Undying • 9/09/09 13:14
Risorse umane - 7574 interventi Taxi Girl è una commedia scatenata, surreale, incredibile, con un finale (ritmato a tempo di "
O che bel castello, marcondirondirondello") al quale l'attore
Enzo Liberti, indignato, s'è rifiutato di partecipare: eppure, di quelle dirette da
Tarantini, Mereghetti è una pellicola che stima e arriva persino a paragonarla allo stile grottesco tipico di
Mel Brooks.
Quello che è evidente è che il regista attacca, in maniera satirica, buona parte del cinema poliziesco (al quale lui stesso ha aderito).
Lo si intuisce palesemente dalle varie battute sparse qua e là.
Ad un certo punto, per esempio, c'è una troupe che gira un film (nel film), dal titolo:
La delinquenza imperversa, la polizia non ne può più.
La Fenech, che ne ha interrotto le riprese, ne parla in questi termini: "
Roma trema, Frascati piagne, Viterbo si sente male.... capito er genere?"
Gianfranco D'Angelo interpreta un personaggio con la fissa dei polizieschi e nomina, a più riprese,
Charles Bronson,
Tomas Milian e
Fabio Testi e, all'ennesima minchiata commessa, si becca la seguente affermazione:
"
Testi sì.... ma de cazzo!"
Oltre ai dialoghi, alcuni personaggi (Enzo Cannavale) e determinate azioni (le snervanti sequenze con inseguimenti deliranti) avvalorano l'ipotesi più sopra citata.
Ultima modifica: 9/09/09 13:34 da
Undying
Furetto60
Plauto, Dusso, Pessoa
124c, Daidae, Mco, Trivex
Rogerone, Markus, Siska80, Gabrius79
Undying, Homesick