Gestarsh99 • 7/02/12 19:10
Vice capo scrivano - 21546 interventi Finalmente è arrivato il benedetto debutto nel lungometraggio di Paddy Considine (indimenticato protagonista di
Cinque giorni di vendetta), con una vicenda molto alla Loach, fatta di solitudine, violenza, emarginazione, aiuto reciproco e desiderio di risalire dal fondo.
All'ultimo Sundance Film Festival il film si è aggiudicato con largo margine tre dei più importanti riconoscimenti:
* "Miglior regia drammatica" (assegnato al regista Considine),
* "Premio della giuria alla miglior performance maschile" (assegnato a Peter Mullan)
* "Premio della giuria alla miglior performance femminile" (assegnato ad Olivia Colman).
Sia chiaro, nulla di nuovissimo nella storia, come anche nella forma "neo-neorealistica", ma due grandi intepretazioni da parte della Colman e di un Peter Mullan tosto ed intensissimo, a metà strada tra l'Eastwood più burbero e violento e il Keitel roso dalla perdizione di chiara marca ferrariana.
Un bel dramma del riscatto, in definitiva.
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