Discussioni su [S.2] Colombo: Non c'è tempo per morire - Film (1992)

DISCUSSIONE GENERALE

7 post
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  • Ciavazzaro • 13/04/11 20:40
    Scrivano - 5591 interventi
    Markus ebbe a dire:
    In questo episodio, il nipote di Colombo (Thomas Calabro) si profuma con l'eau de toilette HALSTON 1-12 (versione con "stillagocce" non vapo): una fragranza muschiata-verde maschile americana che, per un certo periodo, venne venduto anche in Italia. Per la cronaca, uscì (con il medesimo flacone privo di scritte) nella versione più speziata denominata “Z-14”, la cui bottiglia però è di color marrone più chiaro. Il profumo fu lanciato sul mercato nel 1976 e risulta ancora in produzione, seppur privato della linea “toiletries” maschile cui era allora ampiamente composto.





    Ecco il flacone che, oggi come allora, ha il medesimo design e la sua storica scatola marrone scuro:


    Ci mancavano questi servizi,grande markus !
    Ultima modifica: 14/04/11 10:41 da Zender
  • Markus • 13/04/11 20:50
    Scrivano - 4775 interventi
    Effettivamente non avevo più trovato profumi nei film!
  • Zender • 14/04/11 10:42
    Capo scrivano - 4 interventi
    Ma il tenente cosa c'ha da guardare da vicino la boccetta? Non mi pare proprio il tipo che possa interessarsi a un profumo...
  • Markus • 14/04/11 11:17
    Scrivano - 4775 interventi
    Colombo legge il biglietto di auguri attaccato al flacone per vedere chi ha donato il profumo al nipote.
  • Zender • 14/04/11 11:47
    Capo scrivano - 4 interventi
    Ah ecco, interessato all'indizio, non certo al profumo :)
  • Stefania • 16/04/11 20:38
    Addetto riparazione hardware - 603 interventi
    Markus ebbe a dire:
    Effettivamente non avevo più trovato profumi nei film!
    Halston è un profumo importante! Non so quanto sia buono, ma è importante perché rappresenta l'American Pride: fino agli anni settanta, la profumeria di qualità è stata francese, la massaia dell'Ohio e l'impiegato del Tennessee sognavano Chanel e Givenchy! Poi, Revlon, Estee Lauder e il meno conosciuto Halston iniziarono a produrre profumi che non erano "ripieghi" rispetto a quelli francesi, ma volevano essere un'alternativa tutt'altro che disprezzabile... Detto chiaramente, a me non sembra che i risultati ottenuti dagli americani nell'arte della profumeria siano pregevoli: l'acrido Youth Dew, il plasticoso Charlie, l'abominevole Giorgio di Beverly Hills stanno lì a dimostrare l'abisso che divide Rodeo Drive dal Faubourg Saint-Honore... Ma per il tenente Colombo anche Halston basta e avanza,eheheh!
  • Markus • 20/04/11 16:59
    Scrivano - 4775 interventi
    Gli americani, come hai ben detto, non hanno tradizione di profumeria, tuttavia l'Halston (almeno negli anni '70) ebbe un buon consenso e si discostò dalla profumeria dozzinale (le fragranze di Coty e Jovan, per esempio) cui erano abituati gli americani in alternativa a quella "alta" francese.
    Halston lanciò varie fragranze contraddistinte da flaconi dal design ricercato. Le fragranze attingevano alle mode del periodo: il musk, il vetiver, il patchouli e non ultimo il floreale.