Discussioni su Sotto il vestito niente - L'ultima sfilata - Film (2011) | Pagina 4

DISCUSSIONE GENERALE

124 post
  • Columbo • 9/04/11 09:24
    Pulizia ai piani - 1098 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    Senza offesa, ma dire che Nepoti non è un professionista, quella sì, è una vera offesa.
    Mi sembra scriva su Repubblica che non mi pare sia l'ultimo dei giornali italiani o dei tanti siti che si occupano di cinema più o meno bene.

    Non solo è il critico cinematografico di "La Repubblica" dalla sua fondazione, ma insegna "Storia e critica del cinema" all'Università di Trieste. Inoltre fa parte stagionalmente di commissioni selezionatrici e di giurie internazionali. Basta leggere i quattro libri pubblicati da "Il Castoro" per rendersi conto della caratura del personaggio, a mio avviso, tra i 5 migliori critici in Italia. Questo per dire che non è il cinefilo della domenica o l'ultimo arrivato.

    Acredine nei confronti dei Vanzina? Forse, ma non credo. Semplicemente come tutti i critici (anche quelli di professione) ha le sue fisse, nel bene e nel male.


    Io non credo. Semplicemente è una recensione ironica, sarcastica. Piuttosto l'altra mi sembra troppo seriosa, per un film dei Vanzina.
    Ultima modifica: 9/04/11 09:27 da Columbo
  • Zender • 9/04/11 09:30
    Capo scrivano - 3 interventi
    A me non piacciono le critiche che attaccano direttamente chi guarda un certo tipo di film (qualsiasi tipo di film esso sia) o che attaccano esageratamente il regista o attore che sia. Sono convinto che un film si possa stroncare anche pesantemente senza dover apparire per forza offensivi o irridenti. Detto questo a me la critica di Nepoti non ha dato alcun fastidio se non nel passaggio citato al tempo, ma solo perché mi sembrava una vecchia gag poco riuscita. Io credo che se un film a te non è piaciuto, Tomas, tu abbia il diritto e il dovere di scriverlo chiaramente spiegandone i motivi, perché questo non significa offendere o attaccare ma semplicemente spiegare il proprio pensiero anche rischiando di apparire parziale.

    Per quanto riguarda la critica a Moretti e al suo ultimo film, direi che il parere di Farinotti riguardi non tanto il film ma l'atteggiamento e, per quanto non lo condivida, ci può anche stare.
    Ultima modifica: 9/04/11 11:46 da Zender
  • Columbo • 9/04/11 11:11
    Pulizia ai piani - 1098 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    Proprio in questi giorni ne ho letto uno (per
    la verità abbastanza mite ma poi mica tanto)
    di Farinotti circa l'ultimo film di Moretti (di cui si sa poco o nulla) che, a suo dire, non si dovrebbe occupare del Papa. Anzi secondo lui nessun cinematografaro dovrebbe occuparsi nè del pontefice nè di alcun tema epocale.

    Beh il Farinotti ne ha sparata una delle sue. Il suo dizionario è peraltro pieno di banalità in quantità industriale.
  • Capannelle • 9/04/11 11:21
    Scrivano - 3514 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    Farinotti circa l'ultimo film di Moretti (di cui si sa poco o nulla) che, a suo dire, non si dovrebbe occupare del Papa. Anzi secondo lui nessun cinematografaro dovrebbe occuparsi nè del pontefice nè di alcun tema epocale.

    Ecco l'intervista, sulla quale mi associo a quanto dice Zender.
    http://www.ilgiornale.it/spettacoli/habemus_papam/cinema-vaticano-film_uscita-benedetto_xvi-habemus_papam-pino_farinotti-crozza-papa-stroncatura/30-03-2011/articolo-id=514485-page=0-comments=1
  • TomasMilia • 9/04/11 13:05
    Galoppino - 126 interventi
    Se uno scrive su Repubblica, non vuol dire niente.
    Se vuoi ti narro alcune cose a cui assisto alle conferenze stampa dei film.

    Un noto critico cinematografico (spesso ospite di Cinematografo; anch'esso autore di numerose monografie), moderatore della conferenza di CHE BELLA GIORNATA, nel momento di presentare il cast del film ha detto che le musiche (e la sceneggiatura) sono di LUCA MEDICI (alias Checco Zalone). Lì per lì, pensavamo (io e un mio amico) che intendesse Zalone e invece no. Magrelli credeva che Luca Medici fosse lo pseudonimo di Gennaro Nunziante (il regista). Ce ne siamo resi conto quando ha detto: "Ed infine abbiamo lui, l'unico il mitico etc. Checco Zalone"
    Che professionalità!!

    Un giovane giornalista, tra i più quotati (scrive, tra gli altri, sul Sole 24 ore nonché su numerose riviste), arriva puntualmente a film cominciato. Nel caso di NESSUNO MI PUO' GIUDICARE è arrivato dopo 10 minuti dall'inizio del film. In quei 10 minuti, chi ha visto il film lo sa, appare il regista Massimiliamo Bruno. Sollazzo, in conferenza stampa, ha chiesto al regista: "Come mai non si è ritagliato una parte nella sua opera d'esordio, dal momento che anche lei è un attore?"

    Un altro critico canuto attribuì a Proietti il film TI PRESENTO UN AMICO (con Raoul Bova), durante l'anteprima di TUTTI AL MARE.

    Il Mereghetti come mai ha cambiato piano piano opinione su certi film? E come mai tali opinioni sono cambiate, in seguito alla rivalutazione di un certo cinema?

    Per non parlare dei molti giornalisti (per lo più donne) che riempiono le loro recensioni di virgolettati del regista o degli attori perché NON SONO CAPACI di scriverle. Questa non è recensione, bensì cronaca. Scopiazzano la trama dal pressbook, inseriscono qua e là le dichiarazioni del regista o degli attori, e fanno proprie le interviste rilasciate dai medesimi e inserite già dentro i pressbook.

    Se questi son professionisti... vuol dire che ho una concezione diversa del termine.


    @ Zender: i film li stronco anche io se non mi piacciono, ma c'è modo e modo per farlo. La stroncatura (come la recensione positiva) vanno sempre argomentate. Cosa che non ho visto fare a Nepoti per questo di Vanzina. Ma su questo mi pare si sia sulla stessa lunghezza d'onda.
    Badate bene: non ho parlato di giornalismo imparziale. Mi sta bene una certa idiosincrasia verso un genere, un pubblico, un regista o un attore, purché ci sia rispetto verso questi.

    Avendo avuto modo di stare su un set, so quanto tempo, fatica ed energia si spendono nella realizzazione di un film, quindi "bocciature" come quella di Nepoti (o dei classici Mereghetti, Farinotti, Morandini) le trovo irrispettose verso il lavoro altrui.

    E' come se qualcuno mi dicesse: "Quello che hai fatto, fa schifo!" Perché? Motivamelo. L'attacco gratuito non lo tollero.
    Ultima modifica: 9/04/11 13:50 da TomasMilia
  • Zender • 9/04/11 13:38
    Capo scrivano - 3 interventi
    Ecco, eviterei di fare nomi Tomas, a proposito di attacchi personali. Preferisco discorsi generici. Sbagliare credo sia concesso a tutti.
  • TomasMilia • 9/04/11 13:43
    Galoppino - 126 interventi
    Ok, Zender. Ma siccome si difende a spada tratta Nepoti, ho portato a supporto della mia tesi altri giornalisti, altrettanto rinomati. Se non faccio i nomi, sembra che stia parlando di persone qualunque, come me.
    Ultima modifica: 9/04/11 13:47 da TomasMilia
  • Gestarsh99 • 9/04/11 13:49
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Capannelle ebbe a dire:
    Ecco l'intervista, sulla quale mi associo a quanto dice Zender.
    http://www.ilgiornale.it/spettacoli/habemus_papam/cinema-vaticano-film_uscita-benedetto_xvi-habemus_papam-pino_farinotti-crozza-papa-stroncatura/30-03-2011/articolo-id=514485-page=0-comments=1


    Su Moretti ho già espresso un mio rapidissimo parere altrove (PAGINA 4) ma son sempre pronto a discutere nel dettaglio ogni sua opera "irrinunciabile".

    Quello che davvero non comprendo di questo Paese è tutto il polverone ingiustificato che si alza ogni santa volta che questo soggetto tira fuori dal cappello un suo nuovo prodotto. E mi chiedo: ma cos'ha di così tanto rivoluzionario e scandaloso quest'uomo?
    Anche solo prendendo in considerazione i presunti intenti (satirici o meno) della sua ultima fatica, non posso fare a meno di notare che soltanto in Italia un regista (o uno scrittore) che attacca (o sbeffeggia) il Papa può avvalersi, a prescindere, dell'aura di "anticonformista" e "coraggioso".
    L'astio pregiudiziale che nutre un critico come il Farinotti nei suoi confronti sarebbe anche giustificabile (visti i tanti arretrati negativi che Nanni si porta sul groppone da anni, per alcuni suoi comportamenti ed affermazioni) ma arrivare a lanciargli contro anatemi inquisitori così esagerati ed allarmistici mi sembra possa andare solo a vantaggio del "lapidato".

    Dare questa eccessiva importanza a qualcuno che nella sua vita ha sempre mirato a bersagli facili e comodi, che ha preferito sempre sparare sulla Croce Rossa dei tanti politicanti spelacchiati di turno (che siano quelli col panfilo "popolano" o quelli col "tacco rialzato" poco importa), è davvero ridicolo ed imbarazzante.

    In Olanda ci sputerebbero in faccia e ci ricorderebbero che un loro connazionale, un regista coraggioso e rivoluzionario nel vero senso della parola, Theo Van Gogh, ha dato la vita per aver osato attaccare e denunciare al mondo la condizione femminile nell'Islam col suo Submission (2004), il suo ultimo film prima che fosse crivellato da 8 colpi di pistola e sgozzato come una bestia da macello nel pieno centro di Amsterdam.

    Consegnare a cuor leggero a chicchessia lo scettro di "autore con le palle", "regista anti-sistema" e "coraggioso filmaker anticonformista" è solo una mancanza di rispetto verso chi lo è o lo è stato veramente nei fatti.

    Comunque, sfoghi legittimi a parte, attendo con ansia questo "opus sacrilego e scandaloso" del Nanni e non so dire se resiterò all'impatto devastante dei suoi strali eretici senza precedenti...
    ...Temo per la sicurezza della Nazione, davvero... :)
  • Capannelle • 9/04/11 14:17
    Scrivano - 3514 interventi
    Apprezzo sempre l'ironia e "il largo raggio" di Gest.

    Su Moretti che dire? E' vero che sceglie soggetti "ruffianeggianti", che è autoreferenziale ma devo anche dire che sa maneggiare la mdp come pochi.

    Su Teo Van Gogh non posso che essere d'accordo e auspicare che la recente primavera araba liberi in quei paesi le forze di chi crede nel rispetto delle idee altrui. Ma ci vorrà tempo.
    Ultima modifica: 9/04/11 14:17 da Capannelle
  • Zender • 9/04/11 14:37
    Capo scrivano - 3 interventi
    Sì, però va anche minimamente considerato che il Vaticano è qui, non certo in Olanda. Che l'influenza della Chiesa sullo Stato italiano non è paragonabile a quella che può avere su qualsiasi altro Stato. Dire qualcosa sulla chiesa qui non è come dirlo in Olanda...

    Non credo affatto inoltre che Moretti abbia scelto bersagli facili e comodi, semplicemente ha scelto i bersagli che il suo pensiero (condivisibile o meno che sia) lo porta a scegliere. Che poi sian bersagli "facili" dipenderà dal momento politico dell'Italia.

    Per Tomas: grazie. No, non è quello, è che un conto è parlare di una critica un conto andare a "denunciare" l'atteggiamento dell'uomo o stigmatizzarne il singolo errore (che può capitare a tutti). Di Nepoti non condividevo nello specifico una frase della sua (legittima) critica ai Vanzina, ma non mi sogno di metterne in discussione il suo status di critico (né mi interessa farlo). Delle due critiche riportate da Columbo trovo quella del Mattino scritta con più cognizione di causa, l'altra un po' troppo sbrigativa e dettata dal pregiudizio, ma ovviamente è appunto una mia opinione.
  • Gestarsh99 • 9/04/11 14:52
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Sì, però va anche minimamente considerato che il Vaticano è qui, non certo in Olanda. Che l'influenza della Chiesa sullo Stato italiano non è paragonabile a quella che può avere su qualsiasi altro Stato. Dire qualcosa sulla chiesa qui non è come dirlo in Olanda...

    Quel che volevo dire, Zender, è che Moretti non rischia nulla se attacca il Papa (ecco il bersaglio facile) e fino a prova contraria, qui nel nostro Paese, di film anti-cattolici o anti-Vaticano se ne sono sempre fatti da 60 anni a questa parte e nessuno ha mai ricevuto fatwe o condanne a morte (certo c'è sempre la tragedia che ha coinvolto Pasolini ma qui siamo su livelli artistici e culturali ben distanti da quelli di un girotondino piccolo piccolo...)
  • Il Dandi • 9/04/11 15:42
    Segretario - 1488 interventi
    Gestarsch88 ebbe a dire:
    Quel che volevo dire, Zender, è che Moretti non rischia nulla se attacca il Papa (ecco il bersaglio facile) e fino a prova contraria, qui nel nostro Paese, di film anti-cattolici o anti-Vaticano se ne sono sempre fatti da 60 anni a questa parte e nessuno ha mai ricevuto fatwe o condanne a morte (certo c'è sempre la tragedia che ha coinvolto Pasolini ma qui siamo su livelli artistici e culturali ben distanti da quelli di un girotondino piccolo piccolo...)

    Scusami, ma per me se c'è un bersaglio troppo facile è proprio il tuo paragone fuorviante e scorretto. Moretti è odiato da tanta gente (e le discussioni, pur civili, che si svolgono su questo forum già bastano a dimostrarlo), vogliamo accusarlo di non essere MORTO o cosa? E poi Pasolini che c'entra? Possiedi delle verità che non sappiamo?
  • Zender • 9/04/11 15:53
    Capo scrivano - 3 interventi
    Beh chiaro, se aspetti condanne a morte grazie a Dio non siamo ancora arrivati a questo punto, però tu dicevi che "in tutta la vita" Nanni ha cercato bersagli facili. Ecco, secondo me non è che uno per fare cinema o propagandare le proprie idee debba cercare per forza il "bersaglio difficile". Ognuno di noi attacca chi ritiene lo meriti, senza pensare se sia facile o difficile. Tornando a Vanzina, per dire: è un bersaglio facile, è quasi sparare sulla croce rossa in Italia, ma se uno si sente in dovere di farlo lo faccia. Conta sempre il COME lo si fa.

    Per come la vedo io Moretti ha imposto un modo di fare cinema in Italia che prima di lui non esisteva, un modo di far ridere che è suo e solo suo (per chi riesce a riderci, beninteso), un personaggio (che è poi lui stesso) assolutamente originale. Poi so bene che fa irritare molti ("a pelle", perlopiù), ma mi pare cosa assolutamente normale e che non cambia di una virgola ciò che io penso di lui. E che non ha niente a che vedere con le sue idee politiche, di cui non mi voglio occupare.
    Ultima modifica: 9/04/11 15:54 da Zender
  • Il Dandi • 9/04/11 16:07
    Segretario - 1488 interventi
    Assolutamente d'accordo con tutto quanto ha scritto Zender qui sopra, ma voglio puntualizzare un'altra cosa: per esempio, questa storia famosa di Henry pioggia di sangue, non ho mai capito perché molti facciano tanta fatica a madarla giù:

    personalmente amo (e credo di averlo dimostrato) moltissimo del cinema di genere su cui Moretti ha sempre "sputato fango". Mi piace Moretti, e Pasolini, e Lenzi, e Di Leo e talvolta anche Vanzina (almeno sul versante thriller); non mi sento in contraddizione per questo e non mi sento affatto offeso dai gusti di Moretti come cinefilo.

    Altrimenti per esempio avrei dovuto indignarmi anche con (e non sarei mai arrivato a leggere tutto di) Arthur Conan Doyle, visto che nel primo romanzo fa dire a Sherlock Holmes che il "Dupin di Edgar Allan Poe era un mediocre incompetente": ovvio che un giudizio tanto lapidario e ingeneroso è da attribuire al personaggio più che all'autore, solo che nel caso di Moretti, come diceva giustamente Zender, personaggio e autore coincidono.
  • Capannelle • 9/04/11 16:13
    Scrivano - 3514 interventi
    TomasMilia ebbe a dire:
    Questa non è recensione, bensì cronaca. Scopiazzano la trama dal pressbook, inseriscono qua e là le dichiarazioni del regista o degli attori, e fanno proprie le interviste rilasciate dai medesimi e inserite già dentro i pressbook

    E' vero, questo è "vendersi" o almeno essere pigri (ogni riferimento al davinottico è puramente casuale).
    E i più "bravi" riescono a farlo in modo subdolo inframezzando i propri pensieri con le considerazioni ovviamente lusinghiere contenute nei pressbook.
    Ultima modifica: 9/04/11 16:15 da Capannelle
  • Zender • 9/04/11 17:09
    Capo scrivano - 3 interventi
    Il Dandi ebbe a dire:

    Altrimenti per esempio avrei dovuto indignarmi anche con (e non sarei mai arrivato a leggere tutto di) Arthur Conan Doyle, visto che nel primo romanzo fa dire a Sherlock Holmes che il "Dupin di Edgar Allan Poe era un mediocre incompetente"

    Posso accettare tutto ma non questo! Maledetto Sherlock, come si permette? Il Dupin di Marie Roget è quanto di più sublime l'uomo possa concepire a livello di deduzione poliziesca! Davvero, non ci ero preparato: nel cinema accetto tutto, ma qui si va oltre! Vabbè, lo scuserò perché era agli inizi, l'avrà aiutato Watson a metter la testa a posto e a non infangare gratuitamente la concorrenza!
  • Columbo • 9/04/11 17:33
    Pulizia ai piani - 1098 interventi
    TomasMilia ebbe a dire:
    Se uno scrive su Repubblica, non vuol dire niente.

    Era per dire che non scrive sul "Corriere di Frascati" ma su uno dei due giornali più importanti del paese.

    Un noto critico cinematografico (spesso ospite di Cinematografo

    Non so chi sia il tizio, ma il fatto che partecipi alla deprimente trasmissione di Marzullo già denota il suo livello di professionalità...:) Non butterei tutti nello stesso calderone, c'è critica seria (per me 5-6 nomi) e gente che si improvvisa (la maggior parte, ahimè).


    Il Mereghetti come mai ha cambiato piano piano opinione su certi film? E come mai tali opinioni sono cambiate, in seguito alla rivalutazione di un certo cinema?

    Su questo concordo. Pur stimando il Mereghetti, che indubbiamente di cinema ne capisce, ho sempre trovato molto sospetto questo suo "rivalutazionismo" rispetto ad alcune pellicole italiche anni 60-80. Non però sui Vanzina eh...d'altronde, come si dice, "solo i cretini non cambiano mai idea"...
  • Gestarsh99 • 9/04/11 17:44
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    O.T.:

    Specifichiamo bene bene che il Mereghetti non ha mai cambiato opinione sul Cinema di genere nostrano anni '60/'70/'80, ha soltanto deciso, molto saggiamente a parer mio (viste le dure lamentele dei lettori su certi suoi giudizi superficiali e denigratori), di lasciare la compilazione della schede relative al "settore" a chi sicuramente ne masticava più di lui, ossia i benemeriti cinefili di NOCTURNO (in primis Pulici e Gomarasca).
    Se si da una rapida scorsa ai nomi elencati nella paginetta dei ringraziamenti iniziali del suo dizionario si possono leggere benissimo i nomi di chi ha collaborato.
    Ultima modifica: 9/04/11 18:13 da Gestarsh99
  • Il Dandi • 9/04/11 17:44
    Segretario - 1488 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Posso accettare tutto ma non questo! Maledetto Sherlock, come si permette? Il Dupin di Marie Roget è quanto di più sublime l'uomo possa concepire a livello di deduzione poliziesca! Davvero, non ci ero preparato: nel cinema accetto tutto, ma qui si va oltre! Vabbè, lo scuserò perché era agli inizi, l'avrà aiutato Watson a metter la testa a posto e a non infangare gratuitamente la concorrenza!

    Beh, il racconto a cui Sherlock si riferisce è La lettera rubata; ma è ancora più cattivo col Monsieur Lecoq di Gaboriau: "un povero pasticcione", afferma scuotendo la testa: Watson si indigna come te e protesta energicamente, a tutti dà fastidio sentir parlare male di qualcuno che abbiamo ammirato: però trovo anche che l'egocentrismo e lo snobismo di Holmes fossero molto divertenti (che poi lo stesso vale per Moretti, come hai detto tu: per chi riesce a riderci).
  • Gestarsh99 • 9/04/11 18:12
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Il Dandi ebbe a dire:
    Scusami, ma per me se c'è un bersaglio troppo facile è proprio il tuo paragone fuorviante e scorretto. Moretti è odiato da tanta gente (e le discussioni, pur civili, che si svolgono su questo forum già bastano a dimostrarlo), vogliamo accusarlo di non essere MORTO o cosa?

    Anche qui è meglio precisare che io non ce l'ho assolutamente con chi segue ed apprezza il suo Cinema (quindi non prenderla come un attacco personale) ma con la sua scarsa conoscenza di certa nostra filmografia, che negli anni di attività lo ha portato a crearsi un'idea totalmente errata e superficiale di essa.
    Scusami ma non posso tollerare, da appassionato e studioso quale mi ritengo [ti sembrerà strano ma qualche studio piccolino ce l'ho alle spalle ;)], che alcune considerazioni denigratorie e basate sul nulla, possano godere dell'eco megafonico di una presunta voce autorevole come la sua.

    Naturalmente, schierandomi apertamente contro uno come Moretti, sono ben conscio di attirarmi le antipatie dei suoi molti sostenitori (la maggior parte dei quali certamente in buona fede) ma mi assumo tutte le mie responsabilità, come ho sempre fatto d'altronde, senza nascondermi dietro paraventi snob.

    Per me le idee che un regista si porta appresso sono inscindibili da quello che lui compone e realizza materialmente e mi risulterebbe incoerente dare una valutazione dei suoi film senza tener conto di quello che c'è dietro.
    Capannelle, giustamente, ha menzionato le capacità registiche di Moretti ma, anche in questo caso, se dovessimo giudicare il valore di un autore basandoci solo sul versante tecnico, correremmo il rischio ad esempio, di mettere sul medesimo livello due personaggi non proprio paragonabili come i fratellini Ridley e Tony Scott: il più giovane, se vogliamo, è ancora più capace del primo a gestire i ritmi ed i movimenti delle scene...ma questo non significa che possa lontanamente apparentarsi con quel gigante che è il fratellone adorato.
    Non credi?

    Qui il discorso si allarga a dismisura ed entrano in ballo certamente il diverso modo che ognuno di noi ha nell'approcciarsi alla materia cinematografica e credo che le idee reciproche cambierebbero ben poco.

    E poi Pasolini che c'entra? Possiedi delle verità che non sappiamo?

    Il paragone ci stava assolutamente, dacchè ho tenuto a menzionare una personalità che, come il Van Gogh olandese, ha pagato a caro prezzo il coraggio e l'intransigenza delle proprie battaglie.

    P.S. Comunque hai detto bene: Pasolini con Moretti non c'entra proprio nulla ;)