Piero68 • 31/10/14 13:59
Contratto a progetto - 241 interventi Mi ha sempre colpito il fatto che questo sia considerato uno dei film più romantici della storia del cinema. Analiziamo le cose e chiamiamole col loro vero nome:
Lei è una prostituta e della peggior specie. Non una escort di lusso che trovi tramite agenzia ma una vera e propria battona che trovi per strada. Ignorante come una capra e a digiuno delle regole minime di buona educazione.
Lui un ricco e perverso uomo di affari che manco si allontana da casa propone una marchetta. E badate, all'inizio nemmeno per se stesso. E qui viene il bello: vuole che la tipa faccia gli occhi dolci ai commensali del suo "benefattore" spacciandosi per la di lui fiamma. Insomma un atto ancora peggiore di portarsi a letto una che lo fa per mestiere e basta. Però poi alla fine, dato che era compreso nel prezzo, si fanno pure una scopatella. Questi i presupposti delle grande storia d'amore. Finale: lui lascia tutto e corre a sposare una battona infischiandose delle conseguenze. Non è per sembrare un complottista paranoico ma qui è talmente evidente il messaggio subliminale (mica tanto) e l'operazione di sdoganamento che hanno fatto con questo film.
E cioè: andare a prostitute è bene. Pensa che può nascere anche l'amore della tua vita con una di quelle. Fare la prostituta è appagante e piacevole e può capitarti all'improvviso, invece di un camionista grasso, puzzolente e magari pure scoreggione e che non si lava da settimane, un ricco miliardario che non ha niente altro da fare che innamorarti di te.
Insomma, altro che storia d'amore questo è un manifesto a favore della prostituzione.
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