Discussioni su Millennium - Uomini che odiano le donne - Film (2011) | Pagina 1

In data 13/01/2012 ho visto il film originale per poter analizzare con cognizione di causa questo remake di Fincher.
Delusione non è abbastanza per definire la rabbia che ho dentro. Il mio voto sarà (*) in segno di protesta.
Da Ficheriano mi aspettavo un tessuto narrativo degno dei suoi capolavori tipo Zodiac e Seven. I titoli di testa mi facevano ben sperare perchè sono meravigliosi( anche Xamini l'ha sottolineato nei momenti da ricordare),poi purtroppo con lo scorrere della pellicola le delusioni si susseguono.
Senza spoilerare posso affermare che il cambiamento di certi elementi narrativi (tali da poter giustificare un remake cosi cronologicamente vicino) creano un tessuto poco chiaro e convincente. Poi manca del tutto l'atmosfera da giallo/thriller classico che era una delle armi vincenti dell'originale. Gli attori, tutti di primo rango, non demeritano ma non aggiungono nessuna sfumatura particolare.

Se volevano fare un'opera che si distaccava completamente dall'originale ci sono pienamente riusciti,ma a questo punto potevano cambiare soggetto e fare un altro film. Fincher spreca il proprio talento e la cosa mi fa inalberare. A parte la valutazione di protesta, la confezione (inclusa la fotografia) sono di prima classe e il voto sarebbe un 2 e mezzo.

Come si evince dal mio commento, a me il film è piaciuto parecchio e mi ha portato decisamente a ridimensionare il film svedese precedente. Trovo che Fincher abbia fatto un ottimo lavoro non solo dal punto di vista tecnico (quella che tu chiami confezione) ma anche nella sceneggiatura e nella direzione degli attori. Ho trovato azzeccatissima la scelta di Rooney Mara, forse un pò meno quella di Craig mentre trovo eccellenti gli attori di contorno. Chi conosce e ama i romanzi di Larsson sa come siano complessi e "densi" e la trasposizione di Fincher a me è sembrata la migliore possibile. Sicuramente non è il suo film migliore ma a me ha lasciato decisamente soddisfatto.

Concordo con Didda sugli splendidi titoli di testa.

Sono belli ma non c'entrano nulla con il resto, comunque. Sai da Zaillian pretendo sempre il massimo,invece con quest'opera si limita a fare il compitino. Ripeto qui di giallo non c'è niente e quindi l'operazione perde di senso.
Spoiler spoiler spoiler

Poi mettere nel finale il romanticismo, mi ha fatto capire che è una ricostruzione fatta ad hoc per piacere al pubblico americano.

Fine spoiler

Quando gli americani prendono i soggetti europei escono sempre con le ossa rotte. E lo dice uno che adoro il cinema americano.

Didda23 ebbe a dire:
Sono belli ma non c'entrano nulla con il resto, comunque. Sai da Zaillian pretendo sempre il massimo,invece con quest'opera si limita a fare il compitino. Ripeto qui di giallo non c'è niente e quindi l'operazione perde di senso.
Spoiler spoiler spoiler

Poi mettere nel finale il romanticismo, mi ha fatto capire che è una ricostruzione fatta ad hoc per piacere al pubblico americano.

Fine spoiler

Quando gli americani prendono i soggetti europei escono sempre con le ossa rotte. E lo dice uno che adoro il cinema americano.

sarà come dici tu ma il finale è preso pari pari dal libro....

Quindi tu che hai letto il libro mi puoi dire se l'adattamento di Fincher è migliore di quello di Oplev?

Didda23 ebbe a dire:
Quindi tu che hai letto il libro mi puoi dire se l'adattamento di Fincher è migliore di quello di Oplev?

a mio parere sì

Leggendo il commento di Disorder mi trovo daccordo con la sua speranza che Fincher completi la trilogia visto che il livello del secondo e terzo film era piuttosto basso.

Io spero che Fincher faccia film più personali e lasci perdere questa trilogia.

La Rapace era il pezzo forte dell'originale, film che aveva ombre e luci.

Vedo che la Mara è altrettanto importante per giudicare il remake: chi l'ha trovata una gradita sorpresa e chi un brodino riscaldato.

Per me la vera sorpresa del film è Daniel Craig, che da vita ad un Mikael molto più incisivo dell'omologo svedese.
Sarà anche merito della direzione e della sceneggiatura, che gli regala qualche sfumatura in più rispetto a prima.
Rooney Mara è stata una scelta azzeccata ma non supera ne fà dimenticare Noomi Rapace. Nel mio immaginario il volto di Lisbeth Salander è ancora il suo.

@Rebis
complimenti per la tua recensione, davvero ben fatta

Grazie Galbo, sei molto gentile :)

I vostri commenti mi hanno fatto talmente incuriosire che oggi vado al cinema a vederlo.
Essendo un remake, avevo deciso di recuperarlo
con calma in dvd, ma le recensioni molto positive di alcuni di voi, spingono alla visione istantanea. A stasera per il commento.

Cotola ebbe a dire:
I vostri commenti mi hanno fatto talmente incuriosire che oggi vado al cinema a vederlo.
Essendo un remake, avevo deciso di recuperarlo
con calma in dvd, ma le recensioni molto positive di alcuni di voi, spingono alla visione istantanea. A stasera per il commento.

a mio parere merita una visione sul grande schermo, sono curioso di conoscere il tuo giudizio.....

Anche per me è assolutamente da cinema: i titoli di testa poi sono studiati proprio per il buio della sala. Comunque da quanto ho letto in giro più che di remake si tratterebbe di un riadattamento del romanzo...

Per me si può dire tutto il bene possibile di questo remake (e in parte condivido gli apprezzamenti); e tuttavia continuo a considerarlo inutile. Per le seguenti ragioni:
1) il film non è - a mio parere - significativamente migliore del lavoro di Oplev, per di più seguendolo a solo un paio d'anni di distanza (non è una cosa un po' inelegante? Come a voler dire "adesso ti faccio vedere io come si fa...")
2) Globalmente parlando - e sempre a mio parere, ovvio - gli attori perdono il confronto con quelli dell'originale. Non solo la Rapace mi sembra più incisiva della Mara (che pure, però, non sfigura, bisogna dargliene atto), ma lo stesso Craig non lo trovo esattamente in parte (e credo che chiunque abbia letto il romanzo possa capire il mio giudizio): Nyqvist poteva pure essere meno "duro" e macho, ma sicuramente era più conforme al personaggio di Kalle Blomqvist.
3) la sceneggiatura del primo film era più chiara e lineare, fruibile tranquillamente anche da chi non ha letto il romanzo di Larsson. Nel film di Fincher le cose sono molto meno esplicite, e in questo caso la conoscenza del romanzo sembra quasi necessaria per capire tutti i passaggi, anche quelli piuttosto ellittici che alzano sì il ritmo, ma a scapito della comprensibilità.
4) a proposito di ritmo: il film di Fincher si mangia di brutto quello di Oplev, più compassato e meditabondo. Eppure, proprio la scansione "lenta" dell'originale svedese riusciva ad essere fedele al testo, a dare un'impronta inconfondibile di thriller cerebrale, mentre nel remake le sequenze relative alle indagini (che sono la quintessenza del lavoro di Larsson) sono a volte un po' frettolose e superficiali.
Ecco perchè la mia opinione, pur apprezzando il prodotto, resta quella di un film sostanzialmente superfluo.

Beh, Greymouser un film non vive necessariamente di raffronti: io non ho visto il film di Oplev (e non lo vedrò) e non ho letto il libro di Larsson (e non lo leggerò). Per me il film di Fincher funziona benissimo come film di Fincher e basta: è un ottimo thriller, con personaggi carismatici e complessi (cosa che accade di rado), narrativamente stratificato e intrigante e costruito con un piglio autoriale che seduce (per quanto fatto su commissione). Francamente non saprei chiedere di più...

Rebis ebbe a dire:
Beh, Greymouser un film non vive necessariamente di raffronti

Beh, io credo invece che un remake viva anche e necessariamente di raffronti.
Se non hai letto il libro e non hai visto il film originale, va benissimo. E' normale che trovi ottimo il film di Fincher.
Ma, siccome io ho letto il libro e visto il film di Oplev, mi dovrai consentire di giudicare il remake di Fincher anche attraverso i raffronti, com'è umano che sia, visto che nessuno può far tabula rasa della propria mente. :)

Certo Greymouser, anche se personalmente credo si possa sempre prescindere dai raffronti, specie quando più che di remake (da film a film) si tratta di riadattamento (da libro a film). Per dire: non credo valuteremo il Dracula di Argento sulla base del romanzo o delle centinaia di pellicole tratte dal romanzo di Stoker...