Discussioni su Rue barbare - Film (1984)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 17/08/12 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
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  • Grande esempio di cinema:
    Fauno
  • Non male, dopotutto:
    Daidae, Nicola81
  • Mediocre, ma con un suo perché:
    Buiomega71

DISCUSSIONE GENERALE

3 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Buiomega71 • 17/08/12 10:50
    Consigliere - 25999 interventi
    L'ESTATE FRANCESE IN NERO

    L'action movie americano, quello post moderno di Walter Hill (dai Guerrieri della notte a Strade di fuoco), flirtando con il cinema notturno carpenteriano (su tutti 1997: Fuga da New York) e spizzichi e bocconi di certo cinema post atomico (soprattutto italico) sulla scia dei Guerrieri del Bronx castellariani (vedasi il combattimento notturno di alcuni ragazzini, tra lande sperdute con bidoni in fiamme e carcasse di automobili).

    Tutto il post moderno ottantiano, sciorinato da Bèhart in un mix tra polar, action, thriller, western, echi Madmaxiani, cavalieridella vallesolitaria, combattimenti finali che manco nei film con Van Damme (che appare pure in un piccolo ruolo cameo a inizio carriera).

    Sembrano quei film prodotti dalla Cannon e diretti da un Glickenhaus o da un Winner in pre-pensionamento, con il bello e imbattibile, il cattivone, la fanciulla da salvare, la retta via da seguire e lasciarsi alle spalle cattive compagnie, ceffi da galera, punk violenti armati di katana, discoteche alla rave party puramente ottantiane, bagliori post atomici di periferie squallide e abbandonate al degrado, arti marziali e tutti i clichè dell'action movie americano.

    Il merito di Bèhat e di avere anticipato certo cinema bessoniano (Subway arriverà di lì a poco, ma forse Bèhat aveva in mente anche Le dernier combat)e di portare il classico "noir" francofono in territori di puro cinema di genere.

    Manca il coraggio di osare, la violenza (seppur presente a dosi massiccie) e contenuta, così come il sesso (truffaldina la frase di lancio del film all'epoca: "Violenza sulle donne!". Al contrario le donne, qui, sono tostissime).

    Va detto che Bèhat non gira poi tanto male (coadiuvato dalla bellissima fotografia notturna di Jean-Francois Robin) e piazza qualche buon momento ben assestato:
    la prostituta "felliniana" armata di spranga che ruzzola dalle scale; l'omossessuale lanciatore di coltelli che inchioda-letteralmente-le sue vittime al muro; la bellezza androgina e autolesionistica di Corinne Dacla (che indossa pure una tuta e casco alla Interceptor); la tosta (e bona)Christine Boisson; la prostituta bionda in zoccolette Nathalie Courval (concupita dal padre del suo uomo); cinesine rapite e fatte schiave legate nude a letto.

    Pur tenendo l'attenzione, il film scivola via molto convenzionalmente, non dicendo nulla di nuovo, tra vezzi autoriali alla Alain Corneau e scivoloni senzazionalistici da b-movie alla Albert Pyun.

    Di culto assoluto e monumento istantaneo al cattivo di Bernard-Pierre Donnadieu, una via di mezzo tra Enzo Salvi e Gerard Depardieu, che non sfigurerebbe in un action filippino di Ciro Santiago.

    Ottima la vhs della Gvr, che nonostante gli anni sul groppone, e ben riversata con colori vividi e nessun droupot.

    Esagerato a livelli massimi il vm 18.

    Uno Strade di fuoco da banlieu, però senza rock n roll.
    Ultima modifica: 21/04/18 10:20 da Buiomega71
  • Fauno • 6/09/23 01:40
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    La disamina è ottima, ma mi meraviglia che tu ne abbia concessi solo due di pallini.
    Io non son certo cinefago al tuo livello, ma il taxi di Hagen mi ha in effetti fatto ricordare quello di Isaac Hayes del film di Carpenter, sebbene quest'ultimo abbia perfino le abat-jour come decorazione...e anche i cori dei teppisti per rimarcare le imprese di Chet mi han fatto venire alla mente le urla che osannavano Jena alla fine del combattimento a mazze chiodate.
    C'è però da dire che la resa dei conti finale è più che encomiabile, anche perché le lesioni che derivano dai tremendi colpi sono assolutamente attendibili, e non c'è nessunissima forzatura tesa a risparmiare o ad acuire l'assieme.
    I personaggi che però ho più apprezzato sono Yougo, con i suoi "amori" metallici dichiarati senza pudore, e Manu, sfacciata come poche altre volte visto nel cinema, ma del resto in quale altro modo potrebbe mai tenere sotto controllo una situazione in perenne ebollizione se non addirittura vulcanica????

    E pensa che vidi i poster nelle sale di Parigi proprio nel capodanno che uscì...in Francia fu reclamizzato al massimo; da noi avrà retto tre giorni nelle sale estive quasi due anni dopo..
  • Buiomega71 • 6/09/23 07:42
    Consigliere - 25999 interventi
    In realtà, Fauno, del film ricordo molto poco ( ecco perché metto tutto su discussione generale appena visto il film)

    Lo trovai piuttosto convenzionale alla fine ( come scrissi nel commento) nonostante avesse dei crismi da action/noir postmoderno ( col senno di poi si potrebbe definire una sotto lucbessoniata)


    Ultima modifica: 6/09/23 08:02 da Buiomega71