Buiomega71 • 17/07/17 17:27
Consigliere - 25998 interventi Stamattina presto apparendo della morte di George Romero
Panico, stato confusionale, ancora mezzo rincoglionito dal sonno
E morto George Romero, si, ho letto bene, e morto per un cancro ai polmoni ( non c ' era intervista che non avesse la sigaretta accesa)
E morto Romero, che stava lavorando ad un nuovo film sugli zombi, e con lui se ne va un pezzo della mia crescita da cinefilo, un pezzo della mia adolescenza ( quell' adolescenza venuta su a pane e Romero, per poi passare da Argento Carpenter, Craven, Hooper, Cohen, Dante e Cronenberg)
Muore un pezzo di me, quel pezzo che si vedeva, quasi ogni sera, un film di Romero, studiandolo, sezionandolo, fagogitandolo
Il mio primo incontro con Romero avvenne a 14 anni quando, in una sera di dicembre del 1985, Italiauno diede la prima visione di CREEPSHOW, fu amore a prima vista.
Poi venne ZOMBI ( sempre su Italiauno, ridotto in poltiglia dai tagli censori) e poi fu storia
Uno degli autori della new horror che sentivo più mio ( insieme a Hooper, De Palma e Craven), quello che più mi toccava da vicino
Sino al GIORNO DEGLI ZOMBI conosco a memoria tutte le sue opere, consumate in VHS , in una visione feticistica e reiterata all' eccesso.
Sento mio MARTIN ( titolo che Romero amava particolarmente, insieme ai CAVALIERI), sento mio LA STAGIONE DELLA STREGA ( che Romero definiva il suo ROSEMARY' S BABY, apertamente citato anche nel film), sento mio LA CITTÀ VERRÀ DISTRUTTA ALL' ALBA, che per me resta il film più politico e radicale di Romero ( per salvarsi bisogna distruggere, come dirà Tata Cuda a Martin)
Poi ci sono i suoi zombi, quelli nel supermercato, quelli del consumismo, quelli nel bunker pietra tombale che il monumento a tutto lo zombi movie, passato , presente e futuro SU, AVANTI, MANGIATEEE
Un omone grosso come un armadio a due ante ( cosi lo definisce Dario Argento nella sua biografia PAURA) che ha fatto metafore crudeli e pessimiste su un America meschina e ipocrita ( MARTIN ne e il manifesto più rappresentativo. Martin immagina che le sue vittime lo accolgano a braccia aperte-ma cosi non sarà- o donne della media borghesia si portano a casa l ' amante appena il marito e fuori per lavoro), e non solo nella saga zombesca
Non ho mai creduto che, fuori dagli zombi, Romero sbagliasse il tiro, MARTIN, LA STAGIONE DELLA STREGA, I CAVALIERI sono li a dimostrarlo
Mentre LA CITTÀ VERRÀ DISTRUTTA ALL ALBA e una cartina di tornasole amplifica la poetica romeriana ( i pazzi come gli zombi, l esercito ancor più ottuso e reazionario), IL GIORNO DEGLI ZOMBI ne e il punto di non ritorno di un pessimismo radicale e nichilista
Cosi come un operazione all ' apparenza ludica e commerciale come CREEPSHOW, nasconda invece chiare zampate romeriane di assoluto cinismo ( l' episodio finale degli scarafaggi soprattutto)
Il mio amore per Romero, però, e stato anche costellato da spine.
Pur avendolo visto più volte, trovo MONKEY SHINES bruttissimo, televisivo e senza nerbo (anche se il finale alla GENERAL HOSPITAL e stato imposto dalla Orion), cosi come trovo terribile LA METÀ OSCURA, ancor più televisivo e soporifero, con quegli omicidi off screen, Timothy Hutton che se ne va in giro come un bulletto di periferia e un finale che più che agli UCCELLI, sembra la brutta copia di quello di MANHATTAN BABY
Odiai Romero per questi due film all' epoca, un po come quando ti senti tradito dal tuo migliore amico
Anche l' episodio di DUE OCCHI DIABOLICI fu una mezza delusione, un Romero spento e svogliato ( Argento stesso lo trovò pessimo, tanto che fece incrinare il loro rapporto)
Non ho ancora visto BRUISER e nemmeno il gusto alla vaniglia di un cantante semi on THE road ( uno dei rari Romero fuori dal genere insieme a I CAVALIERI)
E tra progetti kinghiani " soffiati" (LE NOTTI DI SALEM, L 'OMBRA DELLO SCORPIONE, CIMITERO VIVENTE) e bizzarri progetti annunciati mai realizzati ( APARTMENT LIVING, un remake del MUSEO DELLE CERE, l ' improbabile terzo atto del dottor Phibes e il remake in 3D di PROFONDO ROSSO) resta quel Romero combattivo, scomodo, poco accomodante, che si circondava di collaboratori fedeli, in una vera e propria Factory ( Tom Savini, Richard Rubinstein, Pasquale Bubba, Michael Gornick, John Harrison, John Amplas, l ex moglie Christine Forrest) ormai entrati nel cuore di ogni romeriano
Scusate, ma non c e l ho fatta a scrivere solo due righe e un RIP, e come se fosse morto qualcuno che mi ha insegnato molto ( nell amore per il cinema e non solo)
Adoravo il suo sorriso , quegli occhialoni grandissimi che lo rendevano buffissimo , nelle interviste, con la sigaretta tra le dita, quando entusiasta diceva che le erano piaciuti BLAIR WITCH PROJECT o il primo SAW. Mi mancherai zio George...
Tutto cominciò quel tardo pomeriggio di cinquant'anni fa', quando in un piccolo cimitero un fratello e una sorella discutevano sull ' importanza dell' ora legale , poi, da lontano, tra le lapidi quell' uomo alto, pallido e barcollante...stanno venendo a prenderti Barbara.
Sono venuti a prendere anche te, zio George ( come verranno da tutti prima o poi)
Nell' attesa noi siamo qui, sulla terra, dove Dio ci ha lanciato una specie di maledizione, affinché potessimo vedere come' fatto l' inferno e il gallo canterà 205 volte, non prima di aver trattenuto il fiato...
POI DAVINOTTATO IL GIORNO 6/03/11
Vito
Brainiac
Enzus79, Cloack 77, Rebis, Minitina80
Megatone, Schramm, Ford, Rambo90, Pumpkh75, Marcel M.J. Davinotti jr.
Daniela, Greymouser, Gestarsh99, Puppigallo, Caesars, Herrkinski, Anthonyvm
Undying, Zaratozom, Rufus68
MAOraNza