Discussioni su Vanina Vanini - Film (1961)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 29/01/12 DAL BENEMERITO SAINTGIFTS
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  • Quello che si dice un buon film:
    Reeves
  • Non male, dopotutto:
    Saintgifts
  • Mediocre, ma con un suo perché:
    Zampanò
  • Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
    Daniela

DISCUSSIONE GENERALE

2 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Daniela • 22/08/20 11:51
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Scrive Legnani nelle curiosità:
    "Presentato a Venezia nel 1961, con attesa spasmodica del capolavoro, fu massacrato dalla critica. Lucherini ribattezzò la Milo Canina Canini."

    Vedendo e soprattutto ascoltando il film si comprende come l'epiteto non fosse del tutto infondato: a poche ore dal termine della visione mi fanno ancora male le orecchie.
    Il film non sarebbe stato comunque un capolavoro, ma avrebbe comunque avuto una propria dignità se non fosse stato per la scelta infelicissima della protagonista.
    Per quanto ho visto, solo due registi hanno saputo utilizzarne al meglio le doti. Il primo è ovviamente Fellini, che però l'ha utilizzata più che altro come ennesima incarnazione opima del suo ideale di bellezza femminile. Il secondo è Pietrangeli che in Adue e le compagne e nella La visita le ha offerto l'occasione per interpretare personaggi di donne vere e credibili che non fossero la proiezione di una figura dell' immaginario maschile.

  • B. Legnani • 22/08/20 11:59
    Pianificazione e progetti - 14964 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Scrive Legnani nelle curiosità:
    "Presentato a Venezia nel 1961, con attesa spasmodica del capolavoro, fu massacrato dalla critica. Lucherini ribattezzò la Milo Canina Canini."

    Vedendo e soprattutto ascoltando il film si comprende come l'epiteto non fosse del tutto infondato: a poche ore dal termine della visione mi fanno ancora male le orecchie.
    Il film non sarebbe stato comunque un capolavoro, ma avrebbe comunque avuto una propria dignità se non fosse stato per la scelta infelicissima della protagonista.
    Per quanto ho visto, solo due registi hanno saputo utilizzarne al meglio le doti. Il primo è ovviamente Fellini, che però l'ha utilizzata più che altro come ennesima incarnazione opima del suo ideale di bellezza femminile. Il secondo è Pietrangeli che in Adue e le compagne e nella La visita le ha offerto l'occasione per interpretare personaggi di donne vere e credibili che non fossero la proiezione di una figura dell' immaginario maschile.

    In LA VISITA mi è piaciuta molto. Avati la sfrutta bene in Il cuore altrove