Discussioni su Posizioni compromettenti - Film (1985)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/02/21 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
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    Buiomega71

DISCUSSIONE GENERALE

1 post
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  • Buiomega71 • 4/02/21 09:56
    Consigliere - 26015 interventi
    Commedia giallo rosa dove propende più l'aspetto ludico, all'inizio sciocchina e fastidiosa, non poco logorroica e di stampo femminista.

    Via via, però, la sicura professionalità di Perry fa acquistare simpatia, e tra pettegolezzi, battute acide e riunioni femminili, salta fuori il regista di Diario di una casalinga inquieta (come lo è la Sarandon, casalinga non molto disperata ma piuttosto inquieta, ex giornalista, che si improvvisa detective rischiando di mandare all'aria il suo matrimonio), che non rinuncia all'impostazione teatrale a lui tanto cara, alle crisi e alle incomprensioni matrimoniali (i battibecchi tra la Sarandon e il marito , magnificamente interpretato da Edward Herrmann, sono bei pezzi di recitazione, dove viene a galla l'impronta perryana degli anni 70, di quel cinema teatrale e da camera come lo era, appunto, Diario di una casalinga inquieta)

    Un dentista donnaiolo (Joe Mantegna), ucciso "depalmianamente" nel suo studio da una misteriosa figura femminile, coinvolto in un giro di filmetti e foto pornografiche, che si ripassava tutte le mogliettine bene della città, in una girandola da commedia "nera" (che vira più nel rosa), fino alla risoluzione finale pseudothrilleresca, dove Perry butta tutto in una pantomima rancida e buffonesca (il cane rabbioso fuori dalla porta, le polpette, l'imbecillità bambinesca di un simpatico Josh Mostel, la Sarandon in pericolo, la dark lady vendicativa pistola in mano, il poliziotto idiota di pattuglia) che si rifà alle commedie gialle degli anni 30/40 (in tv, la Sarandon, si vede uno spezzone di La porta proibita, che tanto commedia non è).

    Curioso che in un film di questo tipo (di puro svago leggero leggero) Perry ci infili dentro polaroid che ritraggono le amanti occasionali del dentisa in pose da "sesso estremo", accenni zoofili (i giochetti con il cane, il cane che annusa la Sarandon proprio lì, con evidente imbarazzo dell'attrice), sedicenni che giocano sessualmente con ortaggi per le gioie del dentista sporcaccione (ovviamente solo accennato nei dialoghi) e una costante leggermente morbosetta su mogli promiscue e vogliose, pornografia, e foto in posizioni compromettenti (appunto) delle signore bene della città (nessuna esclusa, se non la Sarandon), in più con l'amica della Sarandon (bravissima e parolacciaia Judith Ivey) che pur essendo moglie  e madre di due figli, se la spassa negli annoiati pomeriggi con il poliziotto toy boy di Jason Beghe pre Monkey Shines.

    Nulla di chè, alla fine una commediola soapoperesca fitta di dialoghi (alcuni comunque deliziosi) e situazioni da pochade intinte di giallo  di un regista con il suo peso ormai in dirittura di arrivo, ma che sa , bene o male, mantenere l'interesse, per metterci dentro ancora sprazzi del suo cinema che fu e per la bravura recitativa di tutto il cast, nonchè illuminato dalla notevole fotografia del futuro regista della Famiglia Addams

    Bruttarello lo score del grande, altrove, Brad Fiedel, e alcuni nomi di culto nel cast (oltre a Beghe c'è pure la Kaiulani Lee di Cujo) e qualche momento azzeccato (tutte le donne della città che piangono al funerale del dentista, con la Sarandon che rimane allibita) e parecchio improbabile la storiella d'amore tra la Sarandon e Raul Julia (nel ruolo del tenente di polizia incaricato delle indagini), ma la parte del leone la fa il marito della Sarandon, Edward Herrmann, con i suoi dialoghi spesso cinici e le sue sfuriate maschiliste.

    Tra i produttori esecutivi salta fuori il nome di Salah M.Hassanein che i romeriani conoscono molto bene.

    Da noi uscì al cinema nel maggio del 1988, con tre anni di ritardo.
    Ultima modifica: 4/02/21 20:52 da Buiomega71