riprende eroicamente la facciata proibita dela villa Boccaccini (ovvero quella quasi completamente coperta dalla vegetazione e che nel film è l'unica facciata inquadrata) e la fondamente di via Fogli a Comacchio (dove Capolicchio parcheggia il sidecar per chiedere aiuto, nel finale del film).

Segnalo che oggi (4/1/2010) su La Stampa c'è un articolo su case infestate e set di vecchi film horror dal titolo "Weekend con il fantasma" di Stefania di Pietro (pagine 20 e 21) a sottolineare l'ultima tendenza del turismo alternativo.

C'è una foto del Casolare di Fiorenzo a Malabergo (Bologna) con la seguente discrezione: "Un casale isolato. Il pittore che vi abitava morto suicida. Abbastanza per crearsi una leggenda. Ma a rendere celebre il casolare di Fiorenzo fu Pupi Avati che girò qui "La casa dalle finestre che ridono".

Nel testo dell'articolo: "Chi invece preferisce la fertile pianura padana, nell'entroterra bolognese, può fare un salto al casolare di Fiorenzo a Malabergo, abitazione del pittore Legnani, morto suicida. Un luogo sicuramente inquietante che si racconta fosse abitato dalle minacciose sorelle dello stesso. E' proprio questa villa ad aver ispirato Pupi Avati per la sua "Casa dalle finestre che ridono".

Ovvio che trattasi di un articolo impreciso e superficiale, niente a che vedere con gli approfondimenti presenti sul "Davinotti", ma se si parla di questo film su un giornale di grande tiratura, è un ulteriore riconoscimento (come sempre meritato) della forza suggestiva di questo capolavoro di Avati.

Buon anno a tutti.

Ma da quando in qua viene definito "Il casale di Fiorenzo?". Non mi risulta che prima del nostro articolo nessuno avesse fatto visita al buon Fiorenzo e men che meno che definisse così quel casolare... E poi bel consiglio, visto che chi va lì non troverà na mazza (se non lo so io che mi son perso giorni a cercare le macerie di quella casa...). Mah.

Infatti, bel consiglio. Come sempre + spesso capita al quotidiano della mia città, l'attendibilità va troppo spesso a farsi benedire. Forse sono stato troppo generoso nel definire l'articolo "impreciso e superficiale" ma sai com'è... quando vedo scritto "La casa dalle finestre che ridono" mi vieni in mente automaticamente tu Zender... e quindi mi sono sentito in dovere di segnalarlo.

Se l'articolo riportato in rete è lo stesso che stava sul giornale si tratta di un reportage così sciatto e didascalico da non meritare nemmeno di apparire in un commento davinottico, figurarsi uno speciale.

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/viaggi/grubrica.asp?ID_blog=63&ID_articolo=817&ID_sezione=&sezione=

Sicuramente dovevano riempire qualche spazio.

Grazie Xtron, cambiato il comune.

A questo punto scrivo questo link, relativo al filmato che ho realizzato. Unico errore di battitura, la data di uscita del film :-(

https://www.youtube.com/watch?v=pdRHkVZSn0U

Mi sembra strano, ma qui:
http://www.umbriafilmcommission.org/index.php?module=loadContenutoSub&nome=23
scrivono che è stato girato anche a Todi.

Orsobalzo ebbe a dire:
Mi sembra strano, ma qui:
http://www.umbriafilmcommission.org/index.php?module=loadContenutoSub&nome=23
scrivono che è stato girato anche a Todi.

Ne avevamo già parlato. Mi pare smentendo del tutto la cosa.

Magari qualche interno, ma esterni a Todi non mi pare proprio...

Dopo aver visto i vostri bellissimi speciali, era quello che pensavo.