Schramm • 19/02/16 13:19
Scrivano - 7694 interventi 1890. black river falls. una città interamente posseduta dal demonio, da un'epidemia psichica senza nome, da un esaurimento nervoso che si manifesta in un coro di crisi economiche repentine, banche che collassano, azioni balzane e comportamenti quanto meno eccentrici, catene di omicidi senza un perché o dal perché frivolissimo, suicidi come le margherite a fine marzo, manicomi che si riempiono, al pari di galere e cimiteri, in un contesto geografico paradossalmente vicino all'eden, il tutto per un ciclo di circa 15 anni. è un cripto-remake de
la città verrà distrutta all'alba? neanche per scherzo. è tutto vero, ed è la traduzione di un omonimo libro fotografico che spezza in crude e spettrali immagini le conseguenze di questo sabba impazzito di tutta un'area geografica. traduzione non tanto dictionale, quanto para-documentaria in un inspiegabile modo di fare e filmare che ci fa sentire i diretti interessati, e per un'ottantina di magici minuti è come se fossimo noi gli ebbri di follia anziché dei semplici testimoni che guardano, commentano e passano. non un film per evadere ma da occupare, da cui farsi invadere. raccomandato con tutta l'anima.
Ultima modifica: 19/02/16 13:26 da
Schramm
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Cotola, Daniela