Discussioni su Snowpiercer - Film (2013) | Pagina 2

DISCUSSIONE GENERALE

32 post
  • Rebis • 3/03/14 23:09
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    Vado io:

    - Terrore nello spazio: bello, è l’antesignano di Alien – quello sì un gran film – ma metterlo tra i migliori sci-fi di sempre mi pare esagerato… allora tanto valeva metterci Dark Star!

    - Akira: vabbè, non è mica un film… è un’epoca, un evento storico. Non è bello o brutto, è fondamentale.

    - Metropolis: è come parlare male della mamma. Però un tantino sopravvalutato lo è…

    - Tetsuo: visto da ragazzino a notte fonda, per caso, su Fuori orario. Lo ricordo ancora come un’allucinazione, una delle visoni più estreme sparate dal tubo catodico.

    - Battle Royale: divertente, ma piatto come un videogioco.

    - Snowpiercer: ha spaccato in due il pubblico in sala. Estasiati. Disgustati. Se ne leggono le peggiori cose. E le migliori. Sta già lasciando il segno… Ma non tra i dieci migliori sci-fi comunque.

    - Solaris: condivido, Stalker è migliore. Però scovare tanto spiritualismo nel materialismo russo lo rende prezioso. Fantascienza superiore.

    - Timecrimes: film spaccacervello. Da vedere.

    - La jetée: sì, è un capolavoro. Ma definirlo fantascienza è riduttivo. Forse non è neanche un film.

    - Azione mutante: visto in sala con sorella e papà, dopo aver disertato il cartone Disney di Natale. Mi ha lasciato sbigottito.

    - The Host: bello, ma c’è dentro troppa roba, troppo stile, troppa testa… da vedere comunque.

    Non so, mi pare che manchino giusto due cosucce da poco, tipo 2001 e Blade Runner. E poi, chessò, così, giusto per fare del rumore: 1997 - Fuga da New York, L’invasione degli ultracorpi, Alien, Incontri ravvicinati
    Ultima modifica: 11/11/23 19:40 da Rebis
  • Daniela • 3/03/14 23:23
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    oh Rebis, non vale, la lista era rigorosamente riservata ai titoli non anglosassoni, se non sbaglio, quindi 2001 e company non ci potevano mica essere essere...
    Compiti a casa: io mi vedo Akira, mi rivedo La Jetée e magari anche Terrore nello spazio, tu dai un'occhiata a Timecrimes, è un gioiellino, e poi a Battle Royale - occhio che sia il primo, il sequel è una ciofeca senza appello. Anche Battle è un film che divide: c'è chi lo aborre e chi lo adora...
    Ultima modifica: 3/03/14 23:24 da Daniela
  • Rebis • 4/03/14 11:18
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    Mi era sfuggito, solo fantascienza non anglofona... beh, allora ci siamo. Timecrimes lo conoscevo con il suo titolo originale e l'avevo già puntato in effetti. Battle Royale è in scaletta (sono molto curioso, soprattutto per le analogie con Il signore delle mosche, romanzo che adoro).
    Ultima modifica: 11/11/23 19:42 da Rebis
  • Capannelle • 7/03/14 10:16
    Scrivano - 3521 interventi
    Dopo aver visto Battle Royal, Akira, Terrore nello spazio e Azione mutante posso già decretare l'inaffidabilità della lista.
    Soggetti originali, invitanti ma le cui realizzazioni sono altalenanti, in alcuni casi irritanti.
  • Daniela • 7/03/14 11:36
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Beh Capannelle, tutte le liste sono più o meno opinabili e poi questa era obiettivamente difficile, dato che il campo della fantascienza cinematografica non anglosassone "a portata di visione" non è proprio vastissimo.
    Nel campo della fantascienza europea, avrei inserito Fahrenheit 451 di Truffaut, Godard e il suo Alphaville), il già citato Stalker di Tarkovski, Apri gli occhi di Amenábar, Mr. Nobody di Jaco Van Dormael, che però sono tutti, in diversa misura, più apologhi sulla natura umana o sul potere che film di fantascienza in senso classico avveniristico e/o avventuroso - per questa, credo che bisogna andare a pescare Besson e i suoi epigoni, oppure affidarsi sulle metafore birrazze del duo Caro/Jeunet.
    E' fantascienza molto ellittica anche Save the green planet del sud-coreano Jang Jun-hwan, come pure The Face of Another, vecchio film giapponese di Teshigahara Hiroshi: opere che amo molto entrambe.
    Ed è proprio il Giappone la terra "fanta-cinematografica" che forse bisognerebbe esplorare di più: anche lasciando da parte Godzilla e company, la produzione in questo campo è ricca di titoli e pare contare molti film interessanti e di valore.
    Ora chiudo, ho off-toppato abbastanza :o)
    Ultima modifica: 7/03/14 11:37 da Daniela
  • Rebis • 7/03/14 13:51
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    Avrei inserito anche film d'animazione come Il pianeta selvaggio di René Laloux (e Roland Topor) e diversi anime giapponesi, almeno Ghost in the shell e Metropolis di Rintaro (immagino siano escluse le serie animate, altrimenti ci andrebbero d'obbligo Serial experiment Lain e Neon genesis evangelion: tutte recenti e dalle parti del capolavoro). D'accordo sulla nouvelle vague, anche se Fahrenheit è più particolare che riuscito (soprattutto come adattamento), e anch'io eviterei Besson. Delicatessen però meritava una menzione (se l'ha avuta pure Azione mutante...)
    Ultima modifica: 11/11/23 19:45 da Rebis
  • Daniela • 7/03/14 15:10
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Si, anche io ho dato per scontato che l'animazione fosse un fanta-mondo da considerare a parte... e quanto a Delicatessen, che trovo delizioso, era "inglobato" nel riferimento a Caro/Jeunet :o)
  • Rebis • 7/03/14 19:24
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    E d'accordo anche su Apri gli occhi, piccolo cult remixxato anche in America :)
  • Gestarsh99 • 16/04/14 20:21
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Incredibile la marea di citazioni presenti in questa fredda pignatta fanta-apocalittica.
    Quelle che più mi hanno colto alla sprovvista sono:

    - l'aperta citazione della tortura del braccio congelato e frantumato (da Men behind the sun)

    - l'aperta citazione delle barrette proteiche di origine disgustosa da dare in pasto alle classi infime (da 2002 - I sopravvissuti)

    - la musichetta di sottofondo che si ascolta nel vagone con le saune cabinate (la Midnight, with the Stars and You che accompagna le ultime immagini di Shining)

    Comunque mi è sembrato di assistere ad un remake ferroviario senza gli zombi di La terra dei morti viventi.
  • Deepred89 • 16/04/14 21:52
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    Incredibile la marea di citazioni presenti in questa fredda pignatta fanta-apocalittica.
    Quelle che più mi hanno colto alla sprovvista sono:

    - l'aperta citazione della tortura del braccio congelato e frantumato (da Men behind the sun)

    - la musichetta di sottofondo che si ascolta nel vagone con le saune cabinate (la Midnight, with the Stars and You che accompagna le ultime immagini di Shining)


    Ottimo Gestarsch, queste due le notai anch'io, ma il mio cervello le archiviò a visione ultimata. Troppo orrore da metabolizzare...
    Ultima modifica: 16/04/14 21:54 da Deepred89
  • Gestarsh99 • 17/04/14 13:47
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Deepred89 ebbe a dire:
    ... Troppo orrore da metabolizzare...

    Lo so, gli "effetti speciali" son da paura :D
  • Buiomega71 • 11/11/23 10:53
    Consigliere - 26011 interventi
    Non che avessi grandi apettative, temendo la baracconata di un talentuoso regista coreano al suo primo film in lingua inglese.

    E a pellicola iniziata i miei temuti pronostici mi stavano dando ragione: un vagone di derelitti trattati come i deportati di Auschwitz, bambini insopporabili strappati alle loro madri (altrettanto insopportabili), piagnistei vari, uno sguardo compassionevole sugli emarginati che produce l'effetto opposto, piani di fuga, un'atmosfera che stava tra il cinema tronfio di Terry Gilliam e le favolette oscure di Jeunet/Caro (anche se la tortura del braccio congelato è di sopraffina crudeltà tipicamente orientale).

    Poi lotte furibonde al rallentatore che fanno tanto Matrix ai confini della cafonata.

    Ma, d'improvviso, inaspettatamente, quando ci si avvicina alle carrozze dei "benestanti" (il treno funge come una specie di torre pagoda alla Ultimo combattimento di Chen, che più si saliva più si incontravano i lottatori più forti), salta fuori il talento visionario (e grottesco) di Bong Joo ho (gustoso il suo alter ego coreano che apre tutte le porte del treno a furia di sniffare una droga sitentica altamente infiammabile) che prende di mezzo Willy Wonka, la canzone d'antan "tormentone" di Shining, serre e acquari (una gioia per gli occhi), orge sandiane e mondanità discotecara, un belluino e inarrestabile tirapiedi che non si ferma davanti a nulla (la sparatoria tra i finestrini, le feroci lotte corpo a corpo), fino alla testa del treno dove c'è una specie di Bowan kubrickiano misto al "dispotico" e marionettistico Mago di Oz  che filosofeggia con cinismo sopraffino (immenso Ed Harris).

    Ma tutta la parte geniale nel vagone scolastico varrebbe da sola il prezzo del biglietto, con la maestrina incinta, i bambini assoggettati al credo del treno e la distribuzione delle uova.

    Bellissima e suggestiva, poi, la chiusa finale con l'orso polare e gli unici due sopravvissuti dopo il disastro cassandracrossinghiano, dove la nuova speranza è forse dettata dai bambini come nel finale di Mad Max oltre la sfera del tuono

    Deliziosamente carnevalesca e magnificamente sopra le righe Tilda Swinton (occhio alla dentiera) che se ne esce con deliranti ( e squsitamente demenziali) massime di regime, così come la sgherra che prende le misure dei bambini, la minaccia dei festanti shininghiani in maschera, il lusso sfrenato delle carrozze in testa, l'agghiacciante racconto di cannibalismo di Evans e gli scorci decadenti e desolanti, in corsa, delle città e delle rovine ghiacciate.

    Più si avanza tra i vagoni più il grande spettacolo messo in piedi dall'autore di Parasite aumenta, più ci si avvicina alla locomotiva più le emozioni trepidano.

    Un blockbuster con un anima tutta orientale, zeppo di invenzioni visive e momenti poetici (il fiocco di neve che attraversa il finestrino, i tre fuggiaschi divenuti, loro malgrado, statue di ghiaccio) che si barcamena tra l'action tipica da fumetto a una raffinatezza visiva non comune non dimenticando lo stato emotivo.

    E il vagone scolastico resta una perla che sfiora il capolavoro.

    Ultima modifica: 11/11/23 14:42 da Buiomega71