Passaggi tv di Impact Earth - Film (2015)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 12/12/20 DAL DAVINOTTI
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  • Mediocre, ma con un suo perché:
    Marcel M.J. Davinotti jr.

IN TV/SATELLITE

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  • Siska80 • 28/01/21 13:50
    Comunicazione esterna - 668 interventi
    28/01/21 ore 15:10 su Iris
    Tim Harrison (Curry), acuto funzionario della NASA finito in disgrazia per aver previsto l'impatto di un asteroide sulla Terra e aver diffuso la notizia generando il panico nel mondo intero prima che i metoriti si disintegrassero poi invece senza conseguenze, si ritrova a causa di ciò senza lavoro e senza famiglia. Quando otto anni dopo, passato a insegnare astronomia all'università, la sua bella assistente (Carver) gli annuncia di aver studiato a fondo la traiettoria di un asteroide scoprendo che colliderà col nostro pianeta, non fatica a immaginarsi nei panni di Pierino...Leggi tutto che grida al lupo... “Sei sicura? Hai ricontrollato bene? I calcoli tornano tutti?”. Parrebbe proprio di sì, anche perché Julie ha un QI superiore alla media. E il vecchio sodale di Tim, l'ormai anziano Herbert (Berenger), altra eminenza grigia del campo, le dà ragione, per quanto trovi qualcosa di strano nel fatto di saperla così attraente (“cervello e bellezza sono una rara combinazione”). Che fare? Tim ormai conta meno di zero e presso il governo ha la credibilità di un clown, Herbert non ha i soldi per investire in un'operazione di monitoraggio completa e insomma... si va avanti così verso il disastro, visto che alla NASA nessuno pare essersi accorto nemmeno di striscio dell'asteroide, nonostante stia a poche ore dalla Terra... Ci prova Julie allora, che carica sui social un video presto virale in cui avverte del pericolo. Le credono tutti e quindi nuove scene di panico, sommosse, fughe di massa... ma stavolta non è uno scherzo e i meteoroidi cominciano a cadere davvero dando il via all'effetto speciale più abusato del cinema catastrofico degli ultimi anni (subito dopo l'asfalto che sgretolandosi apre fosse di fuoco sulle strade): bolidi incendiari che sibilano nei cieli delle città colpendole ma concentrandosi – tanto per cambiare – sulla statale dove i nostri poveri eroi stanno cercando di raggiungere in gran fretta la casa di campagna di Herbert, dotata di lussuosissimo rifugio antiatomico: un bombardamento di fuoco che fa sobbalzare l'auto nella quale l'ex moglie (Langton) e Julie stavano cominciando a beccarsi per il cuore di Tim. E se la storia è ovviamente quanto di più trito si possa ideare per un film del genere, va detto che invece sceneggiatura e interpretazioni sono sopra la media: dialoghi (relativamente) curati, attori non straordinari ma che nel ruolo si calano bene. Curry è l'eroe tutto d'un pezzo che ama ancora l'ex moglie e soprattutto suo figlio, per quanto non possa oggettivamente ritrarsi di fronte alla dolcezza dell'assistente sexy e in gambissima, Brooke Langton sa come non rendersi odiosa in una parte (l'ex moglie, per l'appunto) che solitamente non lascia scampo, in film così, e persino la giovane Caitlin Carter funziona, a suo modo, come dolce ricercatrice, con un Tom Berenger che aggiunge un tocco s'ironia dall'alto di una classe - com'è evidente - superiore. Naturalmente l'ambito è quello della serie B con qualche mezzo in più della Zeta (gli effetti si limitano alle solite meteorate in testa ma almeno sono realizzati decentemente), però la regia regge con dignità la baracca e almeno nella prima parte non ci si annoia. Poi purtroppo si rientra negli standard del prodotto di routine e tra la lunga parentesi nel bosco (compresa di inutili violenze) e il finale col fiato sospeso (si fa per dire...) tocca sorbirsi la fase finale, durante la quale Berenger e soci, dalla loro postazione futuristica costruita all'interno del rifugio antiatomico (!) folta di radar e monitor che neanche alla NASA, escogitano il sistema per deviare l'asteroide mentre il governo (che in questi film si distingue sempre per grande creatività) si prepara a lanciare le immancabili atomiche, unica soluzione che gli USA sembrano in grado di architettare in casi come questi. Con qualche innesto da survivor-movie (i cattivoni che insidiano i piani dell'allegra famigliola allargata), timidi accenti rosa e una confezione dignitosa, si consuma un impact-movie modesto ma meno peggio di quanto si possa credere. Chiudi
    Marcel M.J. Davinotti jr.
  • Mco • 15/02/21 19:22
    Risorse umane - 9970 interventi
    17/02/21 ore 19:15 su Italia 2
    Tim Harrison (Curry), acuto funzionario della NASA finito in disgrazia per aver previsto l'impatto di un asteroide sulla Terra e aver diffuso la notizia generando il panico nel mondo intero prima che i metoriti si disintegrassero poi invece senza conseguenze, si ritrova a causa di ciò senza lavoro e senza famiglia. Quando otto anni dopo, passato a insegnare astronomia all'università, la sua bella assistente (Carver) gli annuncia di aver studiato a fondo la traiettoria di un asteroide scoprendo che colliderà col nostro pianeta, non fatica a immaginarsi nei panni di Pierino...Leggi tutto che grida al lupo... “Sei sicura? Hai ricontrollato bene? I calcoli tornano tutti?”. Parrebbe proprio di sì, anche perché Julie ha un QI superiore alla media. E il vecchio sodale di Tim, l'ormai anziano Herbert (Berenger), altra eminenza grigia del campo, le dà ragione, per quanto trovi qualcosa di strano nel fatto di saperla così attraente (“cervello e bellezza sono una rara combinazione”). Che fare? Tim ormai conta meno di zero e presso il governo ha la credibilità di un clown, Herbert non ha i soldi per investire in un'operazione di monitoraggio completa e insomma... si va avanti così verso il disastro, visto che alla NASA nessuno pare essersi accorto nemmeno di striscio dell'asteroide, nonostante stia a poche ore dalla Terra... Ci prova Julie allora, che carica sui social un video presto virale in cui avverte del pericolo. Le credono tutti e quindi nuove scene di panico, sommosse, fughe di massa... ma stavolta non è uno scherzo e i meteoroidi cominciano a cadere davvero dando il via all'effetto speciale più abusato del cinema catastrofico degli ultimi anni (subito dopo l'asfalto che sgretolandosi apre fosse di fuoco sulle strade): bolidi incendiari che sibilano nei cieli delle città colpendole ma concentrandosi – tanto per cambiare – sulla statale dove i nostri poveri eroi stanno cercando di raggiungere in gran fretta la casa di campagna di Herbert, dotata di lussuosissimo rifugio antiatomico: un bombardamento di fuoco che fa sobbalzare l'auto nella quale l'ex moglie (Langton) e Julie stavano cominciando a beccarsi per il cuore di Tim. E se la storia è ovviamente quanto di più trito si possa ideare per un film del genere, va detto che invece sceneggiatura e interpretazioni sono sopra la media: dialoghi (relativamente) curati, attori non straordinari ma che nel ruolo si calano bene. Curry è l'eroe tutto d'un pezzo che ama ancora l'ex moglie e soprattutto suo figlio, per quanto non possa oggettivamente ritrarsi di fronte alla dolcezza dell'assistente sexy e in gambissima, Brooke Langton sa come non rendersi odiosa in una parte (l'ex moglie, per l'appunto) che solitamente non lascia scampo, in film così, e persino la giovane Caitlin Carter funziona, a suo modo, come dolce ricercatrice, con un Tom Berenger che aggiunge un tocco s'ironia dall'alto di una classe - com'è evidente - superiore. Naturalmente l'ambito è quello della serie B con qualche mezzo in più della Zeta (gli effetti si limitano alle solite meteorate in testa ma almeno sono realizzati decentemente), però la regia regge con dignità la baracca e almeno nella prima parte non ci si annoia. Poi purtroppo si rientra negli standard del prodotto di routine e tra la lunga parentesi nel bosco (compresa di inutili violenze) e il finale col fiato sospeso (si fa per dire...) tocca sorbirsi la fase finale, durante la quale Berenger e soci, dalla loro postazione futuristica costruita all'interno del rifugio antiatomico (!) folta di radar e monitor che neanche alla NASA, escogitano il sistema per deviare l'asteroide mentre il governo (che in questi film si distingue sempre per grande creatività) si prepara a lanciare le immancabili atomiche, unica soluzione che gli USA sembrano in grado di architettare in casi come questi. Con qualche innesto da survivor-movie (i cattivoni che insidiano i piani dell'allegra famigliola allargata), timidi accenti rosa e una confezione dignitosa, si consuma un impact-movie modesto ma meno peggio di quanto si possa credere. Chiudi
    Marcel M.J. Davinotti jr.