Buiomega71 • 27/02/16 10:01
Consigliere - 25999 interventi ATTENZIONE AGLI SPOILER
Il discorso che facevo con Brainiac la settimana scorsa riguardo a
Honeymoon, sul mostrare e il non mostrare, instillare il dubbio e lasciare domande nello spettatore in
The Barrens calza a pannello.
Sì, perchè il papà adottivo dei
Saw riesce per quasi tutto il film a tenere un angoscia e una tensione davvero palpabili, con location boschive che tanto mi ricordavano
Blair Witch Project-dove Bousman ne fà un omaggio spudorato con gli intrecci appesi fuori dalla tenda dei campeggiatori-, la latente follia che attanaglia papà Richard Vineyard (un ottimo e jacktorrenciano Stephen Moyer), morso da Oscar (il suo pastore tedesco) che con le sembianze di un novello Cujo (ringhiante e sbavante) le trasmette la rabbia. L'uomo và per quattro giorni in campeggio con la sua famiglia, e comincia a soffrire di allucinazioni riguardanti il diavolo del New Jersey (una specie di chubacabra), di gelosie (verso la moglie e la figlia) e di precario equilibrio mentale
Bousman narra abilmente (tra boschi, campeggi, fiumi , accampamenti e alberi) un viaggio nella follia, supportato dalla fotografia "sporca" e quasi "amatoriale" di Joseph White e dalle belle musiche di Bobby Johnston (notevole il ritornello a mò di nenia carpenteriana), tra cervi sviscerati e agonizzanti in mezzo alla strada, carcasse di cani, racconti del terrore intorno al fuoco (come in
Fog o nel secondo
Venerdì 13), la storia di mamma Liz e dei suoi 13 figli e il patto con il diavolo del Jersey, corpi interamente coperti di sangue e gambe fratturate con fuorisucita dell'osso come nei
Saw (o come il povero Burt Reynolds in
Un tranquillo week end di paura), l'ottimo incipit con la montagna di carcasse e viscere pasteggiate dagli avvoltoi, l'attacco improvviso del puma (che quasi mi sembrava di vedere
Day of the Animals)
Insomma, Bousman sà il fatto suo e mostra di conoscere perfettamente i meccanismi oliati dell'angoscia e della suspence
E quando verso il finale si giunge al culmine e ti dici "Forse e come penso io, se fosse Bousman ha partorito un piccolo gioiellino", ecco che arriva la sorpresona che manda totalmente in vacca quanto di buono si era raccontato fino a quel momento
SPOILER
Ti sbuca d'improvviso il diavolo del Jersey (un mostrone alato gommoso che sembra uscito da un horror anni 80 di Kevin Tenney) e l'unico effetto che fà e quello di dire "Almeno Bousman non ha usato la CG, ma gli adorabili SFX ottantiani", eppoi casino, il mostro che si incazza e ...titoli di coda. Ma una volta finiti i titoli di coda ecco che il film continua con una chiusa tra le più inutili, stupide e sciape viste in vita mia.
FINE SPOILER
Un colpo d'ala ben poco entusiasmante che da un possibile pallinaggio che poteva sfiorare le *** palle, scende drasticamente a **
Peccato davvero, perchè gli ingredienti mescolati da Bousman (slasher ottantiano + follia + animal attack + stilemmi dal
Patrigno + leggende boschive di streghe e stregonerie) erano davvero un piatto forte e il regista aveva preso un andazzo che metteva l'adrenalina. Ma poi, con quel finale (e soprattutto il doppio finale a dir poco imbarazzante)...ARGHHHH!
Notevoli i titoli di testa stile
American Horror Story su una canzone simil-countryneggiante.
Note a margine: A parte la creazione in puro stile John Carl Buechler del mostro (ah, i cari effetti gommosi che adoro), noto che l'effettista Damon Bishop ha fatto un ottimo lavoro sugli animali dilaniati (il cervo sviscerato e agonizzante in mezzo alla strada e di un iperrealismo impressionante), mentre sui corpi dilaniati dei campeggiatori ci mette due salamelle sulla pancia per creare l'effetto "budelle estrirpate" di una pochezza disarmante!
Teddy
Greymouser, Digital, Pumpkh75, Lupus73
Buiomega71, Taxius, Rigoletto, Anthonyvm
Undying
Rufus68, Jena