Discussioni su The lighthouse - Film (2019) | Pagina 2

DISCUSSIONE GENERALE

29 post
  • Bubobubo • 1/01/20 15:58
    Archivista in seconda - 271 interventi
    Per me è così, ma sono curioso di capire cosa ne penserai a visione ultimata :)
  • Schramm • 1/01/20 16:06
    Scrivano - 7694 interventi
    Bubobubo ebbe a dire:
    Per me è così, ma sono curioso di capire cosa ne penserai a visione ultimata :)

    le faremo sapere (il problema come sempre in siffatta risposta resta il quando...)
  • Daniela • 1/01/20 20:19
    Gran Burattinaio - 5926 interventi
    Cinecologo ebbe a dire:
    Sono anche curioso di leggere il commento di Daniela su questo di Eggers

    Prima vedo poi ne parlo. E vedrò certamente, avendo molto apprezzato il film precedente del regista mi incuriosisce scoprire se si è trattato di un isolato exploit o meno.
    Ultima modifica: 1/01/20 20:26 da Daniela
  • Cinecologo • 2/01/20 16:31
    Galoppino - 30 interventi
    Grazie a tutti dello scambio. Concludo concordando comunque con bubo circa il fatto che un leggero passo avanti rispetto alle streghe qui Eggers lo abbia fatto: il precedente è davvero poca, poca cosa sotto ogni aspetto
  • Daniela • 11/01/20 18:44
    Gran Burattinaio - 5926 interventi
    Cinecologo ebbe a dire:
    Grazie a tutti dello scambio. Concludo concordando comunque con bubo circa il fatto che un leggero passo avanti rispetto alle streghe qui Eggers lo abbia fatto: il precedente è davvero poca, poca cosa sotto ogni aspetto

    Visto ed apprezzato questo Lighthouse di cui ho appena inserito il commento.
    E'innegabile che il film attinga a diverse fonti, cinematografiche, letterarie e pittoriche, ma a mio parere questo non ne costituisce un limite, ma un arricchimento in quanto tali suggestioni sostengono una personale rielaborazione.
    Aggiungo che ho visto tutti i film che nel tuo primo post hai consigliato di comparare a Lighthouse, compreso il poco noto "A field in England".

    Quando al primo film del regista, totalmente in disaccordo, reputando The Witch uno degli horror più belli e rigorosi degli ultimi anni.
    Ultima modifica: 11/01/20 18:50 da Daniela
  • Bubobubo • 12/01/20 15:21
    Archivista in seconda - 271 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Cinecologo ebbe a dire:
    Grazie a tutti dello scambio. Concludo concordando comunque con bubo circa il fatto che un leggero passo avanti rispetto alle streghe qui Eggers lo abbia fatto: il precedente è davvero poca, poca cosa sotto ogni aspetto

    Visto ed apprezzato questo Lighthouse di cui ho appena inserito il commento.
    E'innegabile che il film attinga a diverse fonti, cinematografiche, letterarie e pittoriche, ma a mio parere questo non ne costituisce un limite, ma un arricchimento in quanto tali suggestioni sostengono una personale rielaborazione.
    Aggiungo che ho visto tutti i film che nel tuo primo post hai consigliato di comparare a Lighthouse, compreso il poco noto "A field in England".

    Quando al primo film del regista, totalmente in disaccordo, reputando The Witch uno degli horror più belli e rigorosi degli ultimi anni.


    D'accordissimo, come spesso accade. :)
  • Ruber • 25/03/20 06:41
    Formatore stagisti - 9246 interventi
    A mio giudizio insieme a “Gli occhi del mistero” i migliori horror degli ultimi anni. Questo ha in più una recitazione vintage, e la scelta di non usare il colore ma il b/n è stata più che azzeccata, vista anche la location isolata che rende tutto molto tetro.
  • Buiomega71 • 28/11/20 10:55
    Consigliere - 25998 interventi
    Il fattore che più di ogni altro emerge con funesta prepotenza è l'atmosfera, mai così putrida e umida (di un umido cancerogeno che ti entra nelle ossa, quasi a respirarne e a sentire la puzza di acqua marcia che pervade questo incubo amniotico di rara potenza evocativa e arcana), di un faro in capo al mondo che pare una delle sette porte dell'inferno alla stregua dell'Aldilà fulciano e del Sentinel winneriano, dove il mare (con i suoi segreti, i suoi miti, i suoi misteri) diventa lovecraftianamente il centro focale che tutto inghiotte e sovrasta.

    SPOILER

    Siccome Eggers, che Nettuno lo benedica, dà libera interpretazione agli oscuri e allucinogeni avvenimenti, mi farebbe comodo credere che Dafoe non sia solo il guardiano di un semplice faro, ma messo lì dalle divinità marine per far da sentinella ai loro misteri gelosamente custoditi, e che Pattinson lo voglia sfidare-sorta di ribelle miscredente-e decostituire, scatenando così le onniscenti forze marine e tutto ciò che tristemente e catastroficamente ne consegue.

    FINE SPOILER

    Ma aldilà delle chiavi di lettura (di cui ci si potrebbe sbizzarrirsi tirando mezzanotte), quello che resta è un viaggio nella follia, nel delirio, nella solitudine e nell'isolamento che crea mostri, tirando fuori la parte più crudele e belluina dell'essere umano.

    Quello che davvero conta sono le straordinarie visioni che l'autore di The VVitch mette in scena, tra cui una meravigliosa e mostruosamente incantevole sirena arenata, con il suo grido stridulo, il suo sesso oscenamente spalancato, la copula zulawskiana con Pattinson e tentacoli di creature yuzniane/gordoniane (Dafoe trasformato in Tritone, quella cosa che dentro il faro porta all'estasi Dafoe, tra viscidumi tentacolosi e non meglio identificati liquidi organici che colano dalla botola), Dafoe nudo che spara fasci di luce addosso a Pattinson che vede sè stesso (e qui mi sobbalzava, nei riverberi cinefaghi, un'altra opera sulla stessa linea di emertico fascino, quel capolavoro che è La Fortezza di Michael Mann).

    Cosa davvero in cima al faro? La domanda che ti batte in testa e anche tu, come Pattinson, vorresti prendere quelle chiavi e scoprire l'arcano che si cela dietro quella luce

    SPOILER

    Per poi scoprire, forse, una porta bidimensionale, una specie di navicella alla dottor Who, che fà così fanta70, che delude le attese, irrita, ma appunto perchè non spiegata (il monolite di 2001?) ne rafforza l'enigma e l'occulto)

    FINE SPOILER

    E tra sgradevolezze (Dafoe che si strofina sul letto andando sù e giù spiato da Pattinson), onanismi (Pattinson da sfogo alle sue voglie masturbandosi ammirando la statuina della sirena e sognando di penetrare quella "vera"), puzza di piscio e di sperma, di vecchiume e di latrina, il ripescaggio di una testa mozzata senza un occhio che diventa sepolcro per i granchi-chissà perche mi è venuta alla mente la sequenza quasi analoga dello Squalo spielberghiano, un gabbiano guercio particolarmente rompicoglioni e menagramo (il suo destino e tra le cose più truci mai filmate a riguardo sulla violenza agli animali), fino al terribile crescendo verso la dirittura di arrivo dove lo squilibrio mentale sfocia in feroce violenza, con Dafoe umiliato e trattato alla stregua di una cane al guinzaglio, poeianamente sepolto vivo, i dialoghi vanno di pari passo con la paranoia e la schizofrenia dell'insieme e sanguinose accettate sulla capoccia in furenti lotte corpo a corpo, poi la scoperta dell'antro infernale e una chiusa di agghiacciante bellezza e macabra poesia nel banchetto carnale dei gabbiani (dove Eggers si fa perdonare quello pacchiano di The VVitch).

    L'ossessivo suono sordo della nave in lontananza che rimbomba e che diventa allucinazione uditiva, quel bianco e nero che fomenta il fradiciume melmoso e acquitrinoso dell'insieme, il duro lavoro a cui è costretto Pattinson (cultissima la sequenza in cui và a gettare il piscio di entrambi e il vento glielo sbatte in faccia con ricevuta di ritorno), i dialoghi ficcanti, i pitali contenenti ogni immonda schifezza dal vomito , all'urina alle feci,  i terrificanti racconti marinari di Dafoe capitano Achab, le sbronze continue, i fiumi di alcool come se non ci fosse un domani, l'omosessualità che, ad un certo punto, non pare poi così latente, le scorregge di Dafoe, la pompa dell'acqua che butta melma nerastra e le continue menzogne dei due uomini, dove, perdendo il contatto con la realtà, non si sà più a chi credere, chi dice di essere chi e soprattutto viene a mancare l'identificazione di chi sia buono o di chi sia cattivo, facendo scemare le coordinate dell'identificazione e dl punto di vista (a questo proposito indicativa la sequenza della distruzione della scialuppa e dell'inseguimento "slasheriano" con accetta in mano) tra blackout mentali, stati di allucinazione progressiva e derive psicotiche.

    Sicuramente un'opera che germoglierà dentro piano piano, che deve sendimentare e metter le radici, da metabolizzare e di difficile giudizio da dare così a caldo.

    Eggers è bravo e sà di esserlo, originale e spiazzante, forse se la tira un pò ma potrebbe anche permetterselo a questo punto, che dalle streghe di Salem passa alle sirene del New England, con lo stesso livore (quì ben più carnale e laido) di coniugare i miti, la fiaba nerissima e una personalissima reinterpretazione del cinema della paura.

    Impeccabile il cast tecnico e artistico (Pattinson e Dafoe giganteggiano) e tra i creatori di sirene e Tritoni è un piacere leggere che ha partecipato sua maestà Adrien Morot.

    Tra le curiosità: Eggers ha dovuto rinunciare a mostrare un erezione di Pattinson (controfigurata) su insistenza del produttore per non cadere nel temuto divieto ai minori.

    Più penso alle riprese sul set di questo film, più mi viene da vomitare
    Robert Eggers dixit



    Ultima modifica: 28/11/20 15:10 da Buiomega71
  • Poppo • 8/12/23 11:29
    Galoppino - 465 interventi
    Bellissimo. C'è penuria di cinque pallini ultimamente.