Graf • 28/11/14 01:05
Fotocopista - 902 interventi Cani da rapina, Pulp Fiction, Kill Bill ….
Film dall'abbagliante evidenza artistica ma conquistata assassinando tutti generi cinematografici precedenti…
Un vero massacro.
La
competente platea davinottiana afferma che solo
Quentin Tarantino, nemmeno in tutti film, si è permesso una simile e carneficina? Che solo lui possiede la licenza di uccidere?
E meno male! Se tutti gli altri registi avessero seguito il suo esempio (
Oliver Stone, con questo film, ci è andato vicinissimo…) cosa sarebbe della realtà dei generi cinematografici? E dell’esistenza stessa del cinema?
Brandelli di sangue rappreso. Cadaveri in putrefazione. Il cinema avrebbe terminato di scrivere la sua storia.
Tarantino è un autore "pericoloso", da maneggiare con cura come la nitroglicerina perché può esplodere all'improvviso e mandare in mille pezzi le nostre certezze teoriche…
Qual è
l’esplosivo sovvertimento estetico realizzato di Quentin Tarantino, in soldoni?
Tarantino
ha completamente abolito la realtà, ha cancellato dai suoi occhi cinematografici la vita che si svolge, lì fuori dalla porta, tutti i santi giorni. Ha surrogato il mondo reale con il mondo del cinema e ha sostituito la verosimiglianza raccontata dai film alla autenticità della concretezza storica.
Per Tarantino la plausibilità di una storia raccontata in un film (in un film precedente) è più vera dell'oggettività dei fatti presi direttamente dalle cronache quotidiane.
In parole povere, i film di Tarantino non si nutrono della realtà ma si nutrono di altri film.
Lui ha mangiato e digerito tutte le storie dei film che ha visto ma prima le ha uccise, le ha squartate, le ha spezzettate, le ha frollate e le ha prosciugate al sole del suo genio prima di ricrearle come ingredienti da manipolare a piacimento per le sue succulenti ricette….
A suo modo
un cannibale,
un mostro quasi autistico chiuso nel suo sofisticato mondo artistico che non ha uscite di sicurezze, vie di fuga e nemmeno finestre (la realtà è stata abolita…!), un mostro (di bravura) che non ha pietà di nulla e di nessun regista che lo ha preceduto…
Lui se li mangia tutti a colazione!
Tematica tarantiniana attualissima:
Il dramma di vivere intrappolati
nel mondo di caucciù dei mass media e non riuscire a sfondare la massiccia barriera che ci separa dalla realtà che ci viene incontro, ci libera e ci guarisce….
(Gran parte dei personaggi di Tarantino hanno
l'inconsistenza luminescente dell'ologramma, vittime scarnificate ed inconsapevoli dell’abolizione della realtà…. Hanno già vissuto
la loro vera vita in un altro film ma non ricordano dove e quando. Sono costretti alla reincarnazione....In un certo senso, il cinema di Tarantino possiede uno spirito buddista...)
Ultima modifica: 28/11/14 03:27 da
Graf
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