Fauno • 22/05/15 22:53
Contratto a progetto - 2743 interventi Grazie a Lucius, Buono e Panza:-)
Sì, assolutamente bianco e nero. E mi ha stupito, perchè eravamo già nel '74, e come retroscena non sembra affatto un film girato fuori tempo massimo o più inerente al decennio precedente. Fra l'altro, per il fatto che la scena chiave mi era già stata detta pensavo fosse una gran barba; al contrario ci si viene portati per mano a quel culmine, e il film è talmente denso di particolari, di frasi mai dette a casaccio, che alla fine sembra davvero di aver trovato un lago di oro fuso...Non è per niente teatrale, ma è ricchissimo di tutto. E anche loro due a quella conclusione ci pervengono per tutti questi infiniti particolari, atteggiamenti, parole, gestualità, comunicazioni con tutti e 5 i sensi, esperienze mai passive; non certo per quelle due parole che lascierebbe intendere una trama estremamente scarna.
Infine la mimica della protagonista prima del momento fatidico mi ha annichilito tutti i ricordi analoghi di tantissime attrici strapagate. italiane e straniere.
Di pentapallini ne dati parecchi, specie per l'originalità e il coinvolgimento emotivo, ma questo mi ha lasciato senza fiato, perchè proprio non me l'aspettavo.
Per non parlare di certe inquadrature...l'amore è potente, ma non c'è nulla di sozzo o di marcio; è creato da due vite vissute e che nonostante il dramma continuano a vivere...La carne urla perchè la vita urla, perchè ogni oggetto del film prorompe come se volesse urlare a sua volta...FAUNO.
Ultima modifica: 22/05/15 22:55 da
Fauno
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