Discussioni su Survival of the dead - L'isola dei sopravvissuti - Film (2009)

DISCUSSIONE GENERALE

34 post
  • Zender • 17/07/17 08:08
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Incredibile, un vero fulmine a ciel sereno! Dire quanto ho amato i suoi zombi è impossibile. Sono stati la mia prima vera paura (l'alba), il mio primo orrore in bianco e nero (la notte), il mio primo incubo ad occhi aperti (il giorno). A molti ha fatto conoscere per la prima volta l'orrore vero su schermo. I suoi meriti sono indiscussi e smisurati, nel genere.
  • Caesars • 17/07/17 08:20
    Scrivano - 16810 interventi
    Bruttissima notizia. Era ancora giovane. Spiace tantissimo.
  • Digital • 17/07/17 08:29
    Portaborse - 3994 interventi
    Notizia che fa male; RIP George. :(
  • Didda23 • 17/07/17 09:24
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Se ne va uno dei grandi maestri dell'orrore. Le sue opere rimarranno intramontabili.
  • Pumpkh75 • 17/07/17 10:43
    Addetto riparazione hardware - 433 interventi
    Proprio l'altra sera ho rivisto Zombi, apprezzandone nuovamente la potenza e oggi questa triste notizia...
    Regista fondamentale, tra i 4 o 5 più importanti della storia del cinema horror, amatissimo e inventore di un vero e proprio genere.
    Grazie George.
  • Herrkinski • 17/07/17 10:58
    Consigliere avanzato - 2632 interventi
    Grave perdita. Come Carpenter, un regista che oltre a segnare pagine fondamentali dell'horror era anche molto preparato intellettualmente. Ha sbagliato veramente pochissimi film per i miei gusti. Zombi e Wampyr rimarranno sempre tra i miei horror preferiti.
  • Schramm • 17/07/17 12:14
    Scrivano - 7694 interventi
    ...George, torna presto!!!!
  • Rebis • 17/07/17 17:00
    Compilatore d’emergenza - 4420 interventi
    La scomparsa di nessun'altro regista mi ha causato così tanto dolore come quella di Romero. Un grumo insolubile del quale non comprendo a fondo le ragioni. Forse perché i suoi film hanno modificato profondamente il mio sguardo sul cinema horror ed è stato per questo un amico e un maestro; forse perché la sua presenza rappresentava per me il valore umano della resistenza (al sistema economico, politico, sociale), la perseveranza e l'onestà davanti a tutto. Pochi altri registi sono riusciti a rimanere attivi come lui fino all'ultimo nonostante le continue ingerenze, la sfiducia e le prevaricazioni subite dai produttori: film manipolati e censurati, progetti cassati e sottratti all'ultimo. Forse perché, col suo candore, col suo sguardo dolce e fermo, col suo sorriso da ragazzino, ha rappresentato la concretezza possibile dell'ideale; lui assieme a King, Carpenter, Argento restano la banda di invincibili perdenti che hanno fatto la storia del genere continuando a nutrire l'epica del sognatore.

    Ti voglio bene George.
    Ultima modifica: 17/07/17 21:27 da Rebis
  • Buiomega71 • 17/07/17 17:27
    Consigliere - 25998 interventi
    Stamattina presto apparendo della morte di George Romero

    Panico, stato confusionale, ancora mezzo rincoglionito dal sonno

    E morto George Romero, si, ho letto bene, e morto per un cancro ai polmoni ( non c ' era intervista che non avesse la sigaretta accesa)

    E morto Romero, che stava lavorando ad un nuovo film sugli zombi, e con lui se ne va un pezzo della mia crescita da cinefilo, un pezzo della mia adolescenza ( quell' adolescenza venuta su a pane e Romero, per poi passare da Argento Carpenter, Craven, Hooper, Cohen, Dante e Cronenberg)

    Muore un pezzo di me, quel pezzo che si vedeva, quasi ogni sera, un film di Romero, studiandolo, sezionandolo, fagogitandolo

    Il mio primo incontro con Romero avvenne a 14 anni quando, in una sera di dicembre del 1985, Italiauno diede la prima visione di CREEPSHOW, fu amore a prima vista.

    Poi venne ZOMBI ( sempre su Italiauno, ridotto in poltiglia dai tagli censori) e poi fu storia

    Uno degli autori della new horror che sentivo più mio ( insieme a Hooper, De Palma e Craven), quello che più mi toccava da vicino

    Sino al GIORNO DEGLI ZOMBI conosco a memoria tutte le sue opere, consumate in VHS , in una visione feticistica e reiterata all' eccesso.

    Sento mio MARTIN ( titolo che Romero amava particolarmente, insieme ai CAVALIERI), sento mio LA STAGIONE DELLA STREGA ( che Romero definiva il suo ROSEMARY' S BABY, apertamente citato anche nel film), sento mio LA CITTÀ VERRÀ DISTRUTTA ALL' ALBA, che per me resta il film più politico e radicale di Romero ( per salvarsi bisogna distruggere, come dirà Tata Cuda a Martin)

    Poi ci sono i suoi zombi, quelli nel supermercato, quelli del consumismo, quelli nel bunker pietra tombale che il monumento a tutto lo zombi movie, passato , presente e futuro SU, AVANTI, MANGIATEEE

    Un omone grosso come un armadio a due ante ( cosi lo definisce Dario Argento nella sua biografia PAURA) che ha fatto metafore crudeli e pessimiste su un America meschina e ipocrita ( MARTIN ne e il manifesto più rappresentativo. Martin immagina che le sue vittime lo accolgano a braccia aperte-ma cosi non sarà- o donne della media borghesia si portano a casa l ' amante appena il marito e fuori per lavoro), e non solo nella saga zombesca

    Non ho mai creduto che, fuori dagli zombi, Romero sbagliasse il tiro, MARTIN, LA STAGIONE DELLA STREGA, I CAVALIERI sono li a dimostrarlo

    Mentre LA CITTÀ VERRÀ DISTRUTTA ALL ALBA e una cartina di tornasole amplifica la poetica romeriana ( i pazzi come gli zombi, l esercito ancor più ottuso e reazionario), IL GIORNO DEGLI ZOMBI ne e il punto di non ritorno di un pessimismo radicale e nichilista

    Cosi come un operazione all ' apparenza ludica e commerciale come CREEPSHOW, nasconda invece chiare zampate romeriane di assoluto cinismo ( l' episodio finale degli scarafaggi soprattutto)

    Il mio amore per Romero, però, e stato anche costellato da spine.

    Pur avendolo visto più volte, trovo MONKEY SHINES bruttissimo, televisivo e senza nerbo (anche se il finale alla GENERAL HOSPITAL e stato imposto dalla Orion), cosi come trovo terribile LA METÀ OSCURA, ancor più televisivo e soporifero, con quegli omicidi off screen, Timothy Hutton che se ne va in giro come un bulletto di periferia e un finale che più che agli UCCELLI, sembra la brutta copia di quello di MANHATTAN BABY

    Odiai Romero per questi due film all' epoca, un po come quando ti senti tradito dal tuo migliore amico

    Anche l' episodio di DUE OCCHI DIABOLICI fu una mezza delusione, un Romero spento e svogliato ( Argento stesso lo trovò pessimo, tanto che fece incrinare il loro rapporto)

    Non ho ancora visto BRUISER e nemmeno il gusto alla vaniglia di un cantante semi on THE road ( uno dei rari Romero fuori dal genere insieme a I CAVALIERI)

    E tra progetti kinghiani " soffiati" (LE NOTTI DI SALEM, L 'OMBRA DELLO SCORPIONE, CIMITERO VIVENTE) e bizzarri progetti annunciati mai realizzati ( APARTMENT LIVING, un remake del MUSEO DELLE CERE, l ' improbabile terzo atto del dottor Phibes e il remake in 3D di PROFONDO ROSSO) resta quel Romero combattivo, scomodo, poco accomodante, che si circondava di collaboratori fedeli, in una vera e propria Factory ( Tom Savini, Richard Rubinstein, Pasquale Bubba, Michael Gornick, John Harrison, John Amplas, l ex moglie Christine Forrest) ormai entrati nel cuore di ogni romeriano

    Scusate, ma non c e l ho fatta a scrivere solo due righe e un RIP, e come se fosse morto qualcuno che mi ha insegnato molto ( nell amore per il cinema e non solo)

    Adoravo il suo sorriso , quegli occhialoni grandissimi che lo rendevano buffissimo , nelle interviste, con la sigaretta tra le dita, quando entusiasta diceva che le erano piaciuti BLAIR WITCH PROJECT o il primo SAW. Mi mancherai zio George...

    Tutto cominciò quel tardo pomeriggio di cinquant'anni fa', quando in un piccolo cimitero un fratello e una sorella discutevano sull ' importanza dell' ora legale , poi, da lontano, tra le lapidi quell' uomo alto, pallido e barcollante...stanno venendo a prenderti Barbara.

    Sono venuti a prendere anche te, zio George ( come verranno da tutti prima o poi)

    Nell' attesa noi siamo qui, sulla terra, dove Dio ci ha lanciato una specie di maledizione, affinché potessimo vedere come' fatto l' inferno e il gallo canterà 205 volte, non prima di aver trattenuto il fiato...
    Ultima modifica: 18/07/17 00:54 da Buiomega71
  • Brainiac • 17/07/17 23:01
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    Nel 2009, in una delle rare volte che mi trovavo due euro in tasca, andai a Venezia a fare lo sciampagnone e a vedere giustappunto Survival. Lo trovai comunque bello, nonostante qualche trovata bislacca, e con tante ricchissime metafore sulla societá ammerregana saccheggiate negli anni a venire anche dalla celebre serie sugli Walkers che in tanti definisco "innovativa" o "rivoluzionaria". All'epoca, nel 2009, giá Romero non faceva più figo, ricordo certe stroncature che non te ne augurare. A fine spettacolo uscimmo a cercare Romero, che aveva presenziato. Un assistente ci avvertì di non disturbare il Maestro, "che era molto provato", disse. A me non sembró provato, scendeva la scale con un sorriso dolce. Scendemmo con lui anche noi, saremmo stati una trentina di nerd con le magliette dei gruppi prog o metal. Qualcuno accennò un saluto, ma per la maggior parte del tempo ricambiaviamo i suoi sguardi cercando di trasmettergli le dediche d'amore che leggo anche qui. Telepaticamente gli dicemmo: "zombi mi ha cambiato la vita", "il giorno degli zombi da bambino mi faceva immaginare orde di morti che uscivano dal verano per venirmi a mangiare", o semplicemente "grazie". Fu una bella camminata, rispettosa e piena d'amore.
  • Schramm • 18/07/17 11:56
    Scrivano - 7694 interventi
    Brainiac ebbe a dire:
    Fu una bella camminata, rispettosa e piena d'amore.

    the true walking dead!!
  • Mco • 18/07/17 18:56
    Risorse umane - 9970 interventi
    Bellissimo intervento Brainy, davvero una dichiarazione d'amore e riconoscenza preziosa!
    Magari da lassù ti (ci) legge...
  • Brainiac • 19/07/17 11:48
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    Brainiac ebbe a dire:
    Fu una bella camminata, rispettosa e piena d'amore.

    the true walking dead!!

    Guarda Schramm, stimo da sempre il tuo stile e faccio questa premessa perchè non vorrei che passasse il messaggio che mi surriscaldo, perchè così non è, ma non è la prima battuta del web sul "ritorno dall'oltretomba" che leggo su Romero e sinceramente, col rispetto per tutti, a me questa cosa non piace. Questo discorso rientra in una mia più generale avversione verso i "battutisti" da tastiera che affollano siti, blog e social e che non vedono l'ora di sganciare freddure caustiche sul primo vip che tira le cuoia, ma questo non è ovviamente il luogo per parlarne e naturalmente so benissimo che tu non sei uno fra questi. Il fatto è che nella mia percezione per Romero gli zombie erano un contrappasso brutale verso l'umanitá, quindi paradossalmente augurargli di tornare mi sembra un po' come accomunarlo a quanto di più lontano dall'idea di Vita ci possa essere. Lo so, in alcuni film c'è della tenerezza verso determinati non-morti (gli esperimenti "umanizzanti" di Day of the dead, o la caccia brutale del finale della Notte), e so pure che dalla sua intera filmografia esce fuori chiarissimamente che l'uomo è il "mostro" da temere. Ma ricordo l'ansia che provavo nel pre-finale di Zombi, l'angoscia per l'attesa del "ritorno" di uno dei protagonisti. Non glielo auguro, dannazione, neanche per scherzo. A mio modestissimo avviso le varianti "zombie-buono" sono solo scaltre disattese ad un canone da egli stesso fondato. Preistorici twist nella costruzione perpetua ed aggiornata (Diary of the dead e le nuove tecnologie, ad esempio) di un Immaginario sulla malvagitá umana. Personalmente non gli auguro di tornare, ma di riposare in pace.
    Ultima modifica: 19/07/17 11:53 da Brainiac
  • Schramm • 19/07/17 12:23
    Scrivano - 7694 interventi
    Brainiac ebbe a dire:
    i "battutisti" da tastiera che affollano siti, blog e social e che non vedono l'ora di sganciare freddure caustiche sul primo vip che tira le cuoia, ma questo non è ovviamente il luogo per parlarne e naturalmente so benissimo che tu non sei uno fra questi

    chiosa ultrarapida o zendyman ci spara in fronte: centri il (disap)punto. non è caustica ma profondamente affettuosa, e credo (spero, almeno tra noi che amiamo il suo operato dalla tenera età) sia più che lampante che fa capo e coda al desiderio di volerlo ancora tra noi (egoistico, considerato quanto la malattia lo stesse facendo soffrire a livelli di là dell'immaginabile), e al dispiacere di doversi mettere via che così non è/sarà. fosse stato un risentito fraintendimento, l'avrei trovato pazzesco, almeno da parte tua. anche perché, mi si passi anche quest'altra, zombi e il giorno degli zombi sono tra le pellicole che mi porterò nella bara.
    Ultima modifica: 19/07/17 12:24 da Schramm