Discussioni su Pink Floyd a Pompei - Film (1972) | Pagina 1

DISCUSSIONE GENERALE

85 post
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  • Zender • 15/09/08 20:38
    Capo scrivano - 47806 interventi
    Ragazzi, è morto a 65 anni Rick Wright, lo storico tastierista dei Floyd. Ciò significa che non esisterà più una reunion completa del gruppo. Una tristezza infinita mi assale. I Pink Floyd sono parte di me, sapere che Wright è morto, che nessuno dal vivo potrà più cantare Echoes o Time con Gilmour (e li avevo appena visti insieme a Venezia, fantastici!)...
  • Cotola • 16/09/08 01:14
    Consigliere avanzato - 3845 interventi
    Ho appreso anche io la notizia guardando il telegiornale delle 20. Naturalmente è stata liquidata in 10 secondi senza nemmeno un piccolo filmato per omaggiarlo. Che dire le solite tristezze dell'informazione italiana (Fosse morto una qualsiasi altro cantantello italiano da tre lire, giù con speciali, approndimenti e piagnistei vari).Ma in fondo meglio così: le perle non possono essere regalate ai porci.
    Resta il dispiacere per una perdita notevole.
    Per fortuna ci restano i capolavori che questo gruppo ha inciso nel corso della carriera.

    P.S.

    Zender che culo che hai...li ha potuti vedere a Venezia ;-))
  • Zender • 16/09/08 08:58
    Capo scrivano - 47806 interventi
    Le più belle parole son quelle di Gilmour, dal suo sito ufficiale:

    No one can replace Richard Wright. He was my musical partner and my friend.

    In the welter of arguments about who or what was Pink Floyd, Rick's enormous input was frequently forgotten.

    He was gentle, unassuming and private but his soulful voice and playing were vital, magical components of our most recognised Pink Floyd sound.

    I have never played with anyone quite like him. The blend of his and my voices and our musical telepathy reached their first major flowering in 1971 on 'Echoes'. In my view all the greatest PF moments are the ones where he is in full flow. After all, without 'Us and Them' and 'The Great Gig In The Sky', both of which he wrote, what would 'The Dark Side Of The Moon' have been? Without his quiet touch the Album 'Wish You Were Here' would not quite have worked.

    In our middle years, for many reasons he lost his way for a while, but in the early Nineties, with 'The Division Bell', his vitality, spark and humour returned to him and then the audience reaction to his appearances on my tour in 2006 was hugely uplifting and it's a mark of his modesty that those standing ovations came as a huge surprise to him, (though not to the rest of us).

    Like Rick, I don't find it easy to express my feelings in words, but I loved him and will miss him enormously.

    David Gilmour
    Monday 15th September 2008

    Per Cotola: culo... avevo preso il biglietto quasi un anno prima. Anche se non era uno show dei Floyd, ufficialmente, ma "solo" un concerto di Gilmour, la presenza di Wright mentre cantavano Echoes insieme era da lacrime agli occhi...
  • Herrkinski • 16/09/08 16:03
    Consigliere avanzato - 2632 interventi
    Veramente un peccato.. L'ho scoperto solo adesso, dato che ormai vivo in una dimensione parallela e non seguo più alcun quotidiano o telegiornale..
  • Matalo! • 16/09/08 18:20
    Call center Davinotti - 614 interventi
    Addio Wright, tastierista di gusto ed eleganza.Anche se non sono un grandissimo fan dei Floyd, anzi li trovo sopravvalutati, almeno da Dark Side ad oggi, mi unisco al cordoglio.
  • Zender • 16/09/08 19:41
    Capo scrivano - 47806 interventi
    Già, ho letto in anteprima la tua stroncatura di Pompeii, Matalo! Ognuno è ovvio che si tiene le proprie opinioni e non sarò certo io a dire che Pompeii debba piacere a tutti né che debbano farlo i Pink Floyd. Io sono per i Floyd di Ummagumma, More, Atom heart Mother e in generale prima di DARK SIDE (pure se anche dopo e durante DARK SIDE han fatto dischi entrati nella storia), i quali hanno raggiunto l'apice nei concerti del 1971 ovvero quelli immortalati in Pompeii. Per quello non capisco: se li trovi sopravvaliutati da DARK SIDE ad oggi dovrebbe piacerti Pompeii, che è il manifesto dei Floyd pre-megasuccesso.
  • Herrkinski • 17/09/08 00:21
    Consigliere avanzato - 2632 interventi
    Sottoscrivo completamente quanto detto dal buon Zender..
  • Matalo! • 17/09/08 09:23
    Call center Davinotti - 614 interventi
    Il fatto è che è la cinematografia di pink floyd a pompei che non mi piace;cioè quel film è una ciofeca per me, Echoes o meno.;-)
  • Zender • 17/09/08 09:42
    Capo scrivano - 47806 interventi
    Però difficilmente troverai qualche altro filmato d'epoca (e ce ne sono, eccome) che riesca a trasmetterti allo stesso modo lo spirito dei Pink Floyd del tempo. E' la prima volta di un concerto a porte chiuse, è uno sposalizio della musica con l'archeologia: va vissuto, più che visto. E certo se non piacciono i Pink Floyd la cosa non può ovviamente riuscire.
  • Don Masino • 17/09/08 17:16
    Galoppino - 279 interventi
    Amando anch'io i Pink Floyd e avendo letto il commento di Matalo volevo solo dire che Pompeii è stata sfruttata molto bene per l'anfiteatro, secondo me (che è un set magnifico e altamente evocativo), meno per le scene extra con i 4 su e giù per i vulcani. Ma erano altri tempi (questo tipo di sovrimpressioni andavano molto) e dubito inoltre che siano stati i Pink Floyd a scegliere di volere le interviste o le scene sul Vesuvio. Adrian Maben era regista con le idee piuttosto chiare, se ricordo bene.
    Un caro saluto a Rick Wright, sottovalutato tastierista capace di sprigionare suoni insoliti e di grande effetto, molto avvolgenti, parte integrante del suono Pink Floyd.
  • Matalo! • 17/09/08 18:50
    Call center Davinotti - 614 interventi
    Lo vidi l'ultima volta un anno fa a casa di un mio amico, purtroppo morto di un cancro alle ossa(arrivederci Marco);a parte la letale scoperta di alcuni ritocchi computerizzati ho riconfermato la staticità delle riprese e il modesto sfruttamento della cornice di Pompei.Se fate caso le inquadrature sono sempre le stesse 4/5;poteva essere Pompei come la discarica sotto casa di mia nonna o il deserto dei Gobi.Oltretutto le interviste danno uno spessore dei Floyd come di gente un po' decerebrata e un attimino attenta ai soldi.Ecco, per me vale per loro quel che penso di Antonioni;dato il fumo che faceva sto arrosto me lo aspettavo meglio.Oh non voglio essere polemico eh dico solo la umilissima mia.E poi avrei un aneddoto su quel film da morir dal ridere
  • Matalo! • 17/09/08 18:56
    Call center Davinotti - 614 interventi
    Una volta ero molto feroce coi Floyd;dicevo che erano perfetti per i filmini delle gite in montagna.Questo per eccesso di saturazione verso Wish you were here, che era fischiettato anche dai pensionati.Poi ho messo la testa a posto. Non sacralizzo il primo disco come fanno oggi tutti perchè secondo me anche se c'era Syd e Interstellar overdrive il resto risente un po' della psichedelia dell'ufo club(e Robert Wyatt è meglio di Syd Barrett secondo me).Mi piace Obscured By clouds,Meddle,un po' Atom(anche se scatta il ricordo Acqua Fiuggi).Penso che atom abbia una delle copertine più belle di sempre.Poi Echoes è la cosa che preferisco.Ma ho sempre faticato a trovare tutto quello spessore nei Floyd.Infatti alla fine son traghettati verso una dimensione da salotto di lusso.Nick Mason è un batterista molto più importamte di tanti virtuosi inutili che girano per la musica.
  • Zender • 18/09/08 09:33
    Capo scrivano - 47806 interventi
    Io aspetto l'aneddoto Matalo. A meno che non sia quello letto nel commento (di solito è sconsigliabile inserire nei commenti aneddoti privati che invece troverebbero spazio più giusto nella discussione generale del film...). Comunque, al di là di tutto, difficile sostenere che Waters, per dire, sia "un po' decerebrato". Quello che ha scritto, che ha fatto (di recente ha composto anche un'opera lirica, Ca ira), che ha detto, fa pensare tutt'altro. E' invece risaputo che i Floyd odiavano le interviste e spesso si prendevano gioco dei giornalisti, il che può far pensare ciò che hai scritto.

    Don Masino ha poi ragione: l'anfiteatro è un luogo magnifico e altamente evocativo nonché unico per suonarci (e non può proprio essere un altro posto se non quello), la sovrapposizione di qualche scena sul vulcano o dei mosaici fa parte del coté del tempo e secondo me non infastidisce più di tanto.

    Quanto alla versione in dvd è molto diversa dall'originale: le interviste sono diventate molto più lunghe (nell'edizione video precedente erano state addirittura eliminate del tutto...), ci sono inutili digitalizzazioni in più...

    Detto questo, la portata dei Floyd nella musica è immensa e su questo non ci piove: dischi come WISH o DARK SIDE (per non dire THE WALL) sono tra i più amati e conosciuti di sempre, apprezzati per i suoni perfetti e la musica, per le melodie e il concept che ci sta dietro. E dischi come ATOM HEART MOTHER o UMMAGUMMA, MORE o MEDDLE non hanno paragoni (nel bene e nel male) nella musica: non è facile trovare un gruppo il cui stile sia unico e immediatamente riconoscibile, svincolato da ogni etichetta. E il suono della chitarra di Gilmour è uno tra i più amati al mondo anche dagli "addetti ai lavori": ci sarà un perché...
  • Matalo! • 18/09/08 14:33
    Call center Davinotti - 614 interventi
    ciao zeder
    io direi che ci piove e veramente vorrei prendere wyatt come esempio di cosa si può fare con la psichedelia raggiungendo vette inimmaginabili (cito i soft machine e rock bottom).
    L'anfiteatro è sì luogo deputato per le suggestioni floydiane ma davvero trovo che sia stato ben poco il lavoro fatto per usare pompei al meglio e molto per incorniciare i capelli al vento di Gilmour (vabbè era il bello del gruppo...).Che la versione in dvd (effettivamente diversa da quella che vidi al cinema)sia stata malauguratamente ampliata con interviste narcisistiche o, come dici tu, provocatorie certo reca danno a quella che oggi è lecito considerare la versione definitiva e unica di Live a pompei.Non so se dietro le battute dei Floyd ci fosse ironia;quel che vedo è un quartetto di personagi un po' fatui che avrebbero fatto meglio (come fece Wyatt più volte) a parlare della loro arte e della loro visione del mondo.Non si può sfottere la stampa e poi servirsene per essere conosciuti.
    Comunque questa resta una mia pacatissima e personalissima opinione, senza acredine o polemica.Nè tento di convincerti della giustezza o meno delle mie opinioni;solo un parere.Certo se penso a Echoes e Moon in June davvero la bilancia pesa sul piatto di Wyattt e non di Waters.
    Sì, l'aneddoto era quello slo che in dettaglio è molto più comico; comunque mi asterrò dal citare aneddoti nei commenti anche se una nota di colore non mi spiace metterla.Ma se questo mette sabbia agli ingranaggi dell'amato Davinotti(un posto libero dove nessuno è un solone)allora indietreggio volentieri.Un abbraccione.
  • Matalo! • 18/09/08 14:45
    Call center Davinotti - 614 interventi
    p.s.:sulla chitarra di Gilmour niente da dire se non chapeau.Raramente nel rock si sente un uso del bending così accurato e un amore per la nota, centellinata e soppesata.Non parliamo dei suoni della sua Stratocaster che han a dir poco fatto scuola.Ben meglio dell'osannato slowhand Clapton, far far away.
  • Matalo! • 18/09/08 14:52
    Call center Davinotti - 614 interventi
    ops zender...scusa; zeder è un film di Avati.Scusami
  • Zender • 18/09/08 14:56
    Capo scrivano - 47806 interventi
    Metti pure le note di colore che vuoi, magari senza esagerare visto che esiste una sede più opportuna per farlo 8e cioè la discussione generale, per l'appunto).
    Per quanto mi riguarda i Soft machine han fatto solo due album strepitosi (il primo e il secondo) e il tanto celebrato terzo già sconfina troppo negli eccessi free, per quelli che sono i miei gusti, e Moon in June (sempre a parer mio) è imparagonabile per complessità e ricerca ad Echoes. Rock Bottom è un gran disco (concepito alla Giudecca mentre Wyatt accompagnava sua moglie che era nella troupe di A VENEZIA UN DICEMBRE ROSSO SHOCKING, tra l'altro) ma anche qui l'influenza che ha avuto sull'immaginario collettivo e sulla musica in generale è nettamente inferiore. Io dico che sull'influenza dei Floyd nella musica e nell'impatto di essa sul pubblico non ci piove, poi i gusti sono un'altra cosa. La psichedelia nei Floyd è stata solo la base di partenza per viaggi ben più ambiziosi. I Floyd comunque non si sono mai serviti della stampa se non negli anni (due) di Barrett e han sempre e solo parlato con la musica. Wyatt la pensava diversamente in relazione alle interviste (ma ha anche avuto un dramma personale che gliel'ha fatta probabilmente cambiare, visto com'è caduto durante una festa) ma è sempre stato molto amico di Gilmour per dire (lo puoi trovare spesso a cantare Confortably numb dal vivo con Gilmour) e io non credo sia di pasta troppo diversa.
    Ad ogni modo è ovvio che rispetto ogni opinione (tantopiù che Wyatt piace anche a me) e perciò non vorrei che scambiassi queste parole per un tentativo di convinzione da parte mia. Ogni disco dei Floyd per me ha rappresentato un tassello fondamentale di una discografia irripetibile; partendo da qui capirai da dove originano le mie considerazioni.
  • Matalo! • 18/09/08 15:07
    Call center Davinotti - 614 interventi
    Zender, se io scambiassi questa amabile chiaccherata come un'imposizione non avrei neanche risposto ai post.
    Sono io che non vorrei essere frainteso piuttosto;ma visto che siamo tra gentiluomini è inutile stare a spiegare il tono amabile di questi post.
    So tutto di rock bottom e della Giudeccca e delle ombre che wyat si beveva coi gondolieri; la qualità marina di quel disco non può non essere filtrata dalle acque del canale della Giudecca.
    Eppure con tutto che i Floyd siano così celebri nulla mi toglie il sospetto che ciò sia avvenuto per un annacquamento della loro musica (non nel senso giudecchino/wyattiano;-))e che a lungo andare la cosa sia manifesta.Basta vedere cosa son diventati dopo Dark Side e come i loro live act siano per me inutili riproduzioni di un risultato da studio, tanto che potevano suonare in playback.Third è una felicissima coniugazione sul versante rock degli umori jazz e free e Moon in June, che ha dei versi ben più possenti di ogni brano dei Floyd, si avvale anche dell'uso della voce di Wyatt unico nel mondo musicale.Poi io, praticando l'improvvisazione free magari son più facilitato ad entrare in quel mondo, ma a parte Facelift vedo più jazz modale che free.
    Questo non per dire che io so io e tu nun sei un cazzo eh!
    Se l'influsso dei floyd è stato più vasto è anche stato meno profondo da un punto di vista musicale;diciamo che son diventati una band decorativa loro malgrado e ascoltata ma non capita.
    Che Wyatt e Gilmour collaborino insieme è solo salutare per la musica e noi tutti.Ho già detto delle qualità di Gilmour e, nonostante The Wall per me sia una mezza schifezza Confortably Numb si eleva a capolavoro come un fiore di campo tra fiori di una serra troppo calda e umida.
    Ultima modifica: 18/09/08 23:10 da Matalo!
  • Zender • 18/09/08 15:48
    Capo scrivano - 47806 interventi
    Ok, capito tutto. Ti voglio solo correggere su un punto: dire che i Floyd suonano live come in playback è un po' bizzarro, anche dopo Dark Side: ti ricordo che Dark Side venne portato in scena un anno prima che uscisse su disco e si è evoluto onstage data dopo data; lo stesso si può dire di Wish You Were Here: Shine On venne suonato (in un'unica parte) per la prima volta il 18 giugno 1974, mentre il disco uscì il 12 agosto 1975, oltre un anno dopo! Sempre il 18 giugno 1974 i Floyd suonarono Raving and drooling che, con titolo e testo cambiato, uscì come Sheep su Animals quasi tre anni dopo! (lo stesso o quasi accadde per Gotta be crazy poi Dogs).

    Solo per dire che se c'è una band i cui concerti cambiavano molto spesso dall'uno all'altro (rispecchiando quasi mai fedelmente la versione da studio, senza ovviamente sconfinare nel jazz) sono i Floyd.

    Quanto ai versi più possenti di Moon In June mi permetterai di dissentire :) Le metafore e la critica sociale di Dark Side o The Wall han fatto storia, Moon in June molto meno. L'impatto musicale dei Floyd a parer mio è stato meno profondo per un semplice motivo: se volevi seguirli finiva che li copiavi e scomparivi al confronto (anche se poi i Radiohead di Ok Computer ci si son fatti i milioni).
  • Matalo! • 18/09/08 23:03
    Call center Davinotti - 614 interventi
    sì ci pensavo oggi
    i floyd puoi solo copiarli non ispirarti perchè il loro sound è costruito in modo tale che non può essere così
    non son d'accordo con lo spessore della critica sociale di waters che mi pare puerile(Waters non il tuo commento,ovviamente;-))
    se dovessimo stare alle storie allora sarebbe vero che i beatles sono il più grande gruppo della storia e captain beefheart uno zero; questo solo se non si va in pofondità.se si va invece si scopre che i beatles sono uno degli ultimi prototipi del merseybeat e hanno (secondo me giustamente) attinto a man bassa dalle fatiche altrui.Pratica lecita se c'è una rielaborazione e un miglioramento o approfondimento di idee in germe altrui.Non son d'accordo con chi oggi ridimesiona troppo i beatles così come non son d'accordo con chi li ritiene il massimo del pop.Beefheart (un mio pallino assiema a wyatt) ha lasciato tracce profondissime in un sacco di musica magari meno veicolata ma ben più importante per i risultati il cui fenomeno più appariscente (e valido) è tom waits che senza il capitano non sarebbe quello che è, e lo dice.Ovvio che se faccio il nome di marc ribot siamo in pochi a sapere chi è ma questo vuol dire che vale meno di gilmour?ma ripeto, per me i floyd non son cacca solo che hanno un po' ecceduto con la valutazione.Ma qui non si parla più di cinema quanto di mercato e capitalismo nella musica popolare e qui mi fermo perchè io ne so quanto una capocchia di spillo.
    Ultima modifica: 19/09/08 07:15 da Matalo!