Discussioni su Terror in the jungle - Film (1968)

Anthonyvm ebbe a dire:
Incredibile survival-movie che, sotto le sembianze di un canonicissimo film avventuroso di serie Z come se ne vedono tanti, si rivela un tripudio del brutto che merita una riscoperta.

Ma bisognerà arrivare alla fine per capirne in pieno la portata.
(Nd Zender: i disegni e i testi sono tutti di Anthonyvm e non pubblicati altrove).



Così iniziamo la nostra storia con un papà che accompagna il suo bimbo biondo platino all'aereo che lo condurrà dalla madre.



Ma non è il solo occupante dell'aereo: abbiamo una suora morta dentro una bara, un'attrice in cerca di successo, la parodia di un trio musicale pseudo-beat e, dulcis in fundo, anche una donna che è appena stata assolta dall'accusa di aver ammazzato il marito e di averne occultato i danari.



Il trio ci delizia con una canzone improvvisata per contentare un'annosa fan.



Ma non c'è tempo per sindacare sull'esibizione: a causa di una tempesta (dobbiamo fidarci delle parole dei piloti, dato che il cielo è reso invisibile da un filtro blu con opacità del 97% e a malapena scorgiamo la sagoma dell'aereo in cielo) il velivolo dovrà effettuare un atterraggio di emergenza in mezzo alla foresta pluviale in Perù.

Non prima però che i passeggeri si allaccino il giubbotto salvagente con la celerità di un bradipo con reumatismi.



Visto che l'aereo è precipitato in acqua, la quasi totalità dei passeggeri risulta pressoché incolume...



Un massacro totale! Però il piccolo biondo e il suo inseparabile tigrotto sopravvivono e, a bordo della bara che una volta conteneva la suora morta, percorrono il fiume in cerca di aiuto.



Ecco che arrivano i famosi cacciatori di teste della foresta: diretti discendenti degli Inca e, in fatto di credibilità, degni avversari della tribù antropofaga di Cannibal terror. Hanno freccette al curaro e si divertono a sacrificare bambini al loro dio Sole. Il piccolo biondo attira la loro attenzione...



Insomma, la tribù scambia il bambino (sempre col suo tigrotto appresso, non dimentichiamolo) per una specie di piccolo messia o qualcosa del genere. Peccato che uno dei selvaggi, con evidenti pulsioni infanticide, cerchi di convincere il loro re a uccidere il marmocchio perché in cielo ci sono troppe nuvole...

È difficile star dietro alla logica di questa tribù, ma andiamo avanti...



E così si parte all'avventura!

Be', non esattamente. In realtà il padre passa da un prete all'altro in cerca di informazioni, e per una ventina di minuti succede poco e nulla.
In compenso facciamo la conoscenza di padre Joshua, malinconico missionario disilluso, e di un soccorritore peruviano, entrambi arricchiti da un doppiaggio razzista da cartone animato.



E dopo altri balletti e canti inutili, si arriva all'atto finale: gli indigeni decidono infine di sacrificare il bimbo biondo, ma qualcuno ha un ripensamento e la situazione sfocia in una devastazione deodatiana fra fuoco, fiamme e accoltellamenti.



Il selvaggio infanticida insegue il bambino per la foresta, lo acciuffa e si prepara a soddisfare le sue irresistibili manie criminose...



Il peluche prende vita, si trasforma in un felino in carne e ossa e attacca il cattivone!



Evidentemente c'era un fondo di verità sulla natura divina del bimbo biondo... Il motivo per cui si sia palesata solo adesso, circa la centoventesima volta che il piccolo rischia di lasciarci le penne, non si saprà mai.



Be', alla fine il bimbo biondo finisce nelle sabbie mobili (ed è forse l'unica scena realistica del film, dato che non affonda completamente), ma all'ultimo momento super-papà, il peruviano soccorritore e il prete senza fede (ma ora non più) arrivano e lo traggono in salvo.

Fine.

Nonostante gli evidenti limiti di budget e di tecnica, Terror in the jungle si rivela un film profondo e complesso, dove regna un vago pessimismo. Il leitmotiv dell'opera è la crisi esistenziale dell'uomo moderno: fra coppie sposate in procinto di divorziare, assassine che la fanno franca, preti depressi e interi equilibri sociali sulla via del disfacimento. Nessuno è esonerato, né i figli della società dei consumi né le tribù primitive: l'ombra nefasta del tracollo di consolidate certezze e di antichi valori è un manto buio (anzi, blu... come il filtro usato nel film per le scene di notte) che avvolge l'essere umano di qualsiasi ceto e di qualunque credo. Ed è una condizione che non prevede scappatoie: solo un improbabile deus-ex-machina potrebbe mettere ordine in questo caos dilagante.

Detta in parole semplici...


Scusa, Zender, non so se sto violando le regole del forum, ma volevo provarci lo stesso... :)

Dipende. Da dove vengono i disegni e da dove sono presi? Non vedo traccia dell'autore. Se sei tu e non sono pubblicati altrove complimenti, se non sei tu è bene evitare di metterli e lasciare le tue parole.

Zender ebbe a dire:
Dipende. Da dove vengono i disegni e da dove sono presi? Non vedo traccia dell'autore. Se sei tu e non sono pubblicati altrove complimenti, se non sei tu è bene evitare di metterli e lasciare le tue parole.

No, certamente, tutta opera mia. Era per essere sicuro che non ci fossero regole specifiche per media extra-testuali e per limiti di immagini. Ho pensato la cosa per il forum, quindi è una "esclusiva" davinottica. Ti ringrazio per i complimenti! ^^

In questo caso raddoppio e anzi triplico i complimenti visto che non ci avrei mai creduto se non me lo dicevi e accetto volentieri che tu abbia messo tutto in png invece che in jpg e di averli tutti risistemati per caricarli sul server. Evidentemente sei un illustratore perché i disegni sono splendidi! L'idea è un po' quella dei mitici Disegni & Caviglia, che a questo punto conoscerai di certo. Teoricamente non è una curiosità e contiene "pareri personali" che non sarebbero consentiti, però mi viene voglia di metter tutto in curiosità, è davvero un lavorone!!!

PS: ti ho spedito una mail. Se non ti è arrivata perché l'indirizzo è vecchio scrivimi se puoi a contattaci > zender che ti rispondo.

Ormai è consolidato, non solo Anthonyvm è tra i miei utenti davinottiani preferiti (se non fossi certo, direi di avere un figlio illegittimo) ma pure un artista a tutto tondo (altro che le bambinesche farloccandine buiesche!)

Eppoi credo che le simpaticissime vignette alla Disegni & Caviglia siano un unicum sul Davinotti da parte di un utente (e che utente).

Clap, clap, clap

Ho fatto bene a tenerti d'occhio ragazzo! ;)

Complimenti vivissimi Anthonyvm!

Mi accodo ai complimenti fatti dagli illustri colleghi. Una grandissima idea, personale, che allegerisce la portata dei tuoi (sempre) significativi interventi. Grazie per l'esclusiva che hai regalato alla famiglia davinottica.

Complimenti, bellissimo!

Accidenti, grazie mille a tutti quanti! :D Davvero, sono più che lieto che questo esperimento disegniecavigliesco abbia avuto buon esito. Un buon modo per coniugare cartoonismo e cinefilia. ;)

Per Zender: mail ricevuta... Grazie ancora!

Davvero complimenti ad Anthonyvm. Sembra il lavoro di un professionista.

L'espressione del tizio mentre l'aereo precipita mi ha commosso. 

Daniela ebbe a dire:

L'espressione del tizio mentre l'aereo precipita mi ha commosso. 

So esattamente cosa intendi! :')