Buiomega71 • 1/08/15 09:38
Consigliere - 25937 interventi Buiomega71 presenta: La lunga estate del brivido dell'imprevisto- 23 Inediti non davinottabili
L'incipt prometteva bene, perchè l'atmosfera alla "home invasion" faceva ben sperare, e si odorava l'aria dei classici del genere, sia precedenti (
Un Urlo nelle Tenebre), che futuri (
Them,
The Strangers), con l'attore da bancarella Wayne Crawford (che scrive e produce-insieme all'Andrew Lane di
Passione Mortale- e si può dire che sia il vero autore del film, e che assomiglia a Jamie Gillis) e Kay Lenz (l'indimenticabile ragazzina/hippie di
Breezy) che acquistano una splendida villa in un quartiere residenziale di Los Ageles. Il loro nido d'amore, però, viene funestato da alcuni intrusi (una gang di portoricani) che (probabilmente) odiano la bella e felice borghesia. Cominciano così gli atti vandalici in piena notte (furti di autoradio nelle automobili, spazzatura gettata nel giardino, la casa devastata e oltraggiata con scritte sui muri e messa sottosopra). Come e logico la polizia ci passa sopra giudicandole ragazzate, ma quando, una notte, un intruso entra in casa loro e Crawford imbraccia il fucile e spara colpendo in pieno l'invasore, il film comincia a afflosciarsi e a diventare la solita solfa sul pro o sui contro sulla giustizia privata di cittadini onesti.
Se fino a quel momento il film teneva (anche se diretto malamente e fotografato peggio), la noia e la banalità prendono subito il sopravvento, con pessime scelte di sceneggiatura (Crawford, dispiaciuto, va a chiedere scusa alla madre del ragazzo che ha ucciso e che le ha violato il domicilio-ma perchè?-) e un mare di chiacchiere inutili.
Unica scena degna di nota e l'irruzione della polizia in casa di Crawford e consorte, dove lui ha appena sparato all'intruso notturno. I poliziotti si gettano su Crawford che imbraccia ancora il fucile lo malmenano e lo ammanettano, sotto gli occhi terrorizzati della moglie che li implora di smettere, credendo che sia lui l'intruso!
Verso la fine (quando marito e moglie si spostano nella casetta di campagna) c'è qualche sussulto (l'assalto notturno della gang nella villetta campagnola, con Kay Lenz terrorizzata e armata di fucile, e "loro" che sfondano le finestre per entrare, aveva certi echi dei primi lavori craveniani (
Le Colline Hanno gli Occhi) e la stessa gang di "invasori" ricordavano gli "apache carpenteriani" di
Distretto 13, che finisce, però, a pistolettate come nel più convenzionale telefilm
Peccato, perchè il potenziale c'era, alcuni minacciosi squarci notturni fuori dalla villa non sono male, ma il tutto e gestito pedissequamente e senza personalità. Non aiutano di certo la pessima fotografia, le brutte musiche di Robert O'Ragland e il terribile doppiaggio italiano da film porno
Primo e unico film da regista di un attrice piuttosto affermata
Un occasione buttata alle ortiche, perchè se ci avessero creduto fino in fondo ne sarebbe uscito un interessante "home invasion", invece di un blando filmetto dallo spessore di un telefilm pomeridiano.
Momento cult: Veramente sono due. Il primo Coleen Camp poliziotta pin-up e un pò svampita, innamorata di un idiota patentato, che stà in scena nei primi minuti del film eppoi sparisce. Il secondo il tecnico per l'allacciatura del telefono, una gnoccona con visino da paciocotta/porcellina alla Linda Blair. Ma l'apoteosi avviene quando due poliziotti chiamati dalla coppia per la violazione di domicilio e atti vandalici, ispezionano la casa parlando dei fattacci loro, dell'auto con cambio automatico che ha preso uno e l'altro che la vuole collaudare!
Buiomega71