Discussioni su Pusher 2 - Sangue nelle mie mani - Film (2004)

DISCUSSIONE GENERALE

5 post
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  • Buiomega71 • 31/01/14 10:26
    Consigliere - 26006 interventi
    Ho trovato questo secondo capitolo (con ben pochi aggangi al capostipite: giusto un ruolo cameo del boss serbo Milo e un accenno su che fine ha fatto Frank)nettamente inferiore all'originale

    Molto meno intenso e genuino del primo Pusher, mi e parsa un pò un operazione costruita a tavolino, dove il nichilismo refniano (nessun personaggio si salva nel film, o sono bestie senza cervello bruciati dalla coca o vere e proprie cagne a cui interessa solo "farsi") viene "ammorbidito" da una morale redentiva un pò banalotta e anche scontata (la decisione finale di Tonny), che annacqua il tutto e smorza il potenziale emotivo

    Refn regala, comunque, pezzi di ottimo cinema (il furto delle Bmw con incidente inaspettato, la lunga festa di matrimonio-stile Il Cacciatore-a base di fiumi di coca e sbroccamenti -sottolineata dalla fotografia cromatica di Morten Soberg, quasi fosse un anticamera dell'inferno-, il violento e feroce scontro finale tra Tonny e il "bestiale" padre/padrone, Tonny che spara al braccio di Kurt in un freddo e uggioso campo di generatori eolici) e non disdegna sequenze ai limiti dell'hard (Tonny che si masturba guardando un porno per poi "consumare"-senza successo- con due prostitute, che giocano tra loro con un dildo enorme, chiosando:"Vi siete perse il re dei cazzi!", il numero della "danzatrice" alla festa di matrimonio) e aumenta il sentore di squallore e sporcizia (Kurt che va continuamente in bagno a calare le braghe-prima di gettare stupidamente la coca nel cesso-, la ragazza coi calzini lerci, tirate di coca che manco Scarface, turpiloquio, miserie e bassezze umane a iosa)

    Un omaggio ad Arancia Meccanica (Tonny che, appena sveglio, va a orinare nel wc)

    Ma , nonostante questo, non centra il bersaglio. Troppo di "testa" più che di "pancia" e l'odissea di Tonny (prima della redenzione) a un che di posticcio e coinvolge poco emotivamente (e si fanno sentire parecchi momenti di stanca)

    La violenza (se non quella dell'animo) e tenuta a freno (a parte la scheggia del pre-finale), e dal "gangster movie" da strada, Refn, passa al racconto intimista e introspettivo, con punte da cinema dardenniano (il finale) che lasciano parecchio l'amaro in bocca

    Tra citazioni carpenteriane (il Duca), padri/padrone, scatologie, barzellette infime (quella di Kurt sulla prostituta coi denti da latte), l'ambientazione squallida e grigia, puttane sempre strafatte, stupidissimi e tamarrissimi papponi, Refn non riesce a creare la giusta empatia e emotività, convincendo poco, lasciando più dubbi che entusiasmi.

    Restano ancora ottime la fotografia di Morten Soberg (tecnicamente il livello e superiore al primo capitolo)
    e la musica di PeterPeter, ma a Refn viene a mancare quella forza "rabbiosa" che aveva contraddistinto il suo fulminante esordio, con il forte sospetto di un operazione artificiosa fine a se stessa che non ha molto da dire

    Questa volta, Refn (al contrario di Tonny) la fà fuori dal vaso.
    Ultima modifica: 31/01/14 14:08 da Buiomega71
  • Greymouser • 31/01/14 15:48
    Call center Davinotti - 561 interventi
    Anche per me il secondo è il capitolo più debole della trilogia. Il terzo invece si riporta quasi al livello del primo.
  • Buiomega71 • 31/01/14 17:10
    Consigliere - 26006 interventi
    Greymouser ebbe a dire:
    Anche per me il secondo è il capitolo più debole della trilogia. Il terzo invece si riporta quasi al livello del primo.

    Il terzo, Grey, me lo vedo domenica sera, poi saprò dire...

    Questo secondo capitolo mi e parso fondamentalmente inutile, con un certo moralismo di fondo fastidioso (la redenzione) e un nichilismo troppo sopra le righe (che intorno alla coca giri solo merda e che i personaggi che le gravitino attorno tocchino il fondo del lerciume non e una novità per nessuno, e Refn non mi e parso innovativo con quello che racconta)

    Indubbio, comunque, il suo talento, che regala buoni momenti di cinema.

    Troppo poco, però. E il film non mi ha trasmesso granchè a livello empatico e emotivo (come , al contrario, ha fatto il primo capitolo)
    Ultima modifica: 31/01/14 17:14 da Buiomega71
  • Galbo • 31/01/14 19:33
    Consigliere massimo - 3991 interventi
    Anch'io l'ho trovato inferiore al terzo capitolo, più pause e meno tensione. Qualche buona scena ma anche dei riempitivi. Il finale però non mi è dispiaciuto.
  • Fauno • 20/01/17 18:28
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    VARI SPOILER

    Direi che il commento potrei lasciarlo inalterato; nelle situazioni particolari toglierei la mazzata in testa alla malcapitata per sostituirla col generico "la suprema imbranataggine di Kurt", che ad una prima visione mi era sfuggita.

    Certo che è pacchiana la droga lanciata nel water e la pretesa di esser risarcito, ma ancor più le accuse senza capo né coda a Thonny, che per una volta non ne aveva combinata una delle sue (perfino un poppante lo saprebbe che le auto di lusso con marca centenaria son collegate al satellitare!!!), e tanto per non averne abbastanza, andare a raccontar la palla assurda di essere c..o e camicia col Duca...Della trilogia Kurt è il personaggio più tonto di tutti, non parliamo delle paranoie a farsi sparare...

    Quanto alle f.g.ne biondone, è splendida la sposa con la narice bucata dalla cocaina, oltre alla scena già descritta nelle particolarità (per tacer delle parolacce della compagna di Thonny dette in modo stereotipato e sincopato, tipico di chi ha la "neve" al posto del sangue).

    Quindi oserei allargare a due pallini, se non altro per la rivalutazione di questi personaggi, ma siamo ancora ben lontani dalla resa migliore della trilogia, tant'è che è solo rivedendo i primi due che ho potuto dare il posto giusto a tutti i personaggi...In effetti anche in questo Milo ha un ruolo talmente sfumato e poco approfondito, che manco mi ricordavo ci fosse. Solo nel terzo l'avevo potuto inquadrare bene, e neanche tanto poiché protagonista, quanto perché tira con Radovan un finale talmente supremo da dirmi "Guarda Fauno, rivedi la trilogia perché qualcosa ti è sfuggito". E in effetti aveva ragione; mi son molto divertito a rivederlo, solo che i pallinaggi e i commenti non cambiano, in quanto i primi due, pur se validi, hanno troppo potere cronachistico e troppo poco potere cinematografico, son troppo istintivi e viscerali e troppo poco elaborati...
    Istintivo e viscerale devo esserlo io quando guardo e commento il film...è ovvio che se vedo già un qualcosa di simile sullo schermo mi vien da raffreddarmi.

    Per esempio la scena dell'incidente tanto spettacolare quanto maldestro dopo il furto dell'auto mi ha fatto ridere, ma non mi ha fatto toccare il cielo con un dito...Chi come me è un tipo esuberante e di scene rocambolesche ne ha viste e ne ha avute tante nella vita, la potrebbe perfino considerare embrionale e quindi superata come emozione...