Discussioni su Vajont - Film (2001)

DISCUSSIONE GENERALE

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  • Capannelle • 23/10/15 21:49
    Scrivano - 3486 interventi
    Daniela, contento tu l'abbia visto e condivido tutto quello che hai scritto; Paolini in effetti era di un'altra pasta.
    Ultima modifica: 23/10/15 21:50 da Capannelle
  • Zender • 24/10/15 09:46
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Mah, non ho mai capito come si fanno a paragonare le due cose a dire il vero... Uno è un pezzo teatrale molto particolare, l'altro un film catastrofico. Due approcci diametralmente opposti. Fossero tratti dallo stesso testo capirei, ma qui c'è in comune solo lo stesso evento, nient'altro... Capirei di più persino un paragone con un documentario, voglio dire.
  • Daniela • 24/10/15 11:58
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    Beh, Zender, il paragone, certo forzato dato i due diversi media, sorge però quasi spontaneo in quanto lo stesso è il soggetto trattato, per cui viene da confrontarne il diverso impatto, almeno a livello emotivo: estremamente coinvolgente quello di Paolini, distaccato nel caso del film di Martinelli, ovviamente secondo il mio parere.

    Se dovessi considerare questo film come appartenente al genere catastrofico, al pari di Inferno di cristallo o Poseidon - tanto per citare i primi che mi vengono in mente - orienterei il giudizio su altri parametri: la storia è ben costruita ed appassinante? i personaggi sono interessanti? gli effetti speciali efficaci?
    Certo non mi verrebbe da confrontarlo con un monologo teatrale...

    Ma qui non si tratta di catastrofi immaginarie per quanto possano essere verosimili, oppure tanto lontane nel tempo da assumere una dimensione quasi mitica, qui viene affrontata una tragedia che brucia ancora. Attualità che non deriva dal fatto che siano trascorsi pochi decenni dall'evento, ma dal reiterarsi nel tempo di altri casi simili, anche se su scala ridotta: catastrofi in cui alla natura dà una decisiva spinta l'uomo.

    In altri termini, percepisco "Vajont" non come un catastrofico ma come come un film di cronaca, che tende a far riflettere su un evento storico, più o meno implicitamente "politico" nei suoi contenuti.
    E questo mi porta a confrontarlo con chi ha affrontato lo stesso argomento con le stesse finalità, anche se attraverso una forma di rappresentazione assai diversa.
  • Capannelle • 24/10/15 12:16
    Scrivano - 3486 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Mah, non ho mai capito come si fanno a paragonare le due cose a dire il vero... Uno è un pezzo teatrale molto particolare, l'altro un film catastrofico. Due approcci diametralmente opposti. Fossero tratti dallo stesso testo capirei, ma qui c'è in comune solo lo stesso evento, nient'altro... Capirei di più persino un paragone con un documentario, voglio dire.

    Si sono mele e pere, il paragone è forzato ma giudico la resa emozionale dei due lavori.
  • Zender • 24/10/15 17:10
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Beh Daniela, ma perché dici che non lo è, un catastrofico? La costruzione è quella classica del film catastrofico. Poi certo, è tragedia realmente accaduta e l'impatto emotivo sarà per forza di cose differente, però l'impianto mi pare quello. Capisco che il tema sia il medesimo, ma non riesco proprio a paragonarli, tanto sono diversi nelle intenzioni. Uno prima di tutto immagine, l'altro costruito in gran parte sulla voce e le inflessioni che abilmente gli dà Paolini.
  • Galbo • 25/10/15 17:33
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Ho apprezzato moltissimo il lavoro di Paolini, ma devo dire che il film di Martinelli gli è complementare, rappresenta una buona integrazione di quello.
  • Daniela • 26/10/15 10:49
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Beh Daniela, ma perché dici che non lo è, un catastrofico?

    Cerco di spiegarmi meglio. Non lo ritengo un "catastrofico" in senso stretto non tanto perché ispirato ad un avvenimento storico (dopotutto ci sono film di pari ispirazione catastrofici al 100%) quanto perché nel film la parte dedicata agli antecedenti (con connessa riflessione "politica"), è nettamente prevalente sulla rappresentazione dell'evento in se stesso, che giunge nella parte conclusiva ed occupa relativamente poco spazio dal punto di vista descrittivo, consistendo una manciata di sequenze assai brevi.

    Per questo mi pare un film drammatico che parla di ciò che ha reso possibile una catastrofe, non un catastrofico classico, genere che della descrizione della catastrofe stessa e delle sue conseguenze su scala più o meno ampia trova la sua ragion d'essere.

    Certo è un "distinguo" sul genere che, come spesso accade, risulta di scarsa importanza (Titanic è un drammatico o un catastrofico?), mi ci sono soffermata nel caso concreto solo per integrare il mio commento.
    Ultima modifica: 26/10/15 10:52 da Daniela
  • Zender • 26/10/15 11:22
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Ok, capito. Sì, ora non lo ricordo sufficientemente bene però in effetti la catalogazione in un genere ha poca importanza. E' un drammatico, certo, come può esserlo appunto Titanic. Volevo solo dire in fin dei conti che non riesco proprio ad associare i due "prodotti" (quelli di Paolini e di Martinelli), da tanto son diversi nell'impostazione. Tutto qui.