Discussioni su Shadow - L'ombra - Film (2009) | Pagina 4

DISCUSSIONE GENERALE

  • Herrkinski • 19/05/10 18:37
    Consigliere avanzato - 2630 interventi
    Hahahah, immagino! X-D

    Comunque visti i pareri discordanti andrò a vedere il film al Lunedì, quando costa la metà. Il biglietto intero di 8 Euro equivale a circa 25 birre "Birra" da 50 cl., non so se mi spiego! :-D
    Ultima modifica: 19/05/10 18:37 da Herrkinski
  • Rebis • 19/05/10 20:52
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Bellissima la recensione di Brainiac!!!
    ;D
  • Trivex • 19/05/10 22:05
    Archivista in seconda - 1316 interventi
    Comunque, mi avete fatto venir voglia di veder codesto film..;)
  • Brainiac • 19/05/10 22:22
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Bellissima la recensione di Brainiac!!!
    ;D


    Grazie. Comunque volevo precisare che anche se il film non mi ha entusiasmato è scorrevole vedibilissimo ed effettivamente professionale.
    Nell'horror cerco altre cose ma potrà piacere (ed è piaciuto) a molti.
  • Vawe • 20/05/10 19:44
    Galoppino - 94 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    scusami Zender, sembra che mi sto accanendo contro di te ma non è così: come hanno potuto riscontrare a loro spese Vawe, Pigro e Undying sono molto critico, forse eccessivamente e delle volte ho pretese che non sono ben calibrate... Ho trovato Imago mortis un film pessimo e Occhi di Cristallo un thriller discreto, ma in entrambi la confezione (e qui non parlo di regia in senso stretto, ma solo di fotografia, cura del montaggio e del sonoro, effetti speciali ecc..) è dignitosa e spendibile anche all'estero. In Occhi di cristallo però ci sono un paio di sequenze bellissime e di pura regia come quella dell'antiquaria, o il primo omicidio con l'airone che con riesce a prendere il volo... Sia chiaro, niente di trascendentale, ma buone sequenze che rimangono impresse. Di Shadow non rimane niente, a parte forse la sequenza del rospo, che però è girata malamente. Sono tutti film che fanno i conti con una tradizione: Imago mortis con l'horror spagnolo e il cinema di Argento, Occhi di cristallo con Fulci e Argento soprattutto, e Shadow con il cinema americano (di Argento c'è la solita citazione da Tenebere e basta). Ma il fatto che che Zampaglione decida di partire da Un tranquillo weekend di paura e non da Profondo rosso o Suspiria non lo rende per questo migliore nella confezione o più internazionale, semplicemente ha scavalcato il problema del cinema horror italiano che non sa come rinnovarsi facendo un film all'americana. E ci ha messo pure il pippone politico perché il cantante dei tiromancino non poteva certo fare uno splatterone qualsiasi. Non mi sembra che l'operazione si dimostri molto lungimirante, ecco. E con questo la faccio finita, non odiatemi!

    Trovo che il tuo essere critico, Rebis, sia del tutto legittimo, altrimenti saresti semplicemente uno dei tanti che va al cinema per passare il tempo e che commenta un film dicendo solamente: "Mi è piaciuto", "Non mi è piaciuto" etc.
    E' un bene avere delle aspettative o si rischia di divenire degli automi, che guardano, non pensano e si fanno influenzare essclusivamente dal giudizio degli altri.
    Se noi appassionati di genere siamo i primi a non avere delle aspettative in positivo, allora, cosa resta?
  • Vawe • 20/05/10 20:00
    Galoppino - 94 interventi
    Sapevo che il film avrebbe avuto due giudizi contrapposti, io stessa sono rimasta un attimo fredda al termine della prima visione.
    Sono d'accordo sia con chi lo reputa un bel film, sia con chi gli trova mille difetti e non lo reputa un buon film, tantomeno da "rinascita dell'horror italiano".
    Concordo anche con la considerazione di chi ha detto che se fosse un film estero le critiche negative sarebbero maggiori, probabilmente ci aspettiamo una qualità migliore dai Paesi esteri rispetto al nostro. Una considerazione che fa pensare.
    Ci sono parecchie parti vacillanti, tante pieghe su cui s'increspano motivazioni, fatti, personaggi, parecchi richiami ad altri film, mentre, guardato superficialmente, appare come un film senza alcuna pecca.
    Detto questo, ad ogni modo, se devo scegliere tra un secco "mi piace" e "non mi piace", opto per la prima scelta. Il motivo è semplice: il film scorre bene, la scenografie e le musiche mi hanno colpita positivamente, paragonato ad altri horror italiani contemporanei lo reputo migliore.
  • Vawe • 20/05/10 20:13
    Galoppino - 94 interventi
    Questo è ciò che mi è stato detto: Shadow è stato distribuito solamente in 150 copie in tutta Italia.
    In zona Ligure, rispetto ad altre città come, ad esempio, Bologna è stato ben distribuito anche in due multisala.

    N.B.: Per "l'indiscrezione" più grossa, per non spoilerare quì a chi non ha visto il film, non ha notato "particolari", come posso riferirla ai curiosoni compagni di visione?
  • Rebis • 20/05/10 20:29
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Ciao Vawe! Bello risentirti! Beh, grazie per le tue considerazioni, e capisco anche il tuo punto di vista. In effetti ciò che mettevo in discussione non era la professionalità del prodotto. Certo, il film rimane godibile fino alla fine, non annoia e intrattiene. Senz'altro sul mio giudizio, come tu dici, hanno pesato molto le mie aspettative, anche se i difetti rimangono tali...

    Non ho invece ben capito il discorso sull'"indiscrezione"... se è quella che penso non mi sembra uno spoiler di rilievo...
  • Pigro • 20/05/10 22:50
    Consigliere - 1659 interventi
    Concordo con Rebis: se è quello che pensiamo (il ritratto) non è uno spoiler. Compare molto prima del finale e non ha nessun legame di consequenzialità con il finale stesso...

    E visto che ci sono ribadisco anch'io che per me Zampaglione è bravo e il film sarebbe buono se non avesse una storia fragile e dialoghi, situazioni e dettagli fastidiosi.
    Il problema di questo film, insomma, sta nel soggetto e nella sceneggiatura, non nella regia. Che poi la persona sia la stessa, secondo me vuol dire una cosa molto precisa: che Zampaglione è meglio che diriga storie inventate e sviluppate da altri...
  • Brainiac • 20/05/10 22:54
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    Quale ritratto guys?
  • Pigro • 20/05/10 22:55
    Consigliere - 1659 interventi
    Quello che sta nella galleria insieme a Hitler e Stalin.
  • Brainiac • 20/05/10 22:58
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    Colui che si strozzò con un salatino come Homer J.Simpson?
  • Pigro • 20/05/10 23:03
    Consigliere - 1659 interventi
    Ah ecco, allora anche secondo te è lui... Ci sembrava e non ci sembrava: aspettavamo appunto conferma da Vawe dopo verifica alle fonti.
  • Zender • 21/05/10 11:07
    Capo scrivano - 47731 interventi
    In realtà a me sembra che Zampaglione abbia "usato" l'horror proprio come lo fanno molti esordienti americani: un terreno libero nel quale poter dimostrare soprattutto le proprie qualità registiche. E' zeppo di esordi "eccellenti" in horror di serie B, in America. E in nessuno di questi, direi, troppa attenzione viene riposta in scenggiatura o dialoghi, né troppa importanza viene data a certe leggerezze che possono risultare fastidiose ai più. Si "usa" il genere per far vedere che "datemi una bella storia e io vi faccio un bel film", quasi come uno spot di se stessi insomma.
  • Rebis • 21/05/10 14:51
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Sì, anche secondo me Zampaglione ha usato l'horror come terreno di sperimentazione stilistica, solo che io (sarà un mio limite...) aldilà di una discreta professionalità e dei numerosi cliché proprio non riesco a vedere nessuna cifra "autoriale"...
  • Pigro • 21/05/10 15:56
    Consigliere - 1659 interventi
    Eh no! Se avesse voluto usare l'horror come sperimentazione atilistica non ci avrebbe infilato discorsi storico-politici così precisi e insistiti! Chi vuole limitarsi a fare un horror da b-movie giusto per prendere la mano non sente la necessità di impregnarlo di analisi che poi, come s'è visto, cadono miseramente. Per intenderci, il film ne avrebbe di guadagnato se fosse rimasto davvero un omaggio al genere, quindi con una "assolutezza" sganciata da facili e confusi collegamenti tra Hitler e Bush (e lo dice uno che non è certo pro-Bush, come si può intuire da molti miei commenti). E' esattamente quel che ho scritto nel mio commento qui: "All'assolutezza del gesto crudele, infatti, è sostituita una sovrastruttura di segni storico-politici...". Cioè, se avesse voluto fare un horror in quanto tale, avrebbe potuto limitarsi alla "assolutezza", magari scontata ma più potente, anziché ingolfare l'orrore di una sovrastruttura pretenziosa e intellettuale. E' proprio questo ciò che mi ha infastidito di più, non certo le citazioni e i luoghi comuni...
  • Rebis • 21/05/10 16:25
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Eh, come darti torto Pigro! Diciamo che ci ha provato Zampaglione, ma tutte le sovrastrutture politiche che hai ben evidenziato dimostrano che il film non aveva in sé la crudeltà sufficiente per vivere come horror puro... e allora ci è andato giù di brutto con l'allegorico...
  • Zender • 21/05/10 17:56
    Capo scrivano - 47731 interventi
    Mah, non credo di essere d'accordo. Zampaglione ha affastellato riferimenti un po' a casaccio, per dare una sua struttura vaga al film, per dargli un senso anche forse perché qui in Italia esigiamo (o forse solo ci sentiamo in dovere) di dare un vago senso anche a un horror senza pretese. Ma non credo proprio avesse velleità in questo senso. I suoi sono riferimenti... più suggestioni che fatti, non lo vedo così pretenzioso sinceramente.

    E' appunto più una cosa dovuta al nostro modo di concepire un film, al fatto che un horror nudo e crudo non fa così parte della nostra cultura di base (anche se qualcuno li ha fatti lo stesso) e quindi sentiamo il dovere di dargli un "senso" anche se vago, giusto come spunto. Io credo che la stragrande maggioranza di chi ha visto e vedrà il film non andrà di certo a farsi troppe domande sulla coerenza o correttezza di certi richiami a Hitler e Bush, li prenderà per quello che sono (almeno a mio modo di vedere): suggestioni.
  • Brainiac • 21/05/10 18:42
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    Ma vedi caro Mauro, è proprio quello il punto. Io non metto in dubbio che un horror svincolato da pippotti mentali possa essere interessante, mi piacciono film davvero decerebrati.

    E' la qualità delle suggestioni che non ha colto il segno.

    Mi spiego: parli di Iraq (tu Zampaglione) e mi fai vedere Bush.
    Come suggestione, mi sembra davvero scontata.
    Citi Argento e mi fai vedere le tipiche coltellate dei suoi film.
    Corsa nel bosco: trappolona alla Wrong turn.
    Ci può stare, ma anche qui ci rilevo riferimenti facilotti.

    Tra l'altro, ripensandoci, se fosse possibile vorrei alzargli il voto di mezzo punto, dato che alla fine mi sono reso conto che qualcosina è rimasta ed ha quindi il suo perchè. Grazie
  • Zender • 21/05/10 19:56
    Capo scrivano - 47731 interventi
    Alzato, anche se la giufreccia si mantiene :)

    Quanto alle suggestioni secondo me possono anche essere scontate, in un film in cui hanno funzione solo di richiamo veloce. Per il trappolone parli di Wrong Turn, ma io (che pure ho visto il film) non ci avevo fatto caso: è semplicemente la classica trappola nel bosco, che ho visto in decine di film. Voglio dire che non son quelle le cose che mi hanno colpito, fanno tutte parte di un immaginario che ha mille riferimenti ovvi e vaghi nello stesso tempo, sono come tributi al genere, quasi come se forse lo stesso regista volesse pagar dazio a un mondo che magari non gli appartiene completamente. Poi è una mia idea, intendiamoci.