Discussioni su Un'ombra nel buio - Film (1975)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 18/07/17 DAL BENEMERITO HERRKINSKI
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  • Non male, dopotutto:
    Herrkinski
  • Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
    Gestarsh99

DISCUSSIONE GENERALE

4 post
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  • Gestarsh99 • 18/11/19 19:28
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Chi avrà già avuto occasione di visionare e apprezzare il prototipo hard cui fa eco questo quasi-remake (vale a dire Forced entry, anno 1973, uno dei porno americani più sordidi, cupi, malsani e oscuri mai realizzati nella golden age), non potrà che convenire sul fatto che l'originale sia di tutt'altra pasta qualitativa.

    La pellicola precedente di Shaun Costello, oltre a vantare la belluina quanto nauseante presenza scenica di Harry Reems (un veterano del "dirty cinema" nei panni di un veterano della "dirty war" per antonomasia), affondava il coltello nella piaga degli orrori del Vietnam e delle sue ripercussioni sociali e mentali (peraltro, in geniale anticipo rispetto a opere d'impatto come Taxi driver, Combat shock e Allucinazione perversa), ricorrendo a un sorprendente montaggio allucinato capace di alternare in modo straordinariamente efficace sconvolgenti immagini di repertorio in bianco e nero (provenienti dal Vietnam) al girovagare del folle protagonista tra le strade della Grande Mela.
    La tensione palpabile che il film piano pianino accumulava nel suo delirante percorso era inoltre acuita da un lugubre accompagnamento musicale - ora minimale, ora folcloristico/tribale - in grado a più riprese di far accapponare la pelle nel vero senso del termine.

    Questo rimpastino soft firmato da Jim Sotos non presenta nessuno dei connotati scioccanti sin qui esposti, e sceglie di appiattirsi in maniera grigia sulle anonime gesta di un altrettanto anonimo violentatore come tanti se ne vedono al cinema (bolsamente interpretato dal gorillesco carneade Ron Max).

    Succo del discorso: non fatevi scappare l'opera originale, un pugno nello stomaco e nel cervello difficilmente eguagliabile.
  • Herrkinski • 18/11/19 21:32
    Consigliere avanzato - 2631 interventi
    Sì, decisamente inferiore al prototipo XXX; a conti fatti non mi ha lasciato molto, infatti l'ho visto un paio d'anni fa e me ne ricordo ben poco. Mi sembrava tuttavia decoroso e nella media dei prodotti dell'epoca, se sganciato dal modello originale.
  • Buiomega71 • 18/11/19 22:37
    Consigliere - 25998 interventi
    Francamente ricordo poco dello "stalking movie" sotosiano. Visto la notte dei secoli sulla non eccelsa vhs Multivision

    Ma lo rammento (per quel che posso rammentare) come un buon filmaccio di genere (eppoi la Roberts angariata dal sordido e untuoso meccanico aveva un suo perchè, e l'atmosfera zozzerella faceva capolino quà e là). Ma per un'approfondimento più corposo dovrei rivederlo.

    Ovviamente paragone impietoso con il laido piccolo gioiello costelliano.

    Anche se Waterpower (attribuito a Gerard Damiano ma farina del sacco di Costello) le è nettamente superiore per quanto mi riguarda. L' ossessione perversa per l'enema perpretata da Gillis fa impallidire le sudice imprese del deviato Reemes ( che seppur fetido in quel ruolo, non riesco a scinderlo dal dottore imbecille di GOLA PROFONDA).

    Perchè il sudaticcio Jamie Gillis, schizzato reduce del vietnam, che clisterizza vittime sacrificali femminili in quell'aura fetida alla Maniac difficilmente si scorda e la sporcizia ti rimane addosso per un bel pò.
    Ultima modifica: 18/11/19 22:53 da Buiomega71
  • Raremirko • 18/11/19 23:17
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    C'è da dire che Reems ne interpretò di cult movies...