Discussioni su Stasera a casa di Alice - Film (1990) | Pagina 2

DISCUSSIONE GENERALE

  • Motorship • 17/11/13 17:09
    Fotocopista - 269 interventi
    Si, anche perché poi, a parte che le sue apparizioni sul grande schermo si sono fatte sempre più rade, ma anche le performance sono peggiorate e qualcuna anche davvero insopportabile nonché inguardabile. Comunque anche a me è piaciuta di più in "Io e mia sorella", anche se li era proprio il film in toto ad essere migliore.
  • Raremirko • 18/11/13 00:57
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Motorship ebbe a dire:
    La Muti è sempre stata a mio modo di vedere un po' ondivaga nel suo ruolo di attrice. In alcuni film andava bene, in altri molto meno. Comunque negli anni 70 prometteva bene, ma poi negli 80, paradossalmente quando la sua notorietà è arrivata alle stelle, sono state più le prestazioni opache che quelle buone. Comunque già da qualche tempo prima di "Io e mia sorella" la Muti non aveva nulla da dire, solo che Verdone l'ha saputa prendere e tirare fuori il meglio di se(o almeno un qualcosa di quello). Ora vabbè non è definibile, visto che è quantomeno ridicola con quei lifting.

    In L'ultima donna di Ferreri è molto brava.
  • Kanon • 18/02/16 21:51
    Fotocopista - 832 interventi
    Spoiler

    il suicidio della sorella della Muti, ha tutta l'aria di una citazione del finale di "La ragazza di Trieste": laddove era la Muti ad entrare in mare per lasciarsi affogare, qui è la Sciò a fare altrettanto (e stavolta la Muti ne è la tragica testimone)
  • Schramm • 18/02/16 22:54
    Scrivano - 7694 interventi
    peraltro una delle più belle scene di tutta la filmografia di carletto
  • Dengus • 19/10/16 21:42
    Magazziniere - 178 interventi
    Non so voi, ma io continuo a sostenere da tempo che per il ruolo di Castellitto, era più adatto uno come Jerry Calà.
    Mi spiego meglio, per il ruolo di Filippo ci voleva un attore comico, cosa che Castellitto non è mai stato.
    Calà avrebbe rappresentato al meglio il personaggio immaturo e fedifrago, rendendolo più credibile.
    Cosa ne pensate voi?
  • Ruber • 19/10/16 21:56
    Formatore stagisti - 9242 interventi
    Mah Calà si è comico ma non funzionava, non so perchè Carlo ha scelto Castellitto, ma non credo che lui cercasse un attore comico, ma un attore che potesse fare un pò il "minchione" un pò lo stupido insomma.
  • Galbo • 20/10/16 07:43
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Calà con il cinema di Verdone c'entra come i cavoli a merenda....
  • Markus • 20/10/16 08:05
    Scrivano - 4775 interventi
    I film di Verdone non sono quasi mai comici, ma commedie con un fondo più o meno amaro a seconda dei casi. Castellitto per quel ruolo è stato perfetto.
  • Ruber • 20/10/16 15:03
    Formatore stagisti - 9242 interventi
    Markus ebbe a dire:
    I film di Verdone non sono quasi mai comici, ma commedie con un fondo più o meno amaro a seconda dei casi. Castellitto per quel ruolo è stato perfetto.

    Si Markus condivido in pieno, a parte i primi successi come "Un sacco bello" e "Bianco rosso e Verdone",(che comunque sia ha una vena anche drammatica nella morte della nonna nel finale) e alcuni come "Il bambino e il poliziotto", i film di Carlo non sono mai stati comici, sono commedie divertenti, con momenti di riflessione sulla nostra società e il nostro vivere quotidiano. Castellitto fungeva bene nella parte dello stupidotto per quella parte.

    E condivido anche Galbo, Calà non potrebbe mai aver funzionato con la comicità e la commedia di Carlo, una prova ne è l'unico film realizzato con Pozzetto, anche lui completamente fuori dalle caratteristiche che vuole Carlo.
  • Dengus • 20/10/16 16:07
    Magazziniere - 178 interventi
    Ruber ebbe a dire:
    Markus ebbe a dire:
    I film di Verdone non sono quasi mai comici, ma commedie con un fondo più o meno amaro a seconda dei casi. Castellitto per quel ruolo è stato perfetto.

    Si Markus condivido in pieno, a parte i primi successi come "Un sacco bello" e "Bianco rosso e Verdone",(che comunque sia ha una vena anche drammatica nella morte della nonna nel finale) e alcuni come "Il bambino e il poliziotto", i film di Carlo non sono mai stati comici, sono commedie divertenti, con momenti di riflessione sulla nostra società e il nostro vivere quotidiano. Castellitto fungeva bene nella parte dello stupidotto per quella parte.

    E condivido anche Galbo, Calà non potrebbe mai aver funzionato con la comicità e la commedia di Carlo, una prova ne è l'unico film realizzato con Pozzetto, anche lui completamente fuori dalle caratteristiche che vuole Carlo.


    Diciamo che Carlo è sempre stato un accentratore di sceneggiature; mi spiego meglio, nei film da lui scritti e diretti, eccetto in film corali come "Compagni di scuola", "Ma che colpa abbiamo noi" e "Posti in piedi in Paradiso", dove saggiamente ha dato spazio agli altri attori, lui ha sempre cercato di creare la storia sul suo personaggio.
    Indi per cui va detto che è difficile per lui, pur avendo del buon materiale attoriale a disposizione, riuscire a trovare il partner perfetto.
    A distanza di 32 anni, va detto che Montesano lo fu e guardando tuttora il film si capisce che senza Enrico, "I due carabinieri" non sarebbe stato lo stesso film; va detto però che la dirompenza ed il talento di Montesano, causò a Carlo anche un po' di frustrazione(cosa da lui ammessa) per il fatto che gli tolse spesso la scena, ma questo era plausibile già prima della realizzazione del film, il quale si rivelò un grandissimo evergreen della commedia all'italiana e della filmografia verdoniana.
    Se vogliamo, in misura seppur diversa, la stessa cosa è successa quest'anno con Albanese, ma forse in questo caso è stato il buon Carlo a capire che ormai se la cava meglio da spalla che da protagonista primario; infatti il film l'ho promosso assolutamente e dopo "Posti in piedi in Paradiso" lo considero uno dei 3 migliori Verdone degli ultimi 10 anni.
    Riguardo a Pozzetto non sono d'accordo, Renato è stato sicuramente il vero traino comico del film, che già in partenza non tradì le sue intenzioni comiche.
    Era proprio Renatone la spalla giusta per Carlo in quel contesto, così surreale e a tratti bambinesco.
    Uno dei pochi Verdone puramente comici, in cui si ride o sorride sempre, senza quel retrogusto amarognolo che lascia spesso generalmente nei suoi film.
  • Dengus • 20/10/16 16:18
    Magazziniere - 178 interventi
    Galbo ebbe a dire:
    Calà con il cinema di Verdone c'entra come i cavoli a merenda....

    Attenzione a non sottovalutare Jerry come hanno fatto in troppi.
    Certo, siamo abituati al Jerry piacione e "libidinoso", ma se avete avuto modo di vederlo nel suo segmento in "Sposi", "Il ragazzo del Pony Express"(film molto meno comico di quanto possa sembrare) e in "Diario di un vizio"(che vorrei riguardare ancora una volta per poterlo giudicare), se ben diretto è un attore totalmente diverso, che pur non tradendo il suo modo di fare, riesce ad essere molto più credibile di attori molto più celebrati.
    Poi comunque Verdone in 36 anni ha espresso un cinema molto vario, un cinema in cui ha trovato spazio pure il cognato cinepanettonesco Christian de Sica(la versione romana di Jerry Calà), Bracconeri, Bernabucci, Rubini, Boldi, Giallini, Muccino; tutti questi attori così diversi tra di loro, hanno calzato a pennello la parte che Carlo dava a loro, diventando congeniali alla situazione.
    Del resto pure il Maestro Fellini adorava Alvaro Vitali, altro personaggio stroncato dalla critica radical-chic cinematografica, ma lo considerava adatto a determinati ruoli.
    Indi per cui secondo me Jerry Calà è un attore che potrebbe/poteva far comodo pure a Carlo, dal momento che è sempre una questione di sceneggiatura.
    Del resto, per fare un esempio i 4 Yuppies di vanziniana memoria, hanno recitato tutti e 4 con Pupi Avati, uscendo tutti a testa alta, soprattutto Greggio e De Sica.
  • Ruber • 21/10/16 17:09
    Formatore stagisti - 9242 interventi
    Diario di un vizio è stato un flop oltre e che al botteghini anche di critica (brutto, si salvano solo i nudi di un allora ancora giovane Ferilli) rimane l'unica opera drammaticadi Calà cosi come lo fu per Boldi "Festival" di Avati, e infatti non si sono mai più ripetuti in film drammatici, ma solo ed esclusivamente in cinepanettoni,commedie allegre e divertenti.

    Uno dei pochi attori comici che ha fatto veramente bene una parte drammatica è stato Greggio che quasi a sorpresa (anche per lui era la prima volta) riuscii molto bene un pò di anni fà nel bel film di Avati "Il papà di Giovanna".
  • Galbo • 21/10/16 19:23
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    comunque "Christian De Sica versione romana di Jerry Calà" non si può sentire....
  • Dengus • 22/10/16 22:01
    Magazziniere - 178 interventi
    Galbo ebbe a dire:
    comunque "Christian De Sica versione romana di Jerry Calà" non si può sentire....

    Ok è tutto opinabile,e tu puoi essere in disaccordo Galbo, ma dammi una motivazione.
    Io li ho sempre trovati molto simili come stile recitativo e come background interpretativo; hanno la physique du rôle per interpretare gli stessi personaggi come soprattutto i benestanti donnaioli.
  • Dengus • 22/10/16 22:03
    Magazziniere - 178 interventi
    Ruber ebbe a dire:
    Diario di un vizio è stato un flop oltre e che al botteghini anche di critica (brutto, si salvano solo i nudi di un allora ancora giovane Ferilli) rimane l'unica opera drammaticadi Calà cosi come lo fu per Boldi "Festival" di Avati, e infatti non si sono mai più ripetuti in film drammatici, ma solo ed esclusivamente in cinepanettoni,commedie allegre e divertenti.

    Uno dei pochi attori comici che ha fatto veramente bene una parte drammatica è stato Greggio che quasi a sorpresa (anche per lui era la prima volta) riuscii molto bene un pò di anni fà nel bel film di Avati "Il papà di Giovanna".


    Flop non per la recitazione degli attori, ma perché rappresentano delle nicchie.
    Ferreri, Amati ed altri, non sono commerciali come altri registi.
    Tutto lì, ma la qualità non la fanno gli incassi.
  • Galbo • 22/10/16 23:08
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Dengus ebbe a dire:
    Galbo ebbe a dire:
    comunque "Christian De Sica versione romana di Jerry Calà" non si può sentire....

    Ok è tutto opinabile,e tu puoi essere in disaccordo Galbo, ma dammi una motivazione.
    Io li ho sempre trovati molto simili come stile recitativo e come background interpretativo; hanno la physique du rôle per interpretare gli stessi personaggi come soprattutto i benestanti donnaioli.


    A mio parere, come attore De Sica è parecchie spanne sopra Calà
  • Samuel1979 • 23/10/16 00:28
    Addetto riparazione hardware - 4162 interventi
    Mi inserisco io: De Sica avrebbe potuto fare molto di più, addirittura per me come attore è meglio di Verdone, (ovviamente da regista Carlo manco lo vede a Christian), ma purtroppo si è venduto al mercato tutto quì .

    Calà mi è sempre piaciuto e certamente in coppia con Verdone avrebbe potuto dire la sua; probabilmente sarebbe uscito un buon film ugualmente. Come partner lo accosterei a Montesano ne " I due carabinieri", un pò effettivamente come esuberanza si somigliano. Certo è che nel film Castellitto è azzeccatissimo.
  • Ruber • 23/10/16 01:05
    Formatore stagisti - 9242 interventi
    Galbo ebbe a dire:

    A mio parere, come attore De Sica è parecchie spanne sopra Calà

    Si concordo in pieno, oltretutto negli ultimi anni ha confezionato non pochi e mediocri lavori, su tutti il sequel di "Vado a vivere da solo".
  • Didda23 • 23/10/16 03:47
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    De Sica è uno dei migliori attori italiani degli ultimi trent'anni.
  • Dengus • 23/10/16 14:00
    Magazziniere - 178 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    De Sica è uno dei migliori attori italiani degli ultimi trent'anni.

    Un grande attore a cui sicuramente fa comodo da almeno 25 anni fare cinepanettoni demenziali in cui scappa da una stanza all'altra per non farsi beccare dalla moglie, mentre la tradisce con la figlia ventenne del suo migliore amico.
    Ecco perché per me De Sica è un buon attore che ha sempre palesato limiti, riducendosi a maschera.